pubblicato il 8.07.22
Svezia Neonazista accoltella a morte la psichiatra Ing-Marie Wieselgren ·
Chi era Ing Marie, la psichiatra accoltellata a morte
Aveva 64 anni ed era coordinatrice nazionale per i problemi psichiatrici dell'’associazione svedese degli enti locali e delle regione. Fermato un uomo che avrebbe legami con gruppi neonazisti. Quello che sappiamo sull'omicidio di Ing-Marie Wieselgren
Il suo lavoro era aiutare gli altri e ha trovato la morte senza un perché mentre assisteva a un evento politico. Ing Marie Wieselgren, 64 anni, la donna uccisa ieri in Svezia nella città di Visby era coordinatrice nazionale per i problemi psichiatrici all'Skr, l’associazione svedese degli enti locali e delle regione, E' stata pugnalata per nove volte. Un uomo di 33 anni è stato fermato per il delitto: si tratterebbe di un giovane neonazista.
La morte di Ing Marie ha lasciato sotto choc il Paese. Nessuno avrebbe immaginato un epilogo tragico per una normale convention nazionale di politici. Anna Ekstrom, ministro dell’Istruzione svedese, ha reso omaggio a Ing-Marie. "Una vita si è spenta nella piazza aperta, nella città aperta. Penso a te, alla tua famiglia, agli amici e ai colleghi. Dolore, rabbia, forte determinazione a difendere la dignità umana e a non far prevalere la violenza.Stiamo costruendo una città aperta, non fortificata, insieme. Riposa in pace, sorella", ha scritto sui social.
Lena Hallengren, ministro della Salute e degli affari sociali svedese, ha descritto Ing-Marie come fonte di ispirazione. "Per me, Ing-Marie è stata un’importante fonte di conoscenza e ispirazione nel lavoro contro le malattie mentali", ha scritto su Twitter.
In base a una prima ricostruzione, l'omicidio è avvenuto durante il discorso della leader di centro Annie Loof. L'aggressore si è avvicinato alla vittima e l'ha colpita al petto 9 volte con un'arma affilata tentando poi la fuga, ma è stato fermato subito dopo da un pensionato di 69 anni. L'uomo ha detto di aver sentito qualcuno gridare "fermatelo" e di aver visto il 33/enne scavalcare uno steccato con un salto: "L'ho visto, pensavo avesse scippato una borsetta o qualcosa del genere. Non era grosso, non era certo un bodybuilder, quindi ho fatto finta di nulla per un po'. Poi quando mi è passato vicino, l'ho spintonato con forza", ha raccontato il pensionato.
Ing Marie è stata immediatamente trasportata in ospedale in condizioni gravissime, ma è deceduta pochi minuti dopo. L'annuncio della morte di Ing Marie è stato dato da Fredrik Persson, il capo della polizia di Gotland. "Purtroppo - ha detto - posso riferire che una donna è morta per le gravi ferite riportate". Silenzio sul possibile movente, ma gli investigatori non escludono che l'omicidio possa essere legato alla settimana di Almedalen, un evento annuale che riunisce diversi politici svedesi durante la quale vengono presentate nuove piattaforme e campagne.Secondo il quotidiano svedese online The Local, l'attentatore è legato a un gruppo neonazista, il Nordic Resistance Movement (NRM). Il giornale Expressen riferisce che il giovane ha già partecipato negli ultimi anni a diverse manifestazioni naziste e spesso scrive per la rivista online di NRM Nordfront, dove, tra le altre cose, ha diffuso teorie del complotto antisemite e negazioniste dell'Olocausto. Su Facebook ha anche pubblicato le foto delle manifestazioni del gruppo neonazista alle quali ha partecipato.
https://www.today.it/mondo/ing-marie-wieselgren-uccisa-svezia.html
Movimento di resistenza nordica
Il movimento di resistenza nordica[1][2] (in svedese: Nordiska motståndsrörelsen, NMR; in finlandese: Pohjoismainen vastarintaliike, PVL; in danese: Den Nordiske modstandsbevægelse, NMB) è un movimento politico del nord-Europa presente in Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca, nonché partito politico in Svezia.[3] L'organizzazione, di stampo neonazista,[4][5] è guidata da Simon Lindberg.
L'organizzazione è nota per la sua forte opposizione all'immigrazione non-bianca in Svezia.[6][7] Il ramo svedese del NMR è considerato uno dei principali attori del movimento del potere bianco in Svezia[8] e fra i più pericolosi dal punto di vista della sicurezza.[9]
Nel settembre 2020 la Corte suprema finlandese – confermando la decisione di due corti inferiori – ha sciolto l'organizzazione, poiché ha ritenuto che i suoi obiettivi sono contrari ai principi della società democratica e ai loro valori di fondo previsti dalla Costituzione e dal codice penale[10].
1 Origine
2 Sezioni nazionali
2.1 Movimento di resistenza svedese
2.2 Movimento di resistenza finlandese
3 Note
Verso la metà degli anni novanta, alcuni ex-membri della Resistenza Ariana Bianca svedese (Vikt Ariskt Motstånd, VAM) appena usciti di prigione[9] crearono il "Movimento di resistenza svedese".[11] L'organizzazione venne fondata ufficialmente nel 1997 da alcuni membri della stessa VAM, della rivista neonazista Folktribunen e del movimento neofascista National Youth.[11]
Sezioni nazionali
Movimento di resistenza svedese
Il ramo svedese dell'organizzazione, fondato da Klas Lund (condannato per un tentato omicidio) e guidato da Pär Öberg, è noto come Movimento di resistenza svedese[9][12] (Svenska motståndsrörelsen, SMR). L'obiettivo del movimento è quello di stabilire un governo nazionalsocialista/nordista, tramite rivoluzione o elezioni.[8] Hanno inoltre dichiarato che la loro lotta richiederà spargimenti di sangue.[13] Nelle sue pubblicazioni, la SMR elogia Adolf Hitler[14] e fra i principali riferimenti, oltre allo stesso Hitler, figurano Corneliu Codreanu e Robert Jay Mathews.[9]
Dal 2015 il movimento svedese è presente anche nelle istituzioni, rappresentato dal partito Nordiska motståndsrörelsen (nome del movimento generale).[3]
Movimento di resistenza finlandese
Il ramo finlandese dell'organizzazione è noto come Movimento di resistenza finlandese (Suomen vastarintaliike). Il movimento è attivo per certo nelle città di Helsinki, Turku, Tampere, Oulu, Jyväskylä e Pori, ove sono soliti attaccare per le strade adesivi e manifesti di propaganda contenenti messaggi razzisti. In Finlandia, l'organizzazione è nota anche per numerosi episodi di violenza:
Nel luglio 2010 i membri del movimento attaccarono la parata del Gay Pride ad Helsinki. I passanti e i partecipanti del Gay Pride vennero assaliti con gas lacrimogeno e spray al peperoncino.[15]
Prima delle elezioni finlandesi del 2011 alcuni membri del movimento assalirono un funzionario del Partito di Coalizione Nazionale.[16]
Nel luglio 2012, un componente del movimento (già partecipante all'assalto del 2011)[16] attaccò un evento per i diritti gay a Oulu. Una persona fu ricoverata in ospedale per i danni causati dallo spray al peperoncino.[17]
Nel luglio 2013 tre membri del movimento attaccarono un convegno in una biblioteca di Jyväskylä.[18] Tra le violenze vi fu l'accoltellamento di uno degli organizzatori dell'evento. Due dei tre furono arrestati.[19]
Nel gennaio 2014, a Vantaa, alcuni componenti assalirono un uomo che criticava i loro volantini.[20] Il 1º maggio seguente, a Pori, si scagliarono con fumogeni, sirene e megafoni contro la parata del primo maggio organizzata dall'Alleanza di Sinistra.[21] La polizia arrestò sette attivisti neonazisti.[22]
Nell'agosto 2015, durante una manifestazione del movimento a Jyväskylä, assalirono in gruppo tre persone. Una delle vittime era il portiere della libreria che fu luogo dell'accoltellamento del 2013. La polizia arrestò 32 persone.[23]
Note
^ Monica Perosino, Svezia, una donna sfida il corteo di 300 neonazisti, la Stampa, 4 maggio 2016. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
^ Ingrid Carlqvist, Angelita La Spada (tradotto da), Svezia: Aggressioni sessuali nelle piscine, Gatestone Institute, 11 marzo 2016. URL consultato il 5 maggio 2016.
(SV) Registrerade partibeteckningar, su val.se, Autorità elettorale svedese. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2016).
^ (SV) Nazisters vapengömma sprängd, in Svenska Dagbladet, 11 marzo 2008. URL consultato il 30 maggio 2013.
^ https://nordfront.se/fredskampen-rudolf-hess.smr
^ (EN) Sara C Nelson, Neo-Nazis Receive Fist Of Defiance From Anti-Racism Protester Tess Asplund, The Huffington Post, 4 maggio 2016. URL consultato il 5 maggio 2016.
^ (EN) Woman confronts 200-strong neo-Nazi rally in Sweden, SBS, 5 maggio 2016. URL consultato il 5 maggio 2016.
(SV) Politiskt extremism - Grupper inom vit makt-miljön, Säkerhetspolisen.se (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2010).
Dai "democratici" ai neonazisti: le molte facce della destra svedese, la Repubblica, 27 maggio 2012. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2014).
^ (FI) Korkein oikeus: Väkivaltainen uusnatsijärjestö PVL ei nauti sananvapauden suojaa, joten se on lakkautettava, in Yleisradio, 22 settembre 2020. URL consultato il 23 settembre 2020 (archiviato il 22 settembre 2020).
(SV) Fakta Sv. Motståndsrörelsen/Nationell Ungdom, Expo (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).
^ Quei razzisti venuti dai ghiacci, su anpi.it, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, 18 aprile 2016. URL consultato il 5 maggio 2016.
^ (SV) Exklusiv intervju med första avhopparen från nazistgruppen Svenska motståndsrörelsen, Adaktusson's blogg (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2009).
^ Patriot.nu. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2012).
^ (EN) Charges over the Pride Parade Attack, su yle.fi, Yleisradio, 1º marzo 2011.
(EN) Extreme right radicals seeking more visible presence in Finland, su yle.fi, Yleisradio, 2 febbraio 2013.
^ (EN) Pepper spray assault at gay event, su yle.fi, Yleisradio, 20 luglio 2012.
^ (EN) Knifing at event dealing with right-wing extremism, su yle.fi, Yleisradio, 30 gennaio 2013.
^ (EN) One suspect in Jyväskylä stabbing still at large, Helsinki Times, 14 febbraio 2013. URL consultato il 5 maggio 2016.
^ (FI) Arvostelija hakattiin Suomen vastarintaliikkeen katutempauksessa Vantaalla, Helsingin Sanomat, 27 gennaio 2014.
^ (FI) Eetunaukiolta kiinni seitsemän uusnatsia ? epäillään vaaran aiheuttamisesta, Satakunnan Kansa, 1º maggio 2014. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
^ (FI) Poliisi jatkaa vapun rähinöintien tutkintaa ? Eetunaukion uusnatsit vapaiksi, Satakunnan Kansa, 2 maggio 2014. URL consultato il 5 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
^ (EN) Jyväskylän pahoinpitelyn uhri uusnatseille kirjastopuukotuksesta tuttu, su yle.fi, Yleisradio, 2 agosto 2015.
https://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_di_resistenza_nordica
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