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da Repubblica – cronaca di Torino – 11 aprile 2005 – Raduno di nazifascisti a Condove a fine maggio
LUNEDÌ, 11 APRILE 2005 Pagina II – Torino
“Gemellaggio d´armi” tra ex combattenti Rsi di Torino e della divisione Waffen
Il ritorno delle Ss in Valsusa
Raduno di nazifascisti a Condove a fine maggio
La lettera d´invito si apre con un “Cari camerati” e una frase di Mussolini
MASSIMO NOVELLI
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A sessant´anni dalla liberazione dal nazifascismo e dalla fine della seconda guerra mondiale, le SS ritornano in Italia. Anzi: in verità proprio in Piemonte, per essere precisi in Valle di Susa. Non si tratta di un film oppure di uno scherzo di pessimo gusto, perché qui è tutto rigorosamente vero. Accadrà la sera del prossimo 27 maggio a Condove, dove, presso un ristorante del borgo valligiano, si terrà una «serata d´onore» per «l´eccezionale celebrazione del gemellaggio d´armi fra la sezione Ex combattenti RSI di Torino e l´Associazione Ex appartenenti alla gloriosa Divisione Waffen SS “Charlemagne”, ultimi difensori di Berlino. Saranno presenti i maggiori rappresentanti dei rispettivi reparti Italiani e Francesi». La notizia (come il brano che abbiamo citato testualmente) è contenuta nell´invito spedito in questi giorni da «R. S. I. Continuità Ideale – Movimento politico culturale – Federazione provinciale di Torino – sezione Ather Capelli», con sede a Torino in corso Giulio Cesare 23 bis e un indirizzo Internet.
La divisione «Charlemagne», che in effetti prese parte agli ultimi combattimenti a difesa del bunker di Hitler nella Berlino assediata dall´Armata Rossa nella primavera del 1945, fu una delle formazioni di volontari stranieri, in questo caso fascisti e nazisti francesi, che a partire dall´estate del 1941, in contemporanea con l´attacco all´Unione Sovietica e il dispiegamento della cosiddetta «Operazione Barbarossa», vennero inquadrate nelle unità combattenti delle SS, le «Waffen» per l´appunto, e nella Wehrmacht. «Posti agli ordini di militari tedeschi», ha scritto lo storico torinese Brunello Mantelli, i reparti di collaborazionisti «vennero estesamente impiegati nella repressione delle insorgenze partigiane, anche in Italia». Il Tribunale militare internazionale di Norimberga, che giudicò i criminali nazisti dopo il crollo del Terzo Reich, espresse così il suo giudizio sulle Waffen SS: «È provato che la fucilazione di prigionieri disarmati era pratica normale in alcune divisioni Waffen-SS, le quali sono anche colpevoli di assassinio in massa e di sevizie contro le popolazioni civili dei paesi invasi. Le divisioni Waffen-SS furono anche responsabili di molti massacri e atrocità nei paesi occupati, come i massacri di Oradour-sur-Glane e Lidice».
Per annunciare ai «cari camerati» quello che viene definito «un avvenimento storico internazionale di rapporti fraterni fra rappresentanti d´Arma oltre le frontiere delle Nazioni», oltre all´invito per la serata conviviale (al modico costo di 20 euro, tutto compreso), Gianmaria Guasti, che è il responsabile del movimento, ha diffuso pure una lettera che porta, come intestazione, una citazione di Benito Mussolini. Nella missiva si ricorda che «questa sezione ha portato a termine l´operazione di gemellaggio d´Onore con l´Associazione dei superstiti della valorosa Divisione Waffen-SS “Charlemagne”, ultimi difensori di Berlino dove i superstiti sono stati pochissimi ma dove, prima di cedere, hanno messo fuori combattimento oltre 200 carri armati sovietici attorno al bunker di Hitler». S´informa inoltre che la rimpatriata di repubblichini ed SS appartenenti alla «Charlemagne» avrà un corollario: «il mattino successivo sabato 28 alle ore 10.30, una visita commemorativa ai caduti della RSI presso il Cimitero Monumentale cittadino e successiva visita-aperitivo offerto dalla nostra Sezione presso la propria Sede».
La lettera dei nostalgici di Salò e del regime della svastica si chiude in un modo piuttosto significativo. Accanto al «caloroso abbraccio cameratesco», ecco «il saluto A NOI! – SIGH HEIL».