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La denuncia di una trentenne nella sede di Arcigay
A Torre del Lago molti episodi di intolleranza
“Ti violentiamo perché sei lesbica”
Stupro nella pineta di Viareggio
VIAREGGIO – “Violentata perché gay”. Paola ha 30 anni ed è stata stuprata tre giorni dopo Ferragosto. Due uomini giovani, alti, probabilmente viareggini, l’ hanno aspettata nella pineta della Marina di Torre del Lago, poco lontano da Viareggio, alle spalle di un noto locale gay e l’ hanno violentata.
“Ero andata a ballare e verso le due dovevo andare in bagno – racconta Paola -. Ma alle toilettes c’ era la fila così ho deciso di andare in pineta e mi sono fatta accompagnare da alcune mie amiche. Loro si sono fermate lontano e io mi sono messa dietro a un cespuglio”. E’ stata afferrata alle spalle, la bocca chiusa da una mano: “Stai zitta che adesso tocca a te brutta lesbica”. Ed è stata stuprata.
Paola è andata all’ospedale, ha aspettato due ore poi ha deciso di tornare a casa. Ha chiamato il suo ginecologo, che ha certificato la violenza. I due avevano il condom, è stato quindi un crimine programmato.
Torre del Lago, meta internazionale del turismo gay, è stato negli ultimi tempi teatro di episodi di intolleranza e violenza. Una settimana prima, proprio a Torre del Lago, una ragazza è stata aggredita nello stesso modo, ma è riuscita a scappare. Ha fatto denuncia anche lei. E prima di lei, le botte a un cuoco gay, le rapine alle coppie omosex, le violenze ai transessuali. “La campagna d’ odio – aggiunge Alessio De Giorgi, di Arcigay toscana – è stata avviata da tempo dalla destra estrema”.
Dal giorno dello stupro di Paola, davanti al locale cult degli omosessuali, a pochi metri dal luogo dove si è consumata la violenza, un cartello ammonisce i ragazzi “E’ pericoloso andare in pineta”.
(1 settembre 2006)
L’aggressione compiuta da due italiani
Giovane omosessuale violentata in Versilia
Interpellanza di tre parlamentari al ministro: troppi atti di violenza contro i gay, prevedere leggi speciali per tutelarli dall’odio
TORRE DEL LAGO (Lucca) – Una giovane omosessuale versiliese ha denunciato ai carabinieri, la settimana scorsa, di esser stata violentata a Marina di Torre del Lago (Lucca). Secondo quanto appreso, la ragazza ha raccontato ai militari che l’ aggressione è stata portata a termine da due ragazzi italiani, probabilmente viareggini. Gli inquirenti non escludono un caso di omofobia visto che, da quanto denunciato, si sarebbe trattato di un vero e proprio «agguato» vicino ad un locale frequentato dai gay.
L’INTERPELLANZA – Della vicenda hanno deciso di occuparsi anche i deputati del Prc Vladimi Luxuria e Titti De Simone e quello diessino Franco Grillini, quest’ultimo presidente onorario dell’arcigay. I tre deputati hanno presentato una interrogazione parlamentare al ministro degli Interni, Giuliano Amato, sui ripetuti atti di omofobia avvenuti a Torre del Lago. Negli ultimi tempi infatti nella cittadina toscana sono stati segnalati i casi di un cuoco picchiato a sangue, la tentata violenza carnale e lo stupro ai danni di due omosessuali, le ripetute campagne del movimento di estrema destra Forza Nuova contro la locale comunità gay. I parlamentari ricordano come nei paesi europei e negli Usa «le polizie hanno sviluppato iniziative e sezioni dedicate, volte a prevenire l’ omofobia e in genere i ‘delitti d’ odio».
LEGGI CONTRO L’ODIO – I deputati chiedono quali siano le iniziative che il ministro intenda assumere per evitare che i crimini dettati dall’odio omofobico vengano perpetrati, e se si intenda avviare uno specifico monitoraggio dei crimini d’odio come avviene in molti paesi esteri, se si intendano assumere iniziative anche sperimentali sul modelli di altre polizie europee e se il ministro non intenda farsi promotore di una modifica legislativa che estende anche ai crimini omofobici le tutele previste dalla legge Mancino che riguarda i crimini dettati da motivi razziali, etnici, religiosi e nazionalistici.
01 settembre 2006