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Da ArciGay Napoli
COMUNICATO STAMPA
Napoli, 7/12/2006
Quattro giovani omosessuali sono stati pestati con calci e pugni da più di venti di ragazzi tra i 16 e i 25 anni. E’ accaduto a Bagnoli, quartiere occidentale di Napoli, la sera dell’11 novembre nei pressi della discoteca “Il Divino”. L’ufficio legale del Comitato Arcigay “Antinoo” di Napoli ha presentato esposto alla Procura della Repubblica di Napoli per denunciare il grave atto di violenza omofoba.
“Non dovete più venire qui ricchioni di merda!”, gli insulti indirizzati
contro le vittime da un branco inferocito, “Sono stati momenti terribili, appena hanno capito che siamo gay si sono fatti un segnale e sono spuntati decine di ragazzi dalle strade, anche con macchine e motorini, tutti contro di noi”, afferma Antonio, 30 anni, che quella sera stava recandosi con il compagno ed un’altra coppia di amici ad una serata in discoteca riservata a gay e lesbiche, “Ci hanno picchiati come non si dovrebbe fare neanche a delle bestie, un vero raid, e in tutto il fracasso nessun abitante del quartiere ha mosso un dito!”.
I ragazzi che hanno subìto la vile aggressione non hanno denunciato l’accaduto alle autorità, benchè esortati a farlo, per paura di subire violenza ulteriore nelle famiglie in cui vivono senza aver dichiarato la propria omosessualità, “lo ha fatto Arcigay per loro perchè alla violenza bisogna reagire sempre”, afferma il presidente dell´Arcigay di Napoli e responsabile dello Sportello Diritti, avv. Salvatore Simioli, “Napoli è una città violenta ed il fatto accaduto contro questi cittadini omosessuali è gravissimo!”.
“Arcigay, piuttosto che perdersi negli sterili rituali della politica che
qui si moltiplicano pure con tante emergenze”, puntualizza Simioli,”offre il suo aiuto alla città e a chi la amministra con atti concreti in prima linea tra la gente, in favore dei cittadini”.
Arcigay, in collaborazione con la Provincia di Napoli, offre alla cittadinanza lo Sportello Diritti: un servizio di assistenza e consulenza legale gratuita alle persone omosessuali e transessuali oggetto di violenze e soprusi. Il servizio costituisce un osservatorio delle violenze ai danni delle cittadinanze deboli. L’episodio è l’ultimo di numerose segnalazioni raccolte nel corso del 2006.
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