pubblicato il 10.10.21
Manifestazione Green Pass: la polizia arresta 12 persone a Roma dopo gli scontri. Anche vertici Forza Nuova Castellino e Fiore ·
Fiano (Pd): "Domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento"
10 Ottobre 2021
Arrestate nel corso della notte 12 persone coinvolte negli scontri di ieri a Roma. Fra loro i vertici di Forza Nuova. Lo si apprende da fonti di polizia.
Tra gli arrestati per le violenze squadriste di ieri anche Giuliano Castellino e Roberto Fiore rispettivamente responsabile nazionale di Forza Nuova e capo romano del movimento di estrema destra. Castellino era già stato fermato e portato in questura nella serata di Ieri. Decapitato l'intero vertice di Forza Nuova.
"Domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti", ha annunciato il deputato Pd Emanuele Fiano che oggi partecipa davanti alla Camera del lavoro di Milano al presidio di solidarietà alla Cgil nazionale cui ieri è stata devastata la sede durante le proteste dei no Green Pass.
"Le cose vanno chiamate con il loro nome, senza girarci attorno. Quello cui abbiamo assistito per le strade di Roma è stato uno spettacolo di squadrismo fascista inaccettabile. Un attacco ai valori democratici che tutte le forze politiche e di magistratura sono chiamate a condannare con chiarezza", ha detto la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane Noemi Di Segni.
"I fatti delle ultime ore ci ricordano quanto sia urgente che vergognose contiguità con un neofascismo italiano sempre più pervasivo siano definitivamente accantonate da chi a parole condanna ma nei fatti non fa abbastanza, o peggio, ci si relaziona. Le parole non sono sufficienti. Bisogna agire adesso - e non solo a Roma - per chiarire la pericolosità di questi gruppi ed escludere la legittimazione finora ampiamente accordata", ha concluso.
https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/10/10/news/12_arresti_green_pass_per_scontri_roma_anche_vertici_forza_nuova-321595270/?ref=RHTP-BH-I0-P1-S1-T1
Assalto alla Cgil, arrestati i leader di Forza Nuova Castellino e Fiore. I sindacati: “Sciogliere formazioni neofasciste. Sabato 16 saremo in piazza”. Landini: “Offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza”
Castellino, sorvegliato speciale, ha violato numerose prescrizioni. I segretari confederali: "E' il momento di affermare e realizzare i principi e i valori della Costituzione. Invitiamo tutti i cittadini e le forze sane e democratiche del Paese a mobilitarsi". Fiano (Pd): "Domani mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti". Migliaia di persone al presidio in corso d'Italia davanti alla sede Cgil: si canta Bella Ciao
di F. Q. | 10 Ottobre 2021
No green pass in piazza e scontri con la polizia, Cgil: “Noi assaltati da no vax e Forza Nuova, è squadrismo fascista. Resisteremo”. Draghi chiama Landini: “Intimidazioni ai sindacati inaccettabili”
Il giorno dopo gli scontri nel centro di Roma durante la manifestazione contro il green pass e l’assalto alla sede della Cgil guidato dagli esponenti di Forza Nuova, arriva la notizia che i leader della formazione neofascista Giuliano Castellino e Roberto Fiore sono stati arrestati insieme ad altre 10 persone. Mentre migliaia di persone si riuniscono in corso d’Italia per il presidio democratico prima dell’assemblea generale della Confederazione, i sindacati e parte dello schieramento politico chiedono lo scioglimento di tutte le formazioni neofasciste. “Domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti”, annuncia il deputato Pd Emanuele Fiano partecipando al presidio di solidarietà davanti alla Camera del lavoro di Milano. La stessa richiesta, anticipata ieri dal segretario Enrico Letta, arriva dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri. Che per sabato 16, il giorno dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro, hanno annunciato “una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia”.
“L’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil – commentano i segretari generali delle tre Confederazioni – è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge“. “E’ il momento – secondo i tre leader – di affermare e realizzare i principi e i valori della nostra Costituzione. Invitiamo, pertanto, tutti i cittadini e le forze sane e democratiche del Paese a mobilitarsi e a scendere in piazza sabato prossimo”. L’assalto alla sede del sindacato ha richiamato alla memoria gli attacchi alle Camere del lavoro del 1920 e 21 e ha suscitato manifestazioni di solidarietà bipartisan, anche se con sfumature molto diverse: Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno sottolineato di essere solidali anche nei confronti dei manifestanti “scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa dei delinquenti”.
Landini: “Offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza” – “Quella di ieri è una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti”, ha scandito Landini aprendo l’assemblea generale del sindacato. “Vorrei che fosse chiaro che se qualcuno ha pensato di intimidirci, di metterci paura, di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil, il movimento dei lavoratori sono quelli che hanno sconfitto il fascismo in questo Paese, hanno riconquistato la democrazia: non ci intimidiscono, non ci fanno paura. In un paese che rischia di perdere la memoria bisogna sapere cosa ha portato il fascismo nel nostro paese: guerra e disperazione“. E quello di ieri è stato un “disegno preordinato e coordinato” di matrice “squadrista e fascista, non ci sono altre definizioni, la scelta di colpire la Cgil e il mondo del lavoro è un atto inaccettabile”. Di qui il nuovo appello: “Tutte quelle formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza”.
I presidi nelle sedi della Cgil, si canta Bella ciao – Le migliaia di persone che si sono riunite davanti alla sede della Cgil per il presidio democratico prima dell’assemblea generale hanno intonato il canto partigiano Bella ciao sventolando le tante bandiere rosse del sindacato e delle varie sigle di categoria. Tra i presenti anche qualcuno con al collo i fazzoletti dell’Anpi. Diversi leader politici hanno partecipato ai presidi nelle città. A Roma il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il coordinatore di Iv Ettore Rosato, la presidente di Iv Teresa Bellanova, Nicola Fratoianni di Leu, Pier Ferdinando Casini, Arturo Scotto di Articolo Uno, il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. Letta arriverà nel pomeriggio. Matteo Renzi è andato nella sede di Firenze. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha fatto visita alla Camera del Lavoro di La Spezia. Il neo rieletto sindaco di Milano Giuseppe Sala, alla Camera del lavoro di Milano, ha detto che “sa chi guida partiti che strizzano l’occhio a certe forze” fasciste “ci aspettiamo che prendano una posizione chiara: che facciano azioni, non interviste. A Milano e Torino sono state elette persone di matrice fascista e questo non è accettabile. Credo che Giorgia Meloni debba agire e buttar fuori persone che evidentemente non rappresentano gli insegnamenti della nostra Costituzione”.
Sbarra: “Ricevuta ennesima lettera minatoria” – “Anche le sedi della Cisl sono sotto attacco. Non ci faremo intimidire”, dice Sbarra intervistato da Il Mattino ricordando “l’ennesima lettera minatoria anche a strutture della Cisl e al sottoscritto per le posizioni assunte sull’obbligo vaccinale e sul Green Pass” – nonostante inizialmente i sindacati siano stati altalenanti sul certificato verde – e ribadendo “diciamo no a chi semina il terrore”. “Il mondo del lavoro ha sempre risposto compatto a questi tentativi antidemocratici. Andiamo avanti senza paura nella nostra battaglia per il bene comune. Bisogna respingere uniti e con fermezza questo clima di odio e di intimidazione nei confronti del sindacato”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/10/no-green-pass-arrestati-i-leader-di-forza-nuova-castellino-e-fiore-i-sindacati-sciogliere-organizzazioni-neofasciste-scendiamo-in-piazza-sabato-prossimo/6349354/
Roma, nella sede della Cgil il giorno dopo l’assalto dei No green pass: “volevano dare fuoco a tutto. Sembra che sia passato un uragano”
Mobili a terra, quadri strappati, fotocopiatrici usate come arieti e vetri ovunque, questo è quanto si può vedere all’interno della sede nazionale della Cgil in Corso d’Italia a Roma. “Sembra come se sia passato un uragano”, ha raccontato Ivana Galli, segretaria confederale. “Dalle immagini che abbiamo si sente che volevano dare fuoco a tutto. Io spero che li arrestino tutti e buttino la chiave della cella”, ha sottolineato Rosaria Dettori della Cgil.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/10/roma-nella-sede-della-cgil-il-giorno-dopo-lassalto-dei-no-green-pass-volevano-dare-fuoco-a-tutto-sembra-che-sia-passato-un-uragano/6349401/
No vax e neofascisti in corteo, assalto alla Cgil e Montecitorio
Marci su Roma. Manifestanti no Green pass danneggiano la sede del sindacato e tentano di arrivare a Palazzo Chigi. Alla Bocca della Verità il sit-in del movimento «Forza del popolo» contro la «dittatura sanitaria»
9.10.2021
«Noi siamo il popolo, noi siamo il popolo». Mentre, a sera, dopo aver assaltato la sede della Cgil, migliaia di persone urlano queste parole a pochi metri da Palazzo Chigi, fermati nel loro ennesimo tentativo violento della giornata da due cordoni di polizia in assetto antisommossa, con cariche di alleggerimento, idranti e diversi lacrimogeni, a un paio di chilometri di distanza, alla Bocca della Verità, qualche centinaio di persone davanti a un mega schermo lancia una nuova formazione politica, «Forza del Popolo». Stesse parole d’ordine, stessi contenuti, stessa aggressività. La contrarietà al Green Pass (e al vaccino, naturalmente) li accomuna, ma davanti allo schermo si invoca Dio e si snocciolano rosari; la platea è decisamente più matura e sventola i simboli del nuovo movimento che sul sito mette in mostra il logo «La nuova Norimberga» e che dice di perseguire la «progressiva destrutturazione del “potere dello stato” e la contestuale ricostruzione del sistema istituzionale in “organi a servizio del cittadino”». In corteo non autorizzato, invece, una decina di migliaia di giovani e giovanissimi, partiti da Piazza del Popolo nel pomeriggio, urla cori da stadio e sventola bandiere tricolori ma senza altri simboli di partito.
Camuffati, mescolati con tanta gente comune e forse in parte strumentalizzata, centinaia di attivisti di Forza nuova e altre formazioni di estrema destra fomentano la manifestazione. Tra gli organizzatori l’attentatore del manifesto, Andrea Insabato. Come da tradizione, in clima elettorale la piazza violenta trova sempre un motivo per riempirsi.
«ASSASSINI, ASSASSINI», «libertà, libertà», «giornalisti terroristi», «No Green pass, no vaccini, sì cure, sì brain pass». Cartelli scritti a mano e tanta inutile foga. «Siamo 100 mila. Oggi fermiamo il certificato verde. La forza della piazza contro la tirannia sanitaria, la forza della gente contro le emergenze inventate», commentava il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino prima che un manifestante salisse sul tetto di un blindato della polizia dando inizio ai disordini. Dapprima si sono riversati in piazzale Flaminio bloccando il traffico, poi si sono divisi, con la maggior parte che si è diretta verso Piazza San Silvestro, ha lanciato fumogeni su via del Tritone e ha tentato di raggiungere Montecitorio, attraendo così la parte più consistente delle forze dell’ordine. E un altro gruppo di manifestanti che è riuscito ad assaltare la sede della Cgil ed entrare negli uffici di Corso d’Italia al grido «Landini dimettiti», perché «Nessuno può toglierci il lavoro che ci siamo conquistati onestamente e duramente». Hanno divelto una tapparella, i portoni sono stati aperti con l’allarme che ha continuato a suonare ininterrottamente. Tra i manifestanti, oltre a Castellino, anche il fondatore di Forza nuova, Roberto Fiore. Molti però protestano perché non hanno un lavoro, molti si sono misurati (forse) solo con il precariato. Non hanno molti argomenti, solo tanta voglia di rompere tutto.
Fino a tarda sera il corteo che ha attraversato via del Corso ha tentato di forzare i cordoni di polizia attorno al Parlamento, lanciando bombe carta e armandosi di sampietrini divelti dal selciato di Piazza San Lorenzo in Lucina. Anche a Milano, per il dodicesimo sabato consecutivo i No Pass sono scesi in piazza organizzati, tra gli altri, dal leader di Italexit, Gianluigi Paragone. Anche qui un corteo non autorizzato ha attraversato la città, ma senza l’impatto che si è visto nel centro di Roma, dove la città è rimasta paralizzata per ore.
«LA NOSTRA SEDE nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora», è la reazione della Cgil nazionale che torna a chiedere di sciogliere le «organizzazioni che si richiamano al fascismo». «È un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere», scandisce Maurizio Landini convocando d’urgenza per questa mattina l’assemblea generale della Confederazione «per decidere tutte le iniziative necessarie».
IL PRESIDENTE Mattarella telefona personalmente al segretario della Cgil mentre il premier Draghi afferma in una nota che «i sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti – aggiunge – è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza». Solidarietà anche dalla Cisl e dalla Uil che parla di «attacco fascista compiuto da squadristi che gridano libertà e usano la violenza. Non ci faremo intimorire», twitta Pierpaolo Bombardieri. «La realtà si è incaricata di smentire chi sostiene che il fascismo sia solo folklore o nostalgia», fa notare Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd. Mentre Gianni Letta sollecita: «Il Paese tutto risponda unito a queste degenerazioni intollerabili». Per il ministro della Salute, Roberto Speranza si tratta di «squadrismo inaccettabile», e Luigi Di Maio attacca: «Questi non sono manifestanti, sono delinquenti». Il leader del M5S invita tutta la politica a condannare «senza se e senza ma».
LA CONDANNA è effettivamente unanime, o quasi. Matteo Salvini a sera balbetta un timido: «Solidarietà alla Cgil per l’attacco subito, sono vicino a lavoratrici e lavoratori che difendono, pacificamente, i loro diritti e le loro libertà». Giorgia Meloni è più decisa nel definire «immagini vergognose» quelle di Roma sotto attacco, ma esprime anche solidarietà alle «migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili».
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