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Fascismo sulla rete, compromesso il sito di www.nazirock.it
di Emanuele Gentili
Dopo la recente denuncia di Claudio Lazzaro, regista del documentario Nazirock, per la politica di oscurantismo e censura voluta dalla destra neofascista nei riguardi del suo documentario, qualcuno si è permesso di sferrare un attacco al server ospitante il sito ufficiale di presentazione del suo documentario.
Le minacce di assalto alle librerie pervenute a Feltrinelli, editore del libro e del video, non sono bastate, ora qualcuno osa andare oltre, addirittura permettendosi di utilizzare la rete internet, forse unico strumento veramente libero, democratico e di confronto che ci è rimasto.
La politica di repressione della destra neofascista così ancora una volta si va ad affermare, forse trasportata dall` entusiasmo per la vittoria alle ultime elezioni?
Proprio il 16 aprile, dalle ore 8,00 di mattina il server ospitante il sito di Nazirock viene tempestato da miliardi e miliardi di pacchetti virtuali, tecnica comunemente chiamata DOS che consiste nel colmare la connessione internet del server al fine di renderlo irraggiungibile. Una sorta di censura forzata virtuale.
Questa manovra mostra in maniera inequivocabile la volontà di oscurare la libera informazione anche con mezzi illegali e la assoluta incapacità di queste persone di sostenere un dialogo democratico.
Nell` esprimere questa indignante situazione, vi comunico che i testi che erano presenti sul sito www.nazirock.it,attualmente ancora sotto attacco e quindi irraggiungibile, sono ora temporaneamente consultabili su un blog temporaneo allestito all`indirizzo: http://nazirock.blogspot.com, Il DVD invece è acquistabile al seguente indirizzo: http://tinyurl.com/2yvzet.
Mi sento di chiedere a tutti coloro che hanno una piccolo spazio virtuale di pubblicare questo piccolo articolo, al fine di contrastare democraticamente la censura voluta da “qualcuno”, ampliando cosi` il raggio di informazione che qualche vigliacco non vorrebbe.
Sosteniamo tutti insieme Nazirock per non far vincere le forze antidemocratiche che usano la violenza e l’intimidazione per occultare il loro vero volto.