pubblicato il 31.01.23
Assalto alla Cgil, altre due condanne e un patteggiamento: 7 anni e 2 mesi la pena più alta ·
Il gup di Roma ha inflitto sette anni e due mesi a Claudio Toia, legato agli ambienti degli ultras juventini e ritenuto vicino a Forza Nuova, e cinque anni e mezzo a Mirko Passerini
31 Gennaio 2023
Ci sono altre due condanne e un patteggiamento per l’assalto alla sede della Cgil il 9 ottobre del 2021, a margine di una manifestazione indetta per protestare contro il green pass. Il gup di Roma, al termine di un processo con rito abbreviato, ha inflitto sette anni e due mesi a Claudio Toia, legato agli ambienti degli ultras juventini e ritenuto vicino a Forza Nuova, e cinque anni e mezzo a Mirko Passerini. Accolto il patteggiamento a quattro anni e mezzo per Emiliano Esperto. Il reato contestato è devastazione e saccheggio in concorso.
Solo una settimana fa erano state altre tre le condanne emesse sempre col rito abbreviato: il gup aveva inflitto sei anni a Andrea Savaia, genovese di 54 anni e a 4 anni due romani, al 37enne Maurizio Ciocca e a Daniel De Filippis. Nei confronti di Savaia, legato ai movimenti no Green pass, il pm contestava i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale mentre agli altri due impuntano solo devastazione. Per questa vicenda l’attivista ligure era stato raggiunto della misura cautelare degli arresti domiciliari, per i due romani obbligo di firma.
Savaia venne arrestato, assieme ad altri, il 14 gennaio dell’anno scorso a poche ore da una altra manifestazione prevista a Roma. Nell’ordinanza cautelare il gip scrisse che “l’intensità offensiva delle condotte contestate e l’imminente svolgimento di una altra manifestazione indetta dal movimento No vax – consolidano e rendono quanto mai attuale le esigenze cautelari”. Per il giudice “è necessario intervenire con i presidi che impediscano adesso e nel prossimo futuro che costoro possono strumentalizzare libere e pacifiche manifestazioni di pensiero, insinuandosi pericolosamente nei cortei per alimentare gli animi dei facinorosi e fomentare azioni di violenza”.
A luglio sempre il gup di piazzale Clodio ha emesso le prime sei condanne per l’assalto di Corso d’Italia. Pene tra i sei e i 4 anni mezzo. Tra i condannati anche Fabio Corradetti, figlio della moglie del leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, a cui sono stati inflitti sei anni. Stessa pena per Massimiliano Urisno, leader palermitano di Forza nuova. Secondo quanto ricostruito Corradetti faceva parte di un gruppo composto da circa 50 persone “che aveva avuto un ruolo decisivo nel creare criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica” e per “produrre violenti scontri, in particolare tra coloro che avevano forzato gli sbarramenti a Piazzale Flaminio“, come scrissero i giudici del tribunale collegiale nel provvedimento con cui ribadirono il carcere per il ventenne. Intanto mercoledì è in programma l’udienza del processo principale che vede imputati anche i leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Prevista l’audizione degli imputati.
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