pubblicato il 3.10.08
Treviso, Gentilini sotto inchiesta per le frasi anti-Islam ·
Treviso, Gentilini sotto inchiesta per le frasi anti-Islam
La Procura apre un fascicolo nei confronti del vice-sindaco: «Istigazione all'odio razziale»
VENEZIA - Istigazione all'odio razziale: è questa l'ipotesi di reato per la quale la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo sul vice sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini. In particolare, i magistrati hanno puntato l'attenzione sulle frasi contro gli islamici pronunciate durante la festa della Lega Nord a Venezia, il 14 settembre scorso. Lo scrive la "Tribuna di Treviso". I vertici della Procura veneziana non hanno però voluto fare commenti alla notizia.
*L'EPISODIO* - Dal palco, lo «sceriffo» aveva tuonato «contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici», scagliandosi contro «i phone center, i cui avventori si mettono a mangiare in piena notte e poi pisciano sui muri: che vadano a pisciare nelle loro moschee». Gentilini se l'era poi presa con «i bambini che vanno a rubare agli anziani» e aveva dichiarato di non volere vedere «neri, marroni o grigi che insegnano ai nostri bambini». L'azione della magistratura non sembra comunque turbare l'esponente leghista: «Ho detto quelle cose - spiega all'Ansa - perché non voglio zingari che chiedano l'elemosina, clandestini che compiano atti illegali e, almeno per ora, moschee e centri islamici, perché questo è un problema nazionale». Gentilini afferma di aver solo riportato le lamentele
dei suoi concittadini e di voler continuare a battersi «per la disciplina, l'ordine e il rispetto delle regole».
da corriere.it
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