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Sabato 16 settembre ore 15.00
in Piazza della Loggia
I tragici fatti di agosto, al di là della loro gravità, stanno diventando il pretesto per una serie di forze
politiche per scatenare un’ondata razzista e xenofoba in città e provincia.
Per alimentare questa campagna viene addirittura fatto un uso falso delle istanze di autodeterminazione affermate e difese dalle donne contro violenze e prevaricazioni che in realtà sono compiute con frequenza impressionante da uomini di ogni provenienza sociale e geografica, compresa quella italiana.
Le soluzioni che vengono agitate per risolvere il cosiddetto caso Brescia risentono ancora una volta di un’impronta securitaria preoccupante.
Controllo del territorio, incremento della presenza delle forze dell’ordine, apertura di un Cpt – ovvero di un centro di detenzione –forme di integrazione subordinata degli uomini e delle donne migranti. Tutto ciò in un paese, l’Italia, che ha forti responsabilità nelle guerre in corso e nella mancanza di aiuti alla cooperazione solidale verso i popoli che sono colpiti da guerre, miseria e calamità naturali.
E’ di questo clima che i neonazisti di Forza Nuova vogliono approfittare nell’ennesimo tentativo di radicarsi a Brescia con una manifestazione nazionale il prossimo 16 settembre. Per portare e alimentare odio contro i migranti, contro gli antifascisti, contro l’espressione di qualsiasi differenza, contro la libertà delle donne.
Facciamo appello a tutte le forze politiche e associative, i nativi e i migranti, tutti gli uomini e le donne che vogliono autodeterminare le proprie scelte ed essere liberi da ogni prevaricazione sociale,razziale,di genere e di orientamento sessuale alla più ampia e determinata mobilitazione antifascista, antisessista ed antirazzista. Per riconquistare per tutti i diritti sociali, civili e politici di cittadinanza. Per la libera circolazione e il libero soggiorno delle persone. Invitiamo tutti e tutte a partecipare.
csa Magazzino 47
Radio Onda d’Urto
Gruppo Pace del Brescia Social Forum
Sinistra Critica – Prc
centro sociale 28 Maggio
coordinamento Rifondazione Comunista Franciacorta
collettivo Radio Silvanetti
circolo del Prc “Berlinguer-Zapata” della II circoscrizione
Sincobas
Per adesioni: 16settembre@gnumerica.org
da Magazzino 47
NO AL FASCISMO, AL RAZZISMO, AL SESSISMO. ore 15.00 P.za Loggia Brescia
NESSUNA PERSONA E’ ILLEGALE!
NO AL FASCISMO, AL RAZZISMO, AL SESSISMO – LIBERTA’ E DIRITTI PER TUTTE E TUTTI
Brescia, agosto 2006: in città e provincia nell’arco di poche settimane vengono compiuti 7 omicidi. Senza alcun nesso e in 5 situazioni diversissime tra loro. Di 4 omicidi sono responsabili dei migranti. Sono migranti anche 3 delle vittime.
In un caso, quello di Hina, la ragazza pakistana uccisa dal padre, sono direttamente la libertà di scelta e l’autodeterminazione delle donne ad essere il bersaglio di prevaricazioni maschili portate fino all’uccisione.
Prevaricazioni maschili che sono inaccettabili e da combattere sempre, senza alcuna incertezza. E che sono anche trasversali ad ogni provenienza sociale e geografica. Sopraffazioni, stupri, omicidi, sono compiuti con frequenza impressionante ai danni delle donne anche da uomini bianchi, cattolici, italiani (e bresciani), fra le mura domestiche più spesso che per strada.
Ma i tragici episodi di agosto sono bastati a molta parte dei media e a tanti politici non solo di destra come strumento per lanciare l’ennesima campagna contro la criminalità e per puntare il dito principalmente contro tutti gli uomini e le donne migranti.
Ad indicare che si è proprio superato il segno oltre il quale c’è solo il più bieco e inaccettabile razzismo, il fatto che persino un’organizzazione di neonazisti come forza nuova sabato 16 settembre vorrebbe sbarcare a Brescia e occuparne le strade con una manifestazione nazionale con lo slogan “no all’immigrazione – non toccate le nostre donne”. Mentre si ergono a difensori delle (“loro”) donne, i neonazisti di forza nuova vogliono l’abolizione della legge194 che riconosce alle donne il diritto di scegliere se proseguire una gravidanza. Per forza nuova la famiglia vera è solo bianca, cattolica, eterosessuale, prolifica e gerarchica: con l’uomo che comanda e la donna che genera figli e lavora
dentro casa.
Mossi da così alti ideali i forzanovisti, oltre ad essere soliti girare armati di coltelli che usano contro chiunque considerino nemico, nel 2004 a Lucca sono arrivati a compiere lo stupro “punitivo” di una ragazza dichiaratamente lesbica. Forza nuova, nel nome della purezza della razza, della superiorità dell’occidente, del primato dei “forti” sui “deboli”, è ostile – proprio come ogni integralista, islamico o cattolico- ad ogni differenza e ad ogni libertà di scelta, compresi gli spazi di autodeterminazione che in occidente le donne hanno conquistato negli ultimi decenni con lotte aspre e mai finite. L’odio verso il diverso ha raggiunto livelli tali da portare, l’ultimo sabato d’agosto a Focene di Fiumicino, in provincia di Roma, due “pischelli che scimmiottano i fascisti” ad estrarre in pochi secondi i coltelli ed uccidere a freddo, senza colluttazioni, Renato, che aveva l’unica colpa di frequentare un locale gestito da compagni di Rifondazione comunista e il centro sociale Acrobax. Ma questi omicidi che hanno una matrice politico – culturale che deriva direttamente dalla destra estrema, per i mass media non fanno notizia, o vengono classificati come “rissa tra balordi”.
Il razzismo e la guerra fra poveri sono utili a nascondere e mantenere intatte le vere ingiustizie sociali, a vantaggio dei privilegi di pochi, a discapito dei diritti tutti, italiani e migranti. Diritti di cittadinanza sostanziale che diventano sempre più precari con il peggioramento delle condizioni di lavoro, l’incertezza e insufficienza del reddito, il caro-vita e caro-affitti, la scarsa accessibilità dei servizi in via di privatizzazione (sanità, scuola, trasporti, energia, comunicazioni). E’ su queste basi concrete che crescono la percezione di insicurezza sociale e l’incertezza delle prospettive per tutti.
I dati Inail dicono che quella di Brescia è in Italia e in Europa una delle province con i più alti tassi di infortuni e di mortalità causati dalle condizioni di lavoro nelle fabbriche e nei cantieri edili. In questo quadro drammatico, a Brescia nel 2005 erano immigrati il 27,5% dei morti sul lavoro. A fronte di un 13% di presenza immigrata fra la popolazione bresciana. E a fronte di un 20% di “delittuosità” attribuita ai migranti e fatta in gran parte di piccoli e piccolissimi reati, compreso il non essere in possesso di un permesso di soggiorno a causa della legge Bossi-Fini. Ma allora, a Brescia, chi sono semmai i veri grandi criminali? Gli immigrati o i padroni? Qual è la vera emergenza?
Siamo uomini e donne che vogliono essere liber* e che per questo rifiutano di essere intruppat* nella logica dello scontro di civiltà, tra identità immobili, aride e chiuse. Vogliamo vivere una città aperta e solidale. Brescia, che è anche approdo di numerose persone migranti diverse tra loro, è luogo di molteplici appartenenze in movimento, di incontri, scambi ed anche conflitti. Sono queste le sue ricchezze più grandi.
Chiamiamo tutti gli uomini e le donne, nativ* e migranti, che vogliono autodeterminare le proprie scelte ed essere liber* da ogni prevaricazione sociale, razziale, di genere e di orientamento sessuale alla più ampia e determinata mobilitazione contro il fascismo, il razzismo, il sessismo. Per riconquistare per tutti i diritti sociali, civili e politici di cittadinanza. Per la libera circolazione e il libero soggiorno delle persone. Per l’abrogazione della Bossi-Fini. Contro la costruzione e per la chiusura delle galere etniche chiamate Centri di Permanenza Temporanea.
Neghiamo con la mobilitazione dal basso e l’iniziativa diretta ogni spazio per i neonazisti di forza nuova a Brescia. I veri clandestini sono loro.
MANIFESTAZIONE
PIAZZA LOGGIA – SABATO 16 SETTEMBRE H 15
Centro sociale Magazzino 47
A Brescia,sabato, manifestazione contro le discriminazioni sessuali razziali e di orientamento sessuale
Il comunicato del Collettivo 40tette
Mobilitazione contro una visione stretta ed astratta del mondo
Appuntamento a Brescia contro le discriminazioni sessuali, razziali e di orientamento sessuale
venerdì 15 settembre 2006
Il Collettivo 40tette invita alla manifestazione che si terrà sabato 16 settembre, alle ore 15, in Piazza Loggia a Brescia contro una visione del mondo che nega la potenzialità delle differenze, le libertà e l’autodeterminazione delle persone.
I fascisti di Forza Nuova hanno indetto a Brescia una manifestazione contro la cittadinanza agli stranieri e in difesa di quelle che definiscono le loro donne. Di fronte a questi slogan sessisti e razzisti la nostra risposta è la mobilitazione contro una visione stretta ed astratta del mondo che nega la potenzialità delle differenze, le libertà e l’autodeterminazione delle persone.
Forza Nuova ha tra i suoi obiettivi la ricostruzione nazionale basata sulla famiglia eterosessuale e patriarcale, dove alle donne spetta il ruolo del lavoro entro le mura domestiche e la generazione di numerosi figli.
Altri tipi di famiglia e di relazioni amorose non sono contemplati.
Dietro queste loro parole di tutela e difesa si cela in realtà la paura della ricchezza e dirompenza delle soggettività non conformi ai loro schemi, tanto da arrivare allo stupro punitivo di una donna solo perché lesbica.
Auspicando un anacronistico e infattibile blocco dell’immigrazione, FN non tiene conto del fatto che la nostra società ha bisogno delle persone migranti e che attualmente, non riconoscendo loro alcun diritto, le sta sfruttando come manodopera a basso costo nell’industria e nei lavori di cura in cui lo stato sociale è assente.
Negando la devastazione apportata dal colonialismo europeo, i fascisti di FN utilizzano parole come nazione, razza, donne, che servono a definire identità immobili e rigide, a delineare figure di uomini paladini e difensori di una presunta superiore civiltà che si scontra con il caos etnico creato secondo loro dagli immigrati.
Brescia è una città di frontiera, in continuo e rapido movimento, è terra di arrivo di numerose e fra loro diverse persone migranti. E’ luogo di molteplici appartenenze, di incontri, scambi ed anche conflitti e scontri.
La sfida politica attuale è quella di creare spazi di abitabilità comune, costruire momenti di dialogo tra i diversi posizionamenti di donne e uomini native/i e migranti. Sono sterili, allarmistiche e poco ancorate alla realtà le attuali analisi sul caso Brescia che portano, sia da destra che da sinistra(?), a discorsi repressivi basati su ordine, sicurezza, polizia e carceri. E’ di un esponente dell’Unione, Emilio del Bono, la proposta di creare un CPT nella nostra città!!!
Combattiamo contro ogni fondamentalismo religioso, politico e culturale che cerca di ingabbiarci in ruoli e gerarchie che limitano la nostra vita, definendo il ruolo che ci spetta nella società legandolo al luogo della nostra nascita e alla biologicità maschile o femminile del nostro corpo.
Nell’epoca della globalizzazione neoliberista le forme di r/esistenza passano attraverso identità fluide e nomadi, attraverso la contaminazione e l’interazione tra le culture, attraverso discorsi che mettono in discussione i concetti di razza e genere in quanto costruzioni sociali atte a sostenere un sistema patriarcale, capitalista e razzista, che ci sta stretto in ogni sua formulazione.
Centrale in ogni forma di conflitto sociale è per noi la libertà di autodeterminarsi, di essere semplicemente cio che si è.
Nostre/i compagne/i di strada sono coloro che si battono quotidianamente contro le discriminazioni sessuali, razziali e di orientamento sessuale; coloro che lottano contro la precarietà lavorativa e dei diritti; coloro che si battono contro le nuove forme di espansionismo imperialista in nome di una falsa democrazia; coloro che lottano per l’affermazione di nuovi diritti sociali di cittadinanza; tutte/i quelle/i che credono nella necessità di costruire luoghi di comune agibilità politica facendo dialogare tra loro le diverse soggettività che incarniamo, delineate dalla nostra provenienza geografica, dal genere, dalla condizione economica, dall’inclinazione sessuale.
Per una città antifascista antisessista antirazzista abitata da soggettività ribelli, mutanti, nomadi, transgender.
Il collettivo Collettivo 40tette
manifestazioni antifa