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DANNI AL CENTRO SOCIALE 28 MAGGIO
Durante lo scorso fine settimana il “Centro Sociale 28 Maggio 1974” di via Europa, che ospita anche il Coordinamento dei Circoli di Rifondazione Comunista della Franciacorta, e’ stato assalito da personalita’ ancora sconosciute che hanno rotto con spranghe metalliche la vetrata del portone d’ingresso e le vetrate laterali. I locali erano al momento chiusi in quanto, come tutti gli anni, i militanti si trovavano alla festa di Radio Onda D’Urto, allo stand che lo stesso Centro Sociale allestisce.
Il segretario locale del Prc Beppe Corioni, molto attivo all’interno del “28 Maggio”, individua immediatamente nella matrice politica il “movente” di tale azione: “Non è la prima volta che ignoti si scagliano contro la nostra struttura, sia con scritte che lanciando sassi dal cavalcavia sovrastante; in passato, massi ed oggetti rivolti contro di noi hanno colpito anche i locali attigui di proprietà di alcune associazioni o privati”.
Lo stesso Corioni nei giorni scorsi si e’ recato presso i carabinieri per sporgere denuncia dell’accaduto; gli esecutori materiali restano per ora ignoti (nei pressi del Centro Sociale non sono state rinvenute rivendicazioni), ma, unitamente alla denuncia, sono stati consegnati ai militari alcuni “deliranti volantini che il movimento neofascista Forza Nuova ha distribuito proprio sabato scorso a Brescia”.
I danni di questo weekend non costituiscono, a detta del segretario Prc, un episodio isolato. Si inseriscono in un percorso che comprende anche scritte con tanto di svastiche ed inneggiamenti ad una nuova strage di Piazza Loggia (da cui proprio prende il nome il Centro Sociale), commemorazioni della marcia su Roma come accaduto a Cologne nell’autunno scorso e lesioni a giornalisti e poliziotti durante una marcia antirazzista. Il tutto, se unito alle “delibere razziste di alcuni sindaci”, produce un clima giudicato “molto preoccupante”.
Corioni chiude il suo commento all’accaduto con un appello: “Chiediamo a partiti e singoli cittadini di impegnarsi in difesa dei diritti civili per impedire che, la prossima volta, a questi soliti ignoti non basti più solo infrangere alcune vetrate”.