|
|
Mancuso: «Campagna d’odio, responsabili anche gerarchie cattoliche»
Libreria Babele, scritte omofobe sulle vetrine
Lo storico negozio dedicato alla cultura gay è stato preso di mira nella notte: trovati anche una svastica e un insulto a Imma Battaglia
Scritte omofobe, insulti, una svastica. Nella notte sono state prese di mira le vetrine della libreria Babele in via San Nicolao 10, nel centro a Milano, storico luogo di cultura gay e alternativa. Accanto al simbolo nazista la polizia ha trovato una sigla, «Fn», che presumibilmente potrebbe indicare il movimento di estrema destra Forza Nuova. L’episodio è stato denunciato dai dipendenti della libreria, che hanno sottolineato di non aver mai ricevuto minacce o essere stati oggetto di discriminazioni sul posto di lavoro. Sulle scritte, tracciate con vernice spray nera, stanno indagando la polizia e la Digos. La libreria, una delle prime dedicate alla cultura lesbica e omosessuale, ha sede da sette anni vicino a piazzale Cadorna. Prima era in via Sammartini.
«Le scritte omofobe e l’insulto verso Imma Battaglia sono l’ulteriore episodio di una campagna gravissima contro i cittadini e cittadine gay e lesbiche di questo Paese – ha commentato Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell’Arcigay -. Oltre a esprimere la mia personale solidarietà e vicinanza ad Imma, leader del movimento omosessuale italiano, chiedo con forza che il governo e il Parlamento mettano finalmente in campo tutti quegli strumenti repressivi e legislativi, presenti in tutti gli stati europei, che tutelino le persone omosessuali. Faccio appello a tutte le forze politiche affinché questa campagna d’odio, di cui sono responsabili anche le gerarchie cattoliche, venga respinta con decisione».
06 aprile 2007
dal Mario Mieli
6 aprile Siamo tutte troie
Questa mattina, alle ore 10, i proprietari della Libreria Babele di Milano hanno trovato le tre vetrine del loro negozio imbrattate da scritte e svastiche. Il tutto debitamente firmato con una croce celtica e la sigla di Forza Nuova. Le scritte “Froci al muro” . “Gay raus” “Gay pedofili” e “Imma Battaglia troia” rappresentano l’ennesimo atto di violenza e minaccia per la comunità glbt.
Inutile nascondere inoltre che la recrudescenza di questi atti avviene dopo le parole inammissibili ed irricevibili da parte delle gerarchie ecclesiastiche ed anche di alcuni esponenti di forze politiche che non lesinano nell’apostrofarci come deviati, contronatura e colpevoli a tal punto da non meritare nessun tipo di tutela, essere oggetti di severe condanne morali se non addirittura di torture come la famigerata garrota.
Di certo la comunità glbt non è nuova a questo tipo di attacchi e violenze: basta ricordare le scritte antigay all’entrata del Circolo Mario Mieli (“Gay subumani”) le violenze davanti a Muccassassina, l’inaudita violenza su una lesbica a Torre del Lago, il tentativo di impedire il Gay Pride di Catania. Crediamo che tutto questo sia un indice dell’avanzare di forze estremiste e reazionarie che trovano la loro legittimità nelle parole della chiesa e della politica.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime la propria solidarietà agli amici della Libreria Babele di Milano ed Imma Battaglia, offesi ed insultati solo perché hanno il coraggio di essere in prima linea nella lotta della conquista di pari diritti e pari dignità per gay, lesbiche e transessuali. La nostra ferma e democratica risposta sarà il Pride Nazionale Unitario del 9 Giugno 2007 a Roma.
Rossana Praitano
Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
unita on line
Scritte omofobe, Battaglia: Conseguenza delle parole di Bagnasco
milano libreria gay babele INTERNET 220
La destra torna al suo antico amore: la caccia ai gay. Nella notte le vetrine della libreria Babele a Milano, centro di cultura gay, è stato oggetto di scritte fasciste: “Gay pedofili”, “Gay al muro” e ingiurie contro Imma Battaglia, suggellate da una croce celtica con la sigla “FN” di Forza Nuova. L’episodio è stato denunciato questa mattina, dai dipendenti (che hanno spiegato di non essere stati minacciati o discriminati in passato sul posto di lavoro) alla riapertura del negozio. Le indagini sono condotte dalla polizia e dalla Digos.
La stessa Battaglia, presidente di Di gay project, ha parlato di un’ondata di omofobia. Sono «parole d’ordine che riprendono alla lettera le esternazioni di Monsignor Bagnasco – dice – e ne fanno proprio il clima d’intolleranza e lo scontro ideologico che scivolano sempre più verso una deriva violenta e fascista. Il suicidio del giovane adolescente di Torino, vessato dal bullismo dei propri compagni perché presunto omosessuale, è il risultato devastante dell’intolleranza omofobica cui i media fanno da cassa di risonanza. L’attacco ad personam nei confronti di esponenti storici del movimento omosessuale in un luogo simbolo di aggregazione come la Libreria Babele di Milano sono l’altra faccia della medaglia».
Battaglia ha invitato «le forze dell’ordine alla massima attenzione nelle indagini» e lanciato «uno stato d’allerta a tutte le persone omosessuali e transessuali. Chiediamo la massima vigilanza in tutte le nostre sedi e nei luoghi consueti di incontro e socializzazione». La difesa della dignità e del rispetto delle persone omosessuali e transessuali, ha aggiunto, «sono un battaglia civile fondamentale per la difesa della democrazia e della laicità di questo Paese. Chiedo a tutte le forze politiche di condannare questo gesto e al ministro Amato di approvare rapidamente un disegno di legge che punisca qualunque forma di discriminazione e di omofobia. Quante vite dobbiamo ancora sacrificare – conclude Battaglia – prima di sentirci cittadini italiani con pari diritti e doveri?».
«Le scritte omofobe sono un ulteriore episodio di una campagna gravissima contro i cittadini e cittadine gay e lesbiche di questo Paese», ha sottolineato Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell’Arcigay.
vandalismi_minacce