pubblicato il 12.07.07
Roma: assalto alle case occupate di Casal Bertone ·
Respinto l'assalto fascista all'occupazione abitativa di Casal Bertone
La notte tra l'11 e il 12 luglio è avvenuta l'ennesima aggressione fascista a Roma, nel quartiere di Casal Bertone.
Un gruppo proveniente dal Circolo Futurista, sede del gruppo ultras Padroni di Casa, appartenenti a Fiamma Tricolore, al termine dell'attacchinaggio di manifesti, ha tentato di assaltare l'occupazione abitativa di Via De Dominicis, dove vivono da anni decine di famiglie dei movimenti di lotta per la casa. La prontezza degli occupanti e la risposta degli abitanti del quartiere ha respinto l'attacco e messo in fuga la squadraccia, che si è dileguata sotto gli occhi indifferenti delle forze dell'ordine, sopraggiunte nel frattempo.
L'attacco è stato premeditato e vigliacco. Armato di mazze, catene, coltelli il gruppo, guidato da Gianluca Iannone, dirigente di Fiamma Tricolore, non ha avuto remore a colpire donne e uomini, ferendo gravemente 6 persone, di cui una accoltellata all'inguine.
In pochi minuti centinaia di persone sono scese in strada per difendere l'occupazione e reagire all'aggressione, praticando il legittimo diritto di resistenza.
L'aggressione è avvenuta nel quartiere di Casal Bertone, dove da mesi i cittadini, le associazioni, i movimenti sociali denunciano e contrastano l'apertura del sedicente circolo Futurista, in via degli Orti di Malabarba 15, covo fascista sito all'interno di un palazzo di proprietà dell'Inps, che inneggia all'odio e al razzismo, attraverso, scritte, manifesti e intimidazioni. Nei mesi è cresciuta la protesta del quartiere, abitato da molti studenti fuori sede e con una lunga tradizione di lotte sociali, di associazionismo, e di iniziative culturali.
Questa è la campagna per il mutuo sociale di Fiamma Tricolore: da una parte inneggiano alla “casa agli italiani” e “più case meno calabresi”, dall'altra provano a colpire chi nei fatti conquista il diritto alla casa per tutti.
Tutto ciò avviene a due settimane esatte dall'assalto squadrista a Villa Ada e dopo centinaia di aggressioni avvenute negli ultimi due anni nei confronti di chi lotta per i diritti sociali e di cittadinanza, chi libera spazi di socialità e cultura, o chi semplicemente frequenta concerti e iniziative culturali.
Come hanno denunciato con forza le migliaia di persone scese in piazza sabato scorso nel quartiere Trieste-Salario non è più possibile accettare la presenza e la diffusione di ideologie e pratiche fasciste, coperte dalla destra istituzionale e favorite dalla colpevole “equidistanza” del sindaco Veltroni, del governo e delle amministrazioni locali, che hanno concesso sedi e agibilità politica, tollerando e lasciando impunite nella “democratica” città di Roma le scorribande dell'estrema destra.
Le antifasciste e gli antifascisti di Roma
ore 12.00 conferenza stampa
presso l'occupazione di via Domenico De Dominicis 6
o/ram
Da "Il Messaggero":http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=5044&sez=HOME_ROMA
ROMA (12 luglio) - Scontri questa notte a Casal Bertone. Tutto è iniziato pochi minuti dopo la mezzanotte. Secondo quanto riferisce la questura trenta giovani appartenenti a gruppi di estrema destra hanno assaltato con spranghe, catene e bastoni la scuola occupata da giovani dei centri sociali in piazza De Cristoforis. In pochi minuti sul posto sono arrivati agenti di polizia e carabinieri che hanno faticato non poco per riportare la calma.
Secondo le stime della questura tre i ragazzi feriti ma non in modo grave che sono stati soccorsi e medicati in ospedale. Immediata la risposta dei ragazzi dei centri sociali.
A notte fonda, sempre secondo quanto si apprende da fonti investigative, alcuni ragazzi della scuola occupata in via De Cristoforis hanno assaltato la sede di zona del partito Fiamma Tricolore di via degli Orti di Malabarba, a due passi da via di Casal Bertone, devastandone una sala. Cinque ragazzi appartenenti a gruppi dell'estrema sinistra sono stati fermati e indagati a piede libero per danneggiamento e possesso di armi improprie. La polizia li ha infatti sorpresi con spranghe e bastoni.
La testimonianza. Una aggressione durata mezz'ora: per così tanto tempo si sarebbe prolungato secondo le testimonianze degli aggrediti l'assalto di un gruppo di giovani di estrema destra inneggianti al «Duce» nei confronti di una trentina di occupanti della ex scuola occupata in via De Dominicis dal Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa da sei anni.
«Erano circa le 24 e ci trovavamo dentro la scuola occupata quando una nostra compagna è entrata di corsa dicendo che c'erano una quarantina di fascisti a cinquanta metri da noi che dopo aver attaccato manifesti di Fiamma Tricolore in piazza De Cristoforis venivano verso di noi con caschi e mazze - ha detto una delle occupanti aggredite - Una trentina di noi ha fatto appena in tempo ad uscire dal cancello per capire cosa stesse succedendo e subito è cominciata una fitta pioggia di pietre e oggetti contundenti che hanno colpito molti di noi.
Tre sono dovuti andare in ospedale con le teste spaccate. In tutto i feriti sono stati sei di cui due ricoverati, uno per una coltellata all'inguine, alle figlie di San Camillo, e una donna svenuta dopo essere stata colpita da alcune pietre». Alcuni occupanti a quel punto hanno reagito secondo il racconto della testimone e ci sono stati anche momenti di colluttazione. «Subito dopo sono arrivate diverse pattuglie delle forze dell'ordine che si sono schierate in tenuta antisommossa tra noi e i fascisti - ha continuato la donna - Dopo circa mezz'ora loro sono scappati. Sul posto sono giunti intorno all'una anche l'assessore comunale Dante Pomponi e il consigliere municipale Maurizio Catroppa».
La denuncia di Acrobax. «Due aggressioni nell'arco di due settimane confermano ciò che noi sosteniamo dall'omicidio di Renato. Negli ultimi anni Roma è stata teatro di decine di aggressioni legittimate dal clima di equidistanza politica espressa dal consiglio comunale e coperta dalle forze politiche della destra». Lo hanno affermato i ragazzi del centro sociale Acrobax fuori l'aula B del tribunale di Civitavecchia dove dalle 9 è in corso la quinta udienza preliminare per l'omicidio di Renato Biagetti ucciso il 27 agosto 2006 sul litorale di Focene.
«Auspichiamo che da questo processo esca fuori la verità politica. Sociale e culturale su tutta questa storia e sul clima di aggressioni che si è generato nel nostro Paese e a Roma. Teniamo a sottolineare - concludono i ragazzi di Acrobax - che l'aggressione alla nostra struttura politica è avvenuta la sera prima dell'udienza del processo Biagetti. Noi non ci facciamo intimidire e continueremo a denunciare pubblicamente e in ogni modo quello che accade nel nostro territorio».
La conferenza stampa. Una maglietta nera con l'ascia bipenne e la scritta «Oltre la morte» e un manifesto di Fiamma Tricolore: questi gli oggetti ritrovati davanti all'ex scuola occupata dove questa notte è avvenuta l'aggressione da parte di
una quarantina di giovani che gridavano «Duce, Duce». I due oggetti sono stati mostrati durante la conferenza stampa che gli occupanti e il coordinamento cittadino di Lotta per la casa hanno tenuto questa mattina all'interno dell'ex istituto
scolastico. «Ieri sera eravamo qui, in questa sala, riuniti per parlare e discutere della manifestazione di sabato scorso a Villa Ada - ha detto un rappresentante del coordinamento - Verso mezzanotte e un quarto alcuni nostri compagni sono usciti e
hanno visto un gruppetto di persone che attaccava manifesti della Fiamma Tricolore. Questi hanno subito indossato caschi e con spranghe e coltelli e insieme ad un'altra ventina di loro usciti da macchine appostate nei paraggi ci hanno caricato.
Noi ci siamo difesi con le scope, con le toghe dei letti rotti che abbiamo qui in occupazione. L'agguato, durato circa 40 minuti, era organizzato. Li guidava un capo con walkie talkie noto dirigente di Fiamma Tricolore. A quel punto sono scesi i ragazzi della casa dello studente qui di fronte ed anche gente del quartiere che è rimasta con noi fino alle 3 di notte. Le forze dell'ordine che sono giunte dopo 20 minuti si sono limitate a bloccare la strada senza intervenire. Ci è stato impedito di
avvicinarci per 5 minuti che in momenti come quelli sono un'infinità ad un nostro compagno ferito e giacente a terra.Quando i fascisti sono scappati la polizia è venuta verso di noi e gli aggressori si sono dileguati verso il mercato».
«Niente opposti estremismi - dicono i rappresentanti del coordinamento - Questa è stata una vera e propria aggressione e noi ci siamo soltanto difesi. Noi stiamo a casa nostra mentre questi sedicenti tifosi della sede di via Orti di Malabarba da
dove è partita l'aggressione provengono tutti da Casa Pound e da altre realtà fasciste di fuori zona. È particolarmente grave che vengano ad aggredire una casa occupata anche da immigrati con donne e bambini dimostrando tutto il loro razzismo e xenofobia. Hanno aggredito anche alla discoteca Qube alcuni giovani del Mario Mieli: anche in quel caso possono parlare di opposti estremismi?».
Ancora spaventate alcune donne immigrate tra le 28 famiglie che vivono nell'ex scuola. «La mia bambina è svenuta - dice una delle donne - tutti i bambini non hanno dormito per tutta la notte. È assurdo quello che è successo, i nostri figli vanno nelle scuole del quartiere e abbiamo buoni rapporti con i vicini. Ora viviamo nella paura».
Oggi pomeriggio ci sarà un volantinaggio indetto dal coordinamento a cui hanno aderito centri sociali, Arci e politici di sinistra che partirà da piazza De Cristoforis mentre per venerdì e sabato sono in programma altre mobilitazioni e si annunciano contro manifestazioni nel quartiere ad alcuni cortei indetti Da Fiamma Tricolore la settima prossima. Le condizione dei due feriti ricoverati in ospedale, dicono gli occupanti, non sono gravi, uno di questi ha ricevuto due coltellate e una donna è stata colpita al ventre con un grosso casco.
Veltroni: stroncare odio e violenza
ROMA (12 luglio) - «Nessuno può sottovalutare quanto accaduto questa notte a Casal Bertone. Dopo il grave fatto di Villa Ada, con l'accoltellamento del giovane Marco Di Pillo, nel giro di pochi giorni è la seconda, gravissima aggressione violenta di forze neofasciste». È il commento del sindaco Walter Veltroni sugli scontri di questa notte a Casal Bertone.
«Esprimo la mia preoccupazione più grande - ha continuato il sindaco -. Dopo l'omicidio di Renato Biagetti, che sconvolge ancora, con i suoi familiari e amici, tutta la città, il rischio è che questi siano i segni ulteriori di un clima che, se non immediatamente contrastato può portare nuove tragedie. La reazione seguita questa stessa notte con l'assalto a sedi di estrema destra da parte di gruppi di giovani cosiddetti antagonisti, conferma quanto alto sia il pericolo che si inneschino spirali di odio e violenza».
Storace: compagni, non teppisti
ROMA (12 luglio) - «Veltroni chiami i teppisti con il loro nome: compagni. Le cronache riferiscono che a Casalbertone sono stati aggrediti militanti di destra e denunciati estremisti di sinistra. Il sindaco la smetta di fomentare odio, che si alimenta anche di illazioni e provocazioni che dovrebbero lasciare il posto alla sobrietà istituzionale. Veltroni avrebbe fatto meglio a esprimere solidarietà alla Fiamma Tricolore». Lo afferma in una nota il senatore Francesco Storace.
Pomponi: distinguere fra aggressori e aggrediti
ROMA (12 luglio) - «L'escalation di violenza neofascista di queste ultime settimane, ed in particolare il clima di tensione e di intimidazioni ormai non più tollerabile nel quartiere di Casal Bertone, impongono una netta distinzione tra chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti, perché chi come me questa notte è stato a piazza De Cristoforis non può avere dubbi su come sono andate le cose».
È quanto afferma l'assessore alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale, il Lavoro, Dante Pomponi. «Avevo già avuto modo nei giorni scorsi di esprimere, con una lettera indirizzata al vice capo di Gabinetto del sindaco, tutta la mia preoccupazione rispetto al Circolo Futurista di Casal Bertone, che ospita la sede di Fiamma Tricolore, una delle formazione politiche più dedite a pestaggi ed aggressioni e che ha tappezzato le strade del quartiere con manifesti di chiara ispirazione xenofoba e fascista. Tutti quelli che si ergono a paladini di questa formazione politica dovrebbero spiegarci: perché partecipare a una corsa podistica organizzata dalla parrocchia locale con maglie nere e slogan inneggianti al Duce e al Ventennio, come è accaduto proprio a Casal Bertone qualche settimana fa? Perché attaccare manifesti xenofobi davanti a una struttura dove vivono migranti e senza casa? Perché portare con sé spranghe e coltelli?»
«Mi pare - prosegue Pomponi - che non ci siano dubbi su chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti. D'altra parte, poiché la nostra Costituzione vieta qualsiasi apologia del fascismo, credo che la magistratura debba avviare un procedimento per valutare se esistono i presupposti perché quella sede venga chiusa»
Da "La Repubblica":http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/Roma-18:40/11189
CASAL BERTONE, SERRA: "ESTREMISTI DESTRA NON VOLEVANO AGGREDIRE"
"Giovani di estrema destra sono arrivati a un alterco con un extracomunitario. In quel momento una cinquantina di persone di estrema sinistra sono uscite dalla scuola occupata e hanno innescato una colluttazione. Gli esponenti di estrema destra erano di meno e non erano lì per aggredire nessuno. Lo si evince dal fatto che datisi alla fuga hanno abbandonato sul posto una macchina piena di manifesti". Così il prefetto di Roma, Achille Serra, ricostruisce al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, i fatti accaduti la scorsa notte a Casal Bertone. (omniroma.it)
(12 luglio 2007 ore 18:40)
Da "Carta":http://ww2.carta.org/notizieinmovimento/articles/art_12655.html
Assalto a Casal Bertone, i fatti e i prossimi appuntamenti
12 luglio 2007
E' terminata da poco la conferenza stampa organizzata a Roma nello stabile occupato dalle famiglie del Coordinamento di lotta per la casa e oggetto, questa notte, di un assalto di fascisti respinto dagli occupanti.
C'erano un centinaio di persone dei movimenti di lotta per la casa, della associazioni democratiche e antifasciste, dei centri sociali, dei comitati di quartiere di Casal Bertone e non solo. Presenti anche alcuni rappresentanti istituzionali: Massimiliano Smeriglio, deputato del Prc e segretario del partito a Roma, Antonio Medici, vicepresidente e assessore alla partecipazione del Municipio V (quello della scuola occupata), Nando Simeone, consigliere provinciale, Gianluca Peciola, assessore del Municipio XI, e diversi altri esponenti romani di Rifondazione, dei Comunisti italiani e dei Verdi.
Tre elementi sono stati sottolineati durante la conferenza stampa: il primo è che l'aggressione era organizzata e premeditata, ed è partita dal «circolo futurista» che ha aperto, in zona, a marzo. Sono passate già due settimane dal blitz neofascista al concerto della Banda Bassotti di Villa Ada, e per quell'episodio gli unici sotto processo (prima udienza a ottobre) sono quattro spettatori, quindi vittime dell'aggressione, sottoposti per di più all'obbligo della firma. Per il resto non c'è un'indagine in corso, un indagato, un fermo dell'area di estrema destra che ha organizzato l'assalto con tanto di bombe carta, armi da taglio, sassi e bastoni. Anche in questo caso gli unici cinque fermati sono di sinistra, bloccati mentre a bordo della loro macchina tentavano di raggiungere lo stabile occupato di via De Dominicis. I poliziotti hanno fermato i cinque scambiandoli, dato il «look», per skin-heads. Al momento del fermo gli agenti hanno detto ai fermati: «Ma che non siete più capaci di dare due botte alle zecche?».
Il secondo elemento che è che anche questo episodio, perfino più di quello di Villa Ada, è frutto della «gestione equidistante» della giunta Veltroni. Il «circolo futurista» da cui l'aggressione è partita è stato aperto, con il benestare del comune, lo scorso mese di marzo, nonostante le proteste dei cittadini e degli antifascisti del quartiere. Nelle scorse settimane il circolo è diventato ufficialmente una sezione della Fiamma tricolore.
Infine, alla conferenza stampa di oggi sono stati annunciati alcuni appuntamenti, a cui sono caldamente invitati a partecipare i democratici e gli antifascisti di tutta la città. Si comincia oggi pomeriggio alle 16 con un volantinaggio per le strade del quartiere; si prosegue domani alle 17, con l'assemblea cittadina nello stabile occupato di via De Dominicis 6; sabato 14 c'è il corteo per le strade di Casal Bertone; infine, il 19 luglio, c'è l'assemblea (indetta già dopo l'assalto di Villa Ada e ora confermata) delle forze politiche e dei movimenti sociali nella sede nazionale dell'Arci, in via dei Monti di Pietralata.
Da "AGSMedia":http://www.asgmedia.it/asg/page.asp?VisImg=S&Art=11795&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Dall'Italia
12/07/2007 - 14.06
Roma - Casal Bertone, Foschi (Ds): "Non cadere nella trappola dello scontro"
Lanciato un appello a tutte le forze democratiche e sociali
"Quanto accaduto la notte scorsa a Casal Bertone è l'ennesimo atto di violenza politica che si va ad aggiungere ai tanti, troppi episodi che negli ultimi tempi si stanno susseguendo in un escalation sempre piú pressante nella nostra città. È inevitabile, quindi, iniziare a pensare all'esistenza di un piano strategico di destabilizzazione voluto dalle forze di estrema destra: un vero e proprio piano per creare caos e insicurezza. Tutto questo sta destando allarme a Roma e si rimane stupiti dal fatto che tramite l' intelligence la magistratura non riesca a prevenire questo tipo di azioni, perseguendo, quindi, i mandanti e gli esecutori. Occorre piú energia, per comprendere a chi appartiene questa lunga mano che ha fatto scattare questo tipo di dinamiche. Lancio un appello a tutte le forze democratiche e sociali affinché non si cada nella trappola dello scontro perché sarebbe cosí raggiunto lo scopo per il quale siano stati progettati questi mini attentati, che vengono da lontano. Credo, infatti che siano stati probabilmente sottovalutati dei segnali che invece avrebbero dovuto ricevere maggiore attenzione: sin dalla campagna elettorale per le amministrative, i muri della città sono stati imbrattati dai partiti di estrema destra con manifesti a dir poco imbarazzanti inneggianti al fascismo, densi di contenuti razzisti e, anche recentemente, omofonici. Abbiamo addirittura visto girare camionette con persone urlanti slogan fascisti accompagnati da saluti romani. Oggi è arrivato il momento di dire basta alla sottovalutazione e allo sminuire di certe espressioni violente. Attendendo notizie in merito ai responsabili del recente episodio di Villa Ada, è necessario che le forze dell'ordine e la magistratura mettano in campo una strategia di prevenzione piú energica e mirata", è quanto dichiara in una nota alla stampa il consigliere regionale dell'Ulivo Enzo Foschi Foschi (red).
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