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Viterbo – Don Luigi nega il terreno
Raduno di Forza Nuova, revocato il permesso
14 settembre 2006 – ore 8,30
Permesso revocato a Forza Nuova
Il parroco di Vignanello don Luigi, con una lettera ha negato l’area dove il movimento d’estrema destra, dal 29 settembre al primo ottobre, intendeva svolgere il raduno.
Motivo: don Luigi era all’oscuro di tutto. Afferma che Danila Annesi (segretaria viterbese di Fn), gli aveva chiesto il permesso, spiegando che si sarebbe trattato d’un incontro su problemi locali.
L’area gestita dalla chiesa e che si trova a Soriano nel Cimino è un castagneto grande diversi ettari, con cottage, utilizzati soprattutto da raduni di scout.
Oggi, intanto arriva a Viterbo il leader di Forza Nuova Roberto Fiore.
Svelato il luogo del mistero: a Soriano nel Cimino (VT) il campo di Forza Nuova
a cura del Coordinamento Antifascista della Tuscia.
Finalmente si è venuti a conoscenza del sito ove Forza Nuova svolgerà il proprio “Campo d’Azione” dal 29 settembre al 1° ottobre prossimi. A darne notizia l’edizione viterbese de Il Messaggero , seguita da Tusciaweb.
L’iniziativa si terrà a Soriano nel Cimino, nei terreni privati gestiti dal parroco di Vignanello don Luigi Calvanelli, in località Piangoli, dove spesso sono ospitati gli scouts. È un appezzamento frutto di lasciti di proprietari, convinti che i propri beni sarebbero stati utili alla comunità. L’area d’interesse, per la precisione, è sì nel comune di Soriano ma a distanza di diversi chilometri dal centro. Trovasi difatti tra le due strade parallele che, dalla provinciale Cimina, portano, venendo da Viterbo, la prima alla frazione di Bagnaia e, la seconda, a Vitorchiano. Vi si accede imboccando quest’ultima e poi una stradina sulla sinistra, subito dopo la segheria.
Il parroco di Vignanello dichiara di non aver saputo nulla sul tenore dell’iniziativa. Del resto egli stesso è conosciuto per il suo impegno in favore dell’integrazione degli immigrati, ai quali ha fornito e continua a fornire le proprie strutture, senza dimenticare che il suo viceparroco è di origine nigeriana. Ma ormai la sua parola, dice, è stata data.
Nulla sapevano neppure gli amministratori di Soriano nel Cimino che, dinanzi alla struttura privata, non possono comunque interferire, come tutti gli organismi preposti.
Così, nel cuore dei monti Cimini e a una manciata di chilometri da Viterbo, a fine mese affluirà la crema nazifascista d’Europa.
Dopo il nostro comunicato informativo sul campo neofascista, siamo rimasti sorpresi – positivamente, una volta tanto! – da come non vi abbiano fatto seguito le solite sparate revisioniste e qualunquiste dei “liberali” di destra e i silenzi della sinistra, stavolta sostituiti – era ora! – da una seria presa di coscienza della gravità della situazione. Difatti è uscita allo scoperto, con una nota, anche l’Unione, seguita da altri esponenti politici, sia del Viterbese che della provincia di Roma. Il centrodestra, che di Forza Nuova è stato fedele alleato alle elezioni politiche, guardate un po’, tace nell’imbarazzo. Non facciamo quindi che adesso, come si suol dire, questo patrimonio vada perduto. Che si tenga in una struttura privata o meno, il Campo di Forza Nuova rappresenta un terribile oltraggio non solo alla Costituzione ma alla civiltà. Occorre per cui continuare la mobilitazione democratica, cercare di fare il possibile per evitare il normale svolgimento del raduno, rivolgendosi a tutte le sedi, e denunciare, comunque, il fatto.
Teniamo anche presente che proprio Soriano nel Cimino vanta una lunga tradizione antifascista e democratica: la banda partigiana sorianese “Domenico David” ha dato un contributo fondamentale alla Liberazione del territorio, dai nazisti e dai loro servi fascisti, lasciando sul terreno un martire: Giuliano Pandimiglio, seviziato e trucidato dai tedeschi in ritirata.
Cerchiamo dunque, a distanza di 61 anni da questi fatti, di evitare che i neonazisti tedeschi dell’NPD, di ritorno da questo miserabile Campo d’Azione, possano raccontare di essersi sentiti, sui monti Cimini, come a casa loro.
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