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Ecco alcuni membri del comitato elettorale di Lino Guaglianone:
-I terroristi neri degli anni ’70: Gabriele Adinolfi, Nico Azzi, Cesare Ferri, Rainaldo Graziani e Maurizio Murelli, tutti condannati per associazione sovversiva, banda armata e per diversi reati violenti fra i quali attentati esplosivi ed omicidi. Oggi sono tutti a piede libero: Ferri insieme a Franco Freda dirige la casa editrice nazista AR e Murelli la rivista fascista Orion.
-Gli ex Dirigenti della Fiamma Tricolore di Pino Rauti: Fabrizio Fratus, Roberto Jonghi Lavorini e Marco Valle. Fratus è attualmente il segretario della deputata di An Santanchè, Valle collabora con il segretario regionale di An Corsaro (assessore ai trasporti della giunta Formigoni!) e Jonghi
è Consigliere di zona a Milano (dal 1993) come indipendente di destra in An ed è di fatto il “rappresentante” ufficiale della estrema destra nelle istituzioni.
-Piero Cerullo, già deputato missino e poi braccio destro del mafioso-fascista Giancarlo Cito, ex sindaco di Taranto ora in galera per diversi reati.
A coordinare il comitato c’è addirittura Mimmo Magnetta, pericoloso ex terrorista nero legato agli ambienti della malavita organizzata, in particolare alla ‘ndrangheta calabrese, già condannato per traffico d’armi e recentemente coinvolto negli omicidi di due militanti di estrema destra (Alvarez e Durante) atrocemente eliminati dopo un regolamento di conti.
Alla campagna elettorale di Guaglianone, dal carcere è arrivato anche il pieno sostegno dell’irriducibile vecchio amico Gilberto Cavallini, suo ex compare nei Nar.
La sede del comitato, oltre quella di corso Lodi, è la Palestra Doria di via Mascagni (di proprietà di Guaglianone), noto ritrovo della estrema destra milanese e fucina dei peggiori picchiatori fascisti, fra i quali Nino La Russa (figlio di Ignazio!), già coinvolto nell’accoltellamento del compagno Atomo Tinelli sui Navigli nei pressi del ristorante Maya (sempre di Guaglianone e gestito da Azzi).
La cosa veramente preoccupante, sulla quale tutti i democratici ed antifascisti devono riflettere è la formazione di una corrente di estrema destra neofascista all’interno di AN in Lombardia, con il benestare dei vertici locali di questo partito che cerca di presentarsi con un volto pulito e rinnovato.
Fratus, Guaglianone e Valle fanno infatti tutti parte, insieme ad altri nomi noti del neofascismo milanese, del Comitato Destra per Milano, presieduto dallo Jonghi, noto per le sue mai rinnegate simpatie mussoliniane e per la sua amicizia personale sia con La Russa che con Rauti.
Ed è proprio Jonghi, già dirigente regionale prima di An e poi della Fiamma, ad essere delegato da La Russa a mantenere e rinsaldare i rapporti con l’estrema destra in Lombardia. Non solo, Jonghi, fa parte anche del Circolo di Via Marina del potentissimo senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri che, non a caso, dà spazio ed agibilità “culturale” a case editrici ed autori di estrema destra. Da quando Fini è andato agli esteri, La Russa sta riposizionando An saldamente a destra, dando spazio a vecchi arnesi dell’estremismo nero e tagliando l’erba sotto i piedi della Mussolini. Non a caso, a Milano, rispetto ad altre parti d’Italia, la presenza esterna di Alternativa Sociale e della stessa Forza Nuova è praticamente nulla: i peggiori e più pericolosi estremisti sono infatti tutti in alleanza nazionale, dove possono agire indisturbati, godendo dell’approvazione politica e della protezione istituzionale di questo partito fintamente democratico.
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