pubblicato il 10.10.20
CasaPound, il Comune di Bari si costituisce parte civile contro gli aggressori del corteo antiSalvini ·
Lo ha deciso la giunta comunale che chiederà il risarcimento dei danni subiti. "I 28 presunti militanti sono accusati di aver riorganizzato il partito fascista, usando - secondo la pubblica accusa - "il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica"
09 ottobre 2020
Il Comune di Bari si costituirà parte civile nel processo a 28 presunti militanti di CasaPound accusati di aver riorganizzato il partito fascista, usando - secondo la pubblica accusa - "il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica". Lo ha deciso la giunta comunale che chiederà il risarcimento dei danni subiti.
In violazione degli articoli 1 e 5 della legge Scelba (645/1952), i 28 imputati saranno processati a partire dal 23 marzo 2020 dal Tribunale di Bari "per aver partecipato a pubbliche riunioni, compiendo manifestazioni usuali del disciolto partito fascista". La Procura di Bari contesta a dieci di loro anche il reato di lesioni personali aggravate.
Il procedimento nasce dall'aggressione avvenuta il 21 settembre 2018 nel quartiere Libertà di Bari nei confronti di un gruppo di manifestanti antifascisti che avevano poco prima partecipato ad un corteo, organizzato dopo la visita nel capoluogo pugliese dell'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini.
https://bari.repubblica.it/cronaca/2020/10/09/news/casapound_il_comune_di_bari_si_costituisce_parte_civile_contro_gli_aggressori_del_corteo_anti-salvini-270014907/
CasaPound, a Bari 28 a processo per aggressione al corteo antifascista contro Salvini: "Sono picchiatori"
Il procedimento nasce dall'aggressione del 21 settembre 2018 nel quartiere Libertà di Bari a manifestanti antifascisti che avevano partecipato ad un corteo organizzato dopo la visita in città dell'ex ministro dell'Interno
22 novembre 2019
La Procura di Bari ha disposto la citazione diretta a giudizio per 33 persone, tra le quali 28 militanti di CasaPound accusati di riorganizzazione del disciolto partito fascista "per aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica".
Il procedimento nasce dall'aggressione del 21 settembre 2018 nel quartiere Libertà di Bari a manifestanti antifascisti che avevano partecipato ad un corteo organizzato dopo la visita in città dell'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
Dieci dei 28 imputati di CasaPound, definiti "picchiatori", coloro cioè che materialmente presero parte all'aggressione con sfollagente, manubri da palestra, manganello telescopico, cinture, calci e pugni, ferendo quattro persone tra le quali l'assistente parlamentare dell'eurodeputata Eleonora Forenza, presente al momento dell'aggressione, rispondono anche del reato di concorso in lesioni aggravate. Il processo inizierà dinanzi al Tribunale di Bari il 23 marzo 2020.
Saranno processati anche cinque manifestanti antifascisti, compagni delle vittime, accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, perché dopo l'aggressione, "nel tentativo di sfondare il cordone dei militari", avrebbero minacciato e colpito con calci, pugni e spintoni poliziotti e carabinieri.
Stando all'imputazione relativa al pestaggio da parte dei militanti di estrema destra, lo stesso sarebbe avvenuto "in esecuzione di un disegno criminoso giustificato dall'ideologia fascista".
A seguito dell'aggressione la sede di CasaPound Bari, il Circolo Kraken a pochi passi dal luogo dove si era radunato il corteo, fu posto sotto sequestro su disposizione della magistratura barese. In quel luogo i militanti di CasaPound avrebbero raccolto armi e radunato uomini, provenienti da tutta la Puglia, in attesa del passaggio dei manifestanti antifascisti. Nelle successive indagini della Digos di Bari, coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, nella sede furono rivenuti "oggetti chiaramente riconducibili alla ideologia fascista", come bandiere nere con fascio littorio e un busto di Benito Mussolini.
https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/11/22/news/casapound_a_bari_in_28_a_processo_per_l_aggressione_agli_antifascisti-241632564/
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