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Da Indymedia
PER UN BLOCCO ANTIFASCISTA con la Raf il 3dic.a Ravenna
by Raf ravenna Wednesday, Nov. 29, 2006 at 2:18 PM mail: rafravenna@interfree.it
BASTA CON LA VIOLENZA FASCISTA! CON LA RAF (RETE ANTIFASCISTA) IN PIAZZA A RAVENNA DOMENICA 3 DICEMBRE
Comunicato della Rete Antifascista di Ravenna Per un blocco antifascista con la Raf il 3 dicembre a Ravenna…
Questo appello è rivolto ai sinceri antifascisti che se non vogliono lasciare il corteo in mano a chi pensa di dare vita ad una vuota street parade, vuota di significato e inadeguata come risposta alla situazione, è necessario che scenda in piazza per dare consistenza alle ragioni dell’antifascismo militante. Diamo identità antifascista al corteo formando un blocco antifascista necessario come risposta all’attentato a Spartaco e come risposta a tutti i fatti accaduti recentemente da Faenza a Cesena, da Ravenna a Imola e contro il rialzare la testa delle carogne fasciste.
BASTA CON LA VIOLENZA FASCISTA!
CON LA RAF (RETE ANTIFASCISTA) IN PIAZZA A RAVENNA
DOMENICA 3 DICEMBRE
Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà ai compagni e alle compagne di Spartaco e condanniamo l’attentato fascista al Centro Sociale.
Chi continua a minimizzare, a considerarlo come atto di vandalismo, l’indifferenza e la cautela nel chiamare questo attentato col suo vero nome, cioè di matrice fascista, indebolisce la mobilitazione di massa contro qualsiasi rigurgito fascista, indifferenza che a Ravenna ha permesso l’agibilità dei neonazifacisti di Forza Nuova allo stadio fino all’ infame manifestazione ai giardini Speyer dove si sono permessi di paragonare gli immigrati a delle bestie. Come non vedere il filo nero che unisce tutta una serie di attacchi, intimidazioni, aggressioni di stampo fascista avvenuti a Ravenna, Imola, Faenza, Cesena a Camere del Lavoro, centri sociali, luoghi di aggregazioni di immigrati, stadio… oltre gli episodi di squadrismo in tutta Italia e l’uccisione a Roma, quest’estate, di Renato.
L’attentato al CS Spartaco di Ravenna dimostra che questi topi di fogna hanno alzato il tiro.
Per noi, pur non condividendo la politica dello Spartaco che è un centro giovanile del Comune, non certo antagonista alle scelte della coalizione politica e dei poteri economici che governano la città, questo attentato è diretto contro tutte le lotte che vogliono cambiare lo stato di cose presenti e quindi ci riguarda direttamente. Le “fini” menti fasciste pensiamo non siano in grado di fare distinzioni nel colpire un simbolo che quelle lotte può evocare.
Nei giorni scorsi sono ricomparse svastiche e celtiche in via De Gasperi, celtiche allo stadio dove continua indisturbata l’attività di propaganda fascista e xenofoba dei Viking, collusa con i neonazifascisti di Forza Nuova che ne organizzano direttamente le fila..
Le scuole e gli istituti superiori sono diventati terreno di propaganda dei gruppi fascisti purtroppo senza trovare la necessaria mobilitazione degli studenti.
L’odio xenofobo e fascista non nasce a caso ma si alimenta nella politica nazionale e nel sostegno di alcuni settori della società ravennate, come, per esempio, i commercianti, che vorrebbero un po’ d’ordine e pulizia di fronte alle loro vetrine e trovano nei servi fascisti, come sempre, i loro migliori cani da guardia.
Così come la stampa locale con in prima fila il quotidiano “La Voce” e le forze politiche della città coprono questo crescente fenomeno. Le dichiarazioni di Ancisi che criminalizzando i frequentatori dello stesso Spartaco, usa le stesse parole di FN e si riconferma lo stesso personaggio che, (dopo la campagna contro i volantini “blasfemi”), da voce agli interessi degli ambienti clericali reazionari ravennati che vogliono che lo Spartaco venga chiuso. Anche Sama, della Giovane Italia, che si leva a “difensore” della costituzione oggi, ma che nei mesi scorsi ha organizzato un convegno a Ravenna sul capo delle Brigate Nere torturatore di partigiani, Ettore Muti, e propone di intitolare una strada a questo assassino fascista.
Il continuo attacco revisionista alla Resistenza e ai suoi gloriosi partigiani che viene dalle forze di destra, così come da quelle di centro sinistra , da tempo ha spianato la strada al riemergere di formazioni neonazifasciste e contribuisce al dilagare del concetto ( espresso bene dall’ex sindaco Mercatali, oggi in parlamento) che ” i morti sono tutti uguali” ( e quindi chi ha lottato per una società di liberi ed uguali messo sullo stesso piano dei terroristi neri).
Sono poi gli stessi, politici, mass media, istituzioni scolastiche, che sostengono un becero nazionalismo chiamando “eroi” i mercenari di Nassirya, spacciando per “valori” i servizi di questi al terrorismo imperialista;è la repressione dello stato, che dà la caccia all’immigrato con veri e propri rastrellamenti, che porta ad identificare l’immigrato come terrorista. Nessuno di costoro ha niente da dire,invece, o balbettano, quando tanti giovani operai anche immigrati muoiono come in guerra sul lavoro per i profitti dei padroni italiani!
Per questo è necessario rafforzare ed estendere la Rete Antifascista nelle scuole, sui posti di lavoro, nei quartieri e non lasciare il campo libero al cancro fascista e xenofobo in particolare tra i giovani.
Per dare forza alle ragioni dell’antifascismo non riduciamo il corteo ad una street parade, unisciti allo spezzone antifascista della RAF alla manifestazione di domenica 3 dicembre, che partirà alle ore 15 dalla stazione di Ravenna.
Solidarietà ai compagni di Spartaco
Sviluppare la Rete Antifascista, RAF ovunque!
Nessuno spazio ai fascisti!
Chiudere i covi di Forza Nuova!
Raf Ravenna
rafravenna@interfree.it
3339680871
(30 novembre 2006)
Lo SLAI COBAS per il sindacato di classe esprime solidarietà ai giovani del Centro Sociale Spartaco.
Aderiamo e facciamo appello ai lavoratori perchè partecipino alla manifestazione in risposta all’attentato di matrice fascista contro questo Centro Sociale nella notte del 23 novembre.
Anche a Ravenna, come in altre città, episodi d’intolleranza e intimidazione di marca fascista contro luoghi e simboli del movimento operaio, della Resistenza antifascista, dei luoghi di aggregazione giovanili e contro gli immigrati, sono aumentati in modo preoccupante.
Questa città medaglia d’oro alla Resistenza è stata infangata da croci celtiche e altri lugubri simboli nazisti esibiti qualche settimana fa ai giardini Speyer da un gruppo di neonazisti che hanno cercato di cavalcare l’odio xenofobo contro gli immigrati. E nessuna istituzione gli ha contestato l’apologia di fascismo! Anzi, molto spazio hanno avuto tra le pagine del quotidiano locale La Voce.
Scritte intimidatorie sono state fatte contro la Camera di Lavoro di Faenza e il Centro Sociale Capolinea.
Questi episodi non possono lasciare indifferenti i lavoratori perchè l’ideologia neofascista (sempre che di ideologia si possa parlare quando il loro programma è l’odio antimmigrati e la violenza squadrista) è la reazione contro le lotte, l’unità, l’organizzazione dei lavoratori, è la difesa dell’ordine dei padroni, è il cancro che si fa strada nelle contraddizioni sociali alimentato dalle politiche antioperaie e antipopolari, dalle guerre imperialiste che i vari governi portano avanti al servizio degli interessi dei padroni.
Se questi neofascisti rialzano la testa è anche perchè le organizzazioni storiche del movimento operaio, partiti e sindacati confederali, sono corrotti ed hanno assunto come propria l’ideologia dei padroni. La bandiera della Resistenza Antifascista è sventolata da costoro solo per fini elettorali.
Quella bandiera invece ha dato dignità e reso forte il movimento operaio, c’è il programma dei lavoratori per una società di liberi ed uguali, per questo è necessario rialzarla tra le nostre fila.
Lo SLAI COBAS invita i lavoratori a partecipare alla manifestazione di domenica 3 dicembre alle ore 15 che partirà dalla stazione di Ravenna.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
SLAI COBAS per il sindacato di classe (Ravenna)
manifestazioni antifa