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Forza Nuova si inventa le ronde notturne per migliorare la sicurezza
PESCARA. Lo chiamano “servizio di sorveglianza urbana” ma sembrerebbero vere e proprie ronde di controllo del territorio, specie quello più a rischio. Lo scopo dovrebbe essere quello di «inibire» e di conseguenza aumentare la sicurezza. E’ offerto «senza costi per la comunità da Forza Nuova». Ricordano vagamente quelle leghiste che fecero scalpore qualche anno fa.
«Il crescente dilagare della delinquenza in città, le inascoltate richieste di sicurezza da parte dei pescaresi, il gravissimo problema della giustizia-fai-da-te ed il depauperamento logistico attuato nei confronti delle forze dell’ordine sono le ragioni per cui il movimento Forza Nuova Pescara promuoverà il “servizio di sorveglianza urbana (SSU)” avente per finalità funzioni di vigilanza, sostituendo alla parola “ronda” quella di “inibizione”».
Così spiegano il progetto il coordinatore regionale, Rinaldo Perri e il responsabile provinciale, Marco Forconi. L’idea è quella di porre rimedio a ritardi e manchevolezze della burocrazia-Stato.
Il servizio Forzanovista, precisa una nota è «assolutamente volontario e senza gravami finanziari per le casse Comunali».
Scopo del progetto sarà dunque la «collaborazione e non sovrapposizione nei confronti delle forze dell’ordine attraverso la segnalazione di eventuali episodi “ad evidenza illegale”».
Inoltre l’iniziativa dovrebbe avere per gli organizzatori un «effetto deterrenza con finalità di prevenzione di potenziali atti illegali o civilmente nocivi (borseggio, molestia, violenza etc.)».
Il “servizio di sorveglianza urbana” esordirà Sabato 10 Novembre; i “sorveglianti” saranno presenti durante l’ arco della sera e della notte nel centro di Pescara, per l’ esattezza nei pressi della stazione, di corso Umberto, piazza S.Caterina.
Per essere maggiormente riconoscibili, inoltre, tutti i componenti del SSU indosseranno una fascia tricolore ben visibile sul braccio.
Il servizio, per ora, è solo in via «estemporanea e del tutto sperimentale», ma è aperto a tutti i cittadini che «ancora nutrono un senso di appartenenza ad una comunità».
Secondo il movimento politico l’esigenza nascerebbe dal fatto che «alcune zone della città, come le golene nord e sud, il centro storico o la stazione centrale diventano troppo spesso, e soprattutto in corrispondenza delle ore notturne e del fine settimana, luogo di bivacco per clandestini e drogati, o teatro di atti di prepotenza da parte di alcuni bulli che rappresentano una minaccia non solo per i residenti e commercianti del luogo ma anche per l’immagine stessa della città, lesa da un lassismo e da un buonismo sinistroide».
Secondo gli esponenti la causa sarebbe riposta nella «giunta sinistroide che al posto della salvaguardia civica predilige la repressione “multarola” attraverso il corpo di Polizia Municipale».
08/11/2007 15.27
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