pubblicato il 20.01.23
Genova Ferirono giornalista, nessuna detenzione per i poliziotti aggressori: pagheranno una multa ·
Gli agenti del reparto mobile dovranno pagare una sanzione amministrativa di 2.582 euro ciascuno che è l’equivalente dei 40 giorni di carcere comminati dal giudice di primo grado
Per la corte d'appello non fu un pestaggio ma un eccesso colposo legittimo dell'uso delle armi. Con questa motivazione i giudici hanno deciso che non ci sarà una condanna detentiva ma una sanzione amministrativa per il pestaggio del giornalista Origone. Pestaggio che, sempre per la corte d'appello, non dove essere valutato dal tribunale essendo di competenza del giudice di pace.
Il giornalista di Repubblica Stefano Origone era stato ferito da quattro agenti del reparto mobile in piazza Corvetto a Genova il 23 maggio 2019 in occasione di un comizio di Casapound.
Gli agenti del reparto mobile dovranno pagare una sanzione amministrativa di 2.582 euro ciascuno che è l’equivalente dei 40 giorni di carcere comminati dal giudice di primo grado.
La nota del Gruppo Cronisti Liguri: "Forte perplessità per questa decisione"
"Solo una multa per il pestaggio al collega Stefano Origone. La decisione dei giudici della corte di Appello di Genova che trasforma i (già simbolici) quaranta giorni di reclusione in una sanzione pecuniaria da 2582 euro per ciascun poliziotto che quel pomeriggio del 23 maggio del 2019 hanno preso a manganellate Stefano stupisce e inquieta allo stesso tempo. L’Associazione Ligure Giornalisti e il Gruppo Cronisti Liguri oltre ad esprimere la massima solidarietà possibile al collega esprimono forte perplessità questa decisione dei giudici di secondo grado seppure in attesa delle motivazioni della sentenza. Perché il reato che è stato riconosciuto – eccesso colposo legittimo dell’arma – non interpreta quello che è realmente successo in piazza. Stefano era in servizio per il suo giornale “La Repubblica”, stava raccontando una protesta di piazza contro un comizio dell’estrema destra e si è trovato poco dopo su una barella del pronto soccorso del Galliera con dita fratturate e tumefazioni agli arti perché manganellato da poliziotti del Reparto Mobile. Sempre oggi siamo venuti a conoscenza del fatto che per il tribunale di Genova essere presi a manganellate in piazza non è un fatto di competenza della magistratura ordinaria ma del giudice di pace. Manganellare un giornalista indifeso, anzi, inerme e a terra resta - venti anni dopo il G8 - una ferita che quanto stabilito in sede processuale non ha rimarginato"
https://www.genovatoday.it/cronaca/condanna-origone-appello-multa.html
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