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Da Trentino
Vittime dell’aggressione due omosessuali. E’ successo sabato sera in piazza Venezia
Urlano «finocchi» e poi li picchiano
Caccia ai responsabili. Lo scorso anno un fatto analogo: furono denunciati quattro giovani
TRENTO. «Finocchi di m…». L’insulto, poi le botte. E’ successo sabato sera, nei giardini di piazza Venezia. Vittime dell’aggressione due giovani omosessuali, finiti al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara dopo aver ricevuto alcuni pugni in faccia. Un brutto episodio, su cui stanno ora facendo accertamenti i carabinieri di Trento. I contorni della vicenda sono ancora da chiarire, ma tutto fa pensare ad un agguato a sfondo razzista. Nell’aprile dello scorso anno, sempre in piazza Venezia, c’era stato un analogo fatto, per il quale erano state denunciate quattro persone.
Tutto è successo poco prima di mezzanotte. Non è un mistero che i giardini di piazza Venezia siano, di sera, un luogo di incontro per gli omosessuali. Qui, infatti, si erano dati appuntamento i due amici. Stavano chiacchierando tranquillamente quando – secondo una prima ricostruzione dei fatti – sono spuntate due persone: indossavano un giubbotto scuro e avevano il volto in parte coperto da un cappuccio. «Finocchi di m…», hanno urlato contro i due giovani. Uno degli aggressori è passato alle vie di fatto, prendendo a pugni le due vittime, poi spintonate a terra. Quindi la fuga a piedi. Una brutta scena, che ha avuto anche alcuni testimoni.
I due giovani aggrediti hanno subito chiamato i carabinieri e sul posto è intervenuta una pattuglia del nucleo radio mobile. Le vittime hanno spiegato ai militari cos’era successo e subito sono stati avviati i controlli in zona per individuare i responsabili dell’aggressione. Al momento, tuttavia, non sono stati ancora rintracciati.
I due giovani sono poi andati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara per farsi medicare. Nelle prossime ore potrebbero presentare una denuncia alle forze dell’ordine.
Già sabato sera la notizia dell’aggressione si è diffusa e ai giardini di piazza Venezia è arrivato anche Donatello Baldo, chiamato da un amico testimone dell’aggressione. Baldo ha voluto sincerarsi di quello che era accaduto. Le ragioni dell’agguato non sono ancora chiare, ma tutto fa pensare che si sia trattato di un episodio a sfondo razzista. Non è, tra l’altro, la prima volta che nella zona si verificano episodi del generale.
L’ultimo, uno dei più gravi, risale all’aprile dello scorso anno. La dinamica è del tutto simile a quella di sabato sera. Un giovane fu aggredito prima verbalmente («Finocchio di m…») da quattro persone, poi picchiato a sangue e derubato del cellulare. Una seconda persona era poi stata malmenata: questa stava telefonando nel parco con il cellulare e gli aggressori, pensando che stesse avvertendo le forze dell’ordine, si scagliarono anche contro di lui. Sul posto era intervenuta la polizia, che era riuscita ad individuare poco dopo tre dei quattro responsabili del pestaggio, mentre il quarto era stato identificato più tardi. Tutti erano stati denunciati per lesioni, uno per rapina. Nel gruppetto c’era anche un giovane già denunciato in passato per reati a sfondo razzista.
(29 gennaio 2007)