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23 Aprile 2007 ore 12:33
Savona, raid al circolo Arci: “assalto premeditato”
Savona. Un’azione premeditata, una vera e propria spedizione punitiva contro il circolo Arci “Raidogs” di via Chiodo a Savona nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 marzo scorso, quando un gruppo formato da otto naziskin ha assaltato il locale della vecchia Darsena savonese. E’ quanto è emerso dall’inchiesta coordinata dal procuratore capo di Savona Vincenzo Scolastico, dal pm Alessandro Bogliolo e condotta dagli uomini della Questura e della Digos savonese. Oltre ai tre arrestati in flagranza per resistenza, Marco Pelazza, 23 anni, residente a Noli, Andrea Massucco, 23 anni e Michela De Vincenzi 19 anni, entrambi di Casarza Ligure, sono stati identificati e denunciati L.D.R., 17 anni, residente a Diano Aretino, per porto abusivo d’armi, mentre L.C., 16 anni, residente a Imperia, Denis P., 20 anni, Maurizio R. 23 anni, tutti e due residenti a San Bartolomeo al Mare, e Melchiorre S., 21 anni di Savona, sono stati denunciati per danneggiamento aggravato, tentata violenza e possesso di armi atte a offendere. Le persone denunciate erano già state perquisite la notte dell’assalto: a bordo della Ford Focus di Massucco, le forze di polizia hanno ritrovato due zaini contenenti attrezzi da carpenteria, sfollagente, vestiario e simboli dell’estrema destra. Secondo quanto ricostruito, il gruppo, facente parte ad una fazione di destra degli ultrà dell’Imperia Calcio, si era dato appuntamento in un bar di Noli: da lì il gruppo si è poi diretto a Savona per l’azione dimostrativa e punitiva contro il circolo, con lanci di bottiglie, sbarre e pietre contro l’ingresso del locale. Gli inquirenti sottolineano come il raid abbia, oltre ad una matrice politica anche una base calcistica: l’unico savonese denunciato, Melchiorre R., ultrà del Savona Calcio, era stato accusato dai suoi ex compagni di curva di essere passato da tifoso militante di sinistra ad un gruppo dell’estrema destra. I giovani responsabili del raid, messi alle strette dagli investigatori, hanno tutti confessato gli addebiti a loro carico emersi nell’indagine.
“Come Procura stiamo dando la massima attenzione a questi episodi di violenza e intimidazione che restanob spesso isolate: in realtà, come dimostrano i riscontri investigativi, molti fatti sono invece collegati tra di loro… – ha dichiarato il procuratore capo di Savona Vincenzo Scolastico -. E’ necessario intervenire con grande decisione per contrastare episodi di minacce e violenza che stanno creando disagio tra i giovani. Invitiamo, quindi, chiunque abbia subito episodi del genere, anche nel caso di remissione della querela sotto intimidazione, a denunciare tutto alle foze dell’ordine”.