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CONTRO LA VIOLENZA.
Assente il sindaco Tosi, considerato ‘ospite non gradito’ e attaccato per aver marciato la settimana scorsa con il corteo dell’estrema destra
Centrosinistra in piazza ‘Qui per la democrazia’
Centinaia i manifestanti davanti a Palazzo Barbieri Molti politici, tante famiglie e al microfono solo ragazzi
E i militanti del Circolo Pink hanno steso un lungo nastro rosa attorno al Comune
Enrico Santi
Oggi siamo qui davanti a palazzo Barbieri, casa comune di tutti i veronesi, per difendere l’istituzione democratica piu’ vicina ai cittadini dal comportamento irresponsabile del sindaco Tosi che la settimana scorsa ha marciato alla testa di un minaccioso corteo della destra estrema. Cosi’, a nome degli organizzatori, una trentina di sigle, Giandomenico Allegri, coordinatore provinciale del Pd, ha dato il via, ieri, alla manifestazione in Bra ‘contro la violenza per la democrazia’. Tra i giardini e la scalinata del municipio si erano date appuntamento alcune centinaia di persone, mezzo migliaio secondo gli organizzatori. Fra loro anche l’ex sindaco Paolo Zanotto, i consiglieri comunali del centrosinistra, l’eurodeputata Donata Gottardi, Sergio Paronetto di Pax Christi, Carlo Melegari del Cestim, il preside Francesco Butturini, ma anche tanta gente comune. In piazza, mescolate, bandiere arcobaleno e bandiere rosse, tricolori e bandiere europee, vessilli dell’Ulivo e dei sindacati e una miriade di altre insegne. Il corteo della scorsa settimana era stato indetto dopo l’accoltellamento di un giovane di destra e la bomba carta contro il negozio di un dirigente della Fiamma tricolore.
Mentre i militanti del Circolo Pink fasciano con un nastro rosa il colonnato di palazzo Barbieri, la speaker fa sapere che i giudici del tribunale di Milano hanno condannato in primo grado nove imputati per manifestazioni usuali del disciolto partito fascista in relazione al corteo organizzato dalla Fiamma tricolore l’11 marzo 2006 a Milano. Fra costoro ce’ anche Piero Puschiavo, che sabato scorso aveva guidato il corteo veronese, condannato a otto mesi di reclusione e 300 euro di multa. Sfilare con gruppi come Fiamma tricolore, Forza nuova, Veneto front skinhead, si commenta dal palco, e’ un atto inaudito per un sindaco di una citta’ medaglia d’oro della Resistenza’. Allegri, a nome del Coordinamento per la democrazia, ricorda l’aggressione a tre giovani militari ‘colpevoli solo di essere dei meridionali’ avvenuta alcune ore dopo il corteo di sabato. Quando richiama ai valori della solidarieta’ e del dialogo, citando come esempio positivi il presidente della Provincia, Mosele e ‘altri politici del centrodestra’ che hanno detto che loro a quel corteo non avrebbero partecipato, parte un applauso.
Alla vigilia della manifestazione i promotori avevano invitato Tosi a non presentarsi in piazza perche’ sarebbe stata considerata una ‘provocazione’. A meno che, affermano, non avesse compiuto un atto di ‘rottura politica’. ‘Se fosse venuto ce ne saremmo andati noi’, taglia corto Fiorenzo Fasoli di Rifondazione comunista. Sul palco alcuni ragazzi si alternano nella lettura di articoli della Costituzione e in piazza arriva l’eco dell’azione degli ‘antagonisti’ che in piazza Indipendenza hanno segato le panchine ‘antibivacco’ appena installate. ‘Bravi’, li loda Fasoli, ‘alle provocazioni si risponde con azioni chiare e distinte’. Piazza Bra e’ presidiata dalle forze dell’ordine. Il nastro rosa di gay e lesbiche viene fatto togliere dalle colonne di palazzo Barbieri, ma non ci sono tensioni.
Sul palco non intervengono politici. Al microfono un ragazzo e una ragazza, che indossano a mo’ di foulard la bandiera italiana e la bandiera europea, leggono scritti di Gandhi, Marthin Luther King, Primo Levi e il preambolo della Dichiarazione universale dei diritti umani. Arriva anche un comunicato del sindacato veronese dei giornalisti che esprime apprezzamento per tutte le iniziative che richiamano l’attenzione sull’articolo 21 della Costituzione che riguarda i diritti dei cittadini ad essere correttamente informati.
La manifestazione si conclude al canto di Bella ciao.