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A distanza di 27 anni dall’attentato alla stazione del capoluogo emiliano
L’ex terrorista era già in carcere dall’ottobre scorso per la rapina in banca di Roma
Strage di Bologna, 30 anni a Ciavardini
Cassazione conferma la condanna all’ex Nar
Il pg: “Una sentenza giusta anche se arriva con notevole ritardo”
L’Associazione dei familiari delle vittime: “Caccia ai mandanti”
ROMA – L’ex Nar Luigi Ciavardini dovrà scontare 30 anni di reclusione per aver partecipato “come esecutore materiale” alla strage alla stazione di Bologna. Lo ha deciso la seconda sezione penale della Corte di Cassazione dichiarando inammissibile il ricorso dell’imputato e confermando così la sentenza della sezione minori della Corte d’appello di Bologna che, nel dicembre di tre anni fa, aveva ritenuto l’imputato responsabile del reato di strage. Valerio Fioravanti e Francesca Mambro sono stati già condannati all’ergastolo, con sentenza definitiva, per quell’estate di sangue di 27 anni fa.
L’ex terrorista Ciavardini è già in prigione dal 10 ottobre scorso, da quando gli agenti lo hanno arrestato per la rapina compiuta in una filiale della Banca Unicredito di Roma il 15 settembre 2005. Per quel reato è stato condannato, con rito abbreviato, a sette anni e quattro mesi lo scorso 20 febbraio.
Nella sua requisitoria stamani nell’aula di Cassazione, il sostituto procuratore generale della Cassazione Vito D’Ambrosio aveva chiesto la conferma della condanna a trent’anni, il massimo della pena prevista nei confronti di chi commette un reato grave da minorenne, così come era Ciavardini nell’estate del 1980. D’Ambrosio aveva sottolineato la solidità della sentenza d’appello per quanto riguarda le prove sulla partecipazione di Ciavardini alla fase preparatoria ed esecutiva della strage del 2 agosto 1980 costata la vita a 85 persone e il ferimento di altre 200. “E’ una sentenza giusta anche se emessa con notevole ritardo”, ha detto il pg dopo la lettura del dispositivo di condanna. “Si è chiusa una tappa importante nella ricostruzione del più grave atto di terrorismo della nostra storia”.
Soddisfatta per l’esito del processo in Cassazione si è detta anche l’Associazione dei familiari delle vittime: “Con la condanna di Ciavardini, si chiude il cerchio degli esecutori materiali dell’attentato. Continueremo, però a cercare i mandanti”.
Sconfortato invece il legale di Luigi Ciavardini: “La condanna è stata emessa per congetture. In pratica oggi è stata condannata una persona che non si sa che cosa abbia fatto il 2 agosto. Condannare una persona che all’epoca dei fatti non aveva ancora 18 anni e di cui non si è individuata la condotta, getta sconforto”.
(11 aprile 2007)
repubblica