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NAZISKIN: 7 PERQUISIZIONI NELLE MARCHE,MUNIZIONI E SVASTICHE
(ANSA) – ANCONA, 23 OTT – Munizioni, balestre, una mannaia, maglie e bandiere con svastiche e scritti inneggianti allo sterminio degli ebrei sono state sequestrate dalla Digos di Ancona e Pesaro nel corso di sette perquisizioni a carico di giovani di estrema destra, ‘naziskin’ non appartenenti a gruppi organizzati, condotte all’alba di oggi nelle due province. Si tratta di giovani, tutti maggiorenni, che gravitano attorno all’ultradestra, ma che secondo gli investigatori sarebbero ‘cani sciolti’, non affiliati ad alcun movimento. In casa di uno dei perquisiti, a Sassoferrato, sono stati sequestrati 45 proiettili cal.9X21, una balestra con frecce in acciaio, una mannaia da macellaio. Fra il materiale trovato nei vari alloggi anche manuali del Movimento Nazionalpopolare e simboli di Terza Posizione. Le perquisizioni si sono svolte anche a Senigallia, Castelcolonna e Fabriano. Maggiori
particolari sull’operazione verranno resi noti in una conferenza stampa della Digos distrettuale ad Ancona. (ANSA). (12:20)
NAZISKIN: PERQUISIZIONI; SI INDAGA SU AGGRESSIONI A NO GLOBAL
(ANSA) – ANCONA, 23 OTT – C’é anche Emanuele Pagnani, l’operaio di 24 anni di Sassoferrato già arrestato e ora sotto processo per l’aggressione del luglio scorso ad un militante del centro sociale ‘Oltrefrontiera’ a Pergola, ferito a coltellate durante una festa in piazza, fra i sette giovani naziskin perquisiti all’alba dalla Digos di Ancona e Pesaro. E non si esclude che qualcuno di loro, operai e camerieri fra i 25 e i 19 anni, già noti alle forze di polizia, possa essersi reso responsabile di altre aggressioni a simpatizzanti di centri sociali di sinistra, come il portavoce del ‘Mezzacanaja’ di Senigallia, Nicola Mancini, ferito a bottigliate il 6 ottobre scorso a Senigallia.
L’operazione, illustrata dal dirigente della Digos di Ancona Antonio
Nicolli e dal dirigente del Commissariato di Senigallia Filippo Materi
in una conferenza stampa, si è svolta stamani all’alba, con
perquisizioni scattate a Fano, Pesaro, Senigallia, Sassoferrato,
Castelcolonna e Fabriano. In casa di Pagnani gli agenti hanno trovato 45 proiettili cal. 9X21, una balestra da tiro con frecce in metallo (tutto materiale detenuto illegalmente), una piccola mannaia e una mitraglietta soft-air. Per lo skinhead, che teneva anche un diario zeppo di citazioni nazi-fasciste, è scattata una denuncia con l’accusa di detenzione abusiva di munizionamento. Ma è soprattutto il materiale ideologico recuperato in casa sua e nelle abitazioni degli altri perquisiti, per il quale potrebbero finire indagati in base alla legge ‘Mancino’, a preoccupare la procura di Ancona: una t-shirt nera con la scritta ‘I bianchi con i bianchi, i neri con neri, e gli ebrei? Dove erano ieri’, sovrastante la foto del cancello di un campo di sterminio (‘Arbeit macht freì), giubbotti neri con il logo di divisioni delle SS, di Terza Posizione o con slogan del Ku Kux Klan (‘White Power’) bandiere con svastiche e croci celtiche, maglie dell’Ira, gigantografie di Hitler e Mussolini, più qualche libro di indottrinamento. Il ‘Manuale del militante nazionalpopolare’ di Rutilio Sermonti (il movimento di ricostituzione del Partito Fascista è stato sciolto di recente), e testi
reperiti, sembra, attraverso il centro sociale di destra ‘Ezra Pound’ a Roma. Al vaglio degli investigatori c’é anche un dvd girato ad un raduno di ultradestra svoltosi nel 2005 a Imola. Uno dei neonazi aveva letteralmente tappezzato le porte del suo armadio della sua camera da letto con adesivi e poster a tema: è un tifoso della Vigor di Senigallia, già diffidato insieme ad un altro senigalliese, anch’egli fra i perquisiti, per alcuni incidenti nei dopo partita, e colpito ad aprile da un decreto di allontanamento per tre anni dagli stadi. Nessuno dei giovani sembra avere legami con Forza Nuova, o con altri movimenti organizzati: il livello culturale dei sette, tutti senza pc in casa, è stato descritto come “molto limitato”. L’inchiesta tuttavia, coordinata dalla procura di Ancona, prosegue, e l’invito della Digos ai ragazzi che dovessero essere rimasti vittime di aggressioni a sfondo politico finora non denunciate, magari per paura, è di rivolgersi alla polizia, per eventuali riconoscimenti fotografici.(ANSA). (14:25)