Giovedì 20 Novembre
ore 18.30 - Piazza Verdi: concentramento antifascista promosso dal Laboratori delle facoltà Ribelli bolognesi
ore 20.00 - proiezione di Nazirock in Piazza delle Mercanzie
Fonte:
Assemblea Antifascista Permanente
Bologna 20/11/08
Fermati compagni in zona universitaria che contestavano banchetto di azione giovani.
a pochi giorni dall'aggressione fascista avvenuta sotto le due torri...lo Stato chiarisce le sue posizioni.
8 volanti di celerini usate per
fermare una decina di compagni che avevano osato alzare la voce contro il banchetto di azione giovani presente in piazza verdi.
Sono stati tratti in stato di fermo 7 studenti: 6 di scienze politiche e 1 di lettere e filosofia. Attualmente si trovano in Questura a Bologna, mentre gli altri studenti hanno improvvisato un corteo
che è arrivato sotto la sede della Questura chiedendo l’immediato rilascio dei ragazzi. Per oggi pomeriggio è stata convocata d’urgenza un’Assemblea d’Ateneo.
Fonti: Indymedia EmiliaRomagna/Zic/GlobalProject [vedi i link nel testo]
Aggiornamento:
I ragazzi fermati in seguito al sit in di protesta nei confronti di Azione Universitaria, sono stati tutti rilasciati. In questo momento e' in corso un corteo spontaneo che sta muovendo alla volta della zona universitaria.
da
Zic
Questo è un comunicato politico e informativo sui fatti di Piazza Verdi
scritto e condiviso da persone che hanno partecipato alla contestazione di
Azione Giovani, e vogliono spiegare i loro motivi. La firma Informazione
Antifascista sta a denotare il nostro intento: di monitorare, svelare e
denunciare il neofascismo a Bologna.
La mattina del 20 novembre è stato contestato il banchetto di Azione
Giovani in piazza verdi, che diffondeva messaggi contro la mobilitazione
no-gelmini che negli ultimi mesi ha mobilitato milioni di persone in
questo paese, da parte di un gruppo di studentesse e di studenti di
diverse facoltà. Contemporaneamente al banchetto in piazza Verdi un gruppo
di fascisti riconducibili all’area naziskin volantinava sotto le due torri
all’imbocco di via Lo sdegno. Nel vedere bandiere con la fiamma
tricolore, che simboleggia la continuità con la Repubblica di Salò, in
una città medaglia d’oro alla resistenza, i presenti si sono sentiti di
contestare la presenza fascista nel cuore della zona universitaria e
chiedere lo smantellamento del banchetto. Questo è accaduto senza alcun
violenza fisica. Dopo pochi minuti è arrivata la polizia che ha
immediatamente fermato una decina di studenti che si stavano allontanando
da piazza verdi, prendendogli i documenti e minacciandoli fisicamente.
La volontà di questo comunicato non è semplicemente di offrire la versione
degli eventi di chi in quel momento c’era, ma anche di spiegare i motivi
precisi che hanno portato studentesse e studenti che si riconoscono nei
valori dell’ antifascismo a contestare Azione Giovani, movimento giovanile
di AN, un partito che da molte persone è visto come una forza che ha
apparentemente rotto tutti i legami che aveva con il fascismo. Questa
interpretazione la rifiutiamo nel suo complesso in quanto
indipendentemente da come si definisce e come si rapporta con il passato,
AN continua a incarnare lo spirito del fascismo nella sua proposta
politica, una proposta razzista, xenofoba, ed autoritaria.
Venerdì notte in Piazza delle Mercanzie due ragazzi hanno subito un
pestaggio da parte di una decina di naziskin, di cui uno ha riportato
gravi ferite. Galeazzo Bignami, consigliere comunale per AN-PDL a Bologna
ha subito dichiarato l’estraneità del suo partito all’ambito neo-nazista e
che in quello stesso partito “non esistono spazi” per quell’area. I FATTI
DIMOSTRANO IL CONTRARIO. Esiste a Bologna un gruppo, chiamato ASSOCIAZIONE
EDERA, il cui discorso politico si fonda sull’antisemitismo, il
negazionismo della Shoà, l’apologia (sul loro sito chiedono prosaicamente
di versare il 5 per mille a favore dell’Istituto storico della RSI) della
stessa Repubblica di Salò che Alleanza Nazionale ricorda sulla sua
bandiera. Alle loro iniziative è spesso presente un servizio d’ordine
naziskin, che allontana o impedisce ogni possibile dissenso, nonostante
tali conferenze vengano presentate come pubbliche. Abbiamo parlato di
questo gruppo per un motivo preciso: IL LORO PRESIDENTE E’ MICHELE
FRANCESCHELLI, CONSIGLIERE DI AN-PDL DEL QUARTIERE SAN VITALE. Il loro
Vice Presidente è Francesco Bevilacqua consigliere della Lega Nord al
Quartiere Navile, lui come Franceschelli con un passato nella destra
neo-fascista. Questi fatti sono la dimostrazione evidente della falsità
delle dichiarazioni di Bignami, della falsità dell’equazione Partito di
Governo uguale arco costituzionale e democraticità. Dentro AN è viva e
vegeta una cultura fascista senza ‘post’, che agisce parallelamente alla
pratica politica istituzionale che dice di aver abbandonato l’ideologia
dalla quale provengano. Questa realtà esiste in Azione Giovani quanto, se
non più, che nel partito alla quale fa riferimento. Da anni AG porta
avanti campagne revisioniste sulla strage di Bologna, cercando di spostare
la responsabilità di quel massacro lontano da quella destra radicale
armata che ha formato molti che adesso militano tra le fila del loro
partito.
Come abbiamo spiegato, la verità su Azione Giovani e Alleanza Nazionale
non è quella che gli stessi presentano al pubblico, ma è ben altra: è
quella di un partito che tollera e fa eleggere a cariche cittadine
soggetti che appartengono alla stessa area alla quale affermano di aver
negato agibilità. Gli stessi soggetti che usano queste cariche per
garantire sedi e agibilità a iniziative di stampo nazista. La loro
presenza in zona universitaria a meno di una settimana da un’aggressione
fascista brutale a pochi passi da piazza verdi, in contemporanea a un
altro volantinaggio fascista, lo stesso giorno di un corteo antifascista
per condannare l’aggressione ed esprimere solidarietà agli aggrediti, era
una provocazione chiara. Chi ha risposto alla provocazione contestando la
loro presenza l’ha fatto con la rabbia di chi non vuole più vedere
aggressioni notturni, non vuole veder più legittimato discorsi che
vogliono sputare sulla memoria di chi per questa repubblica democratica
antifascista hanno lottato rischiando la vita, molti perdendolo per
conquistare una libertà che non hanno mai potuto conoscere. Chi ha
risposto alla provocazione l’ha fatto per svelare un artificio che
trasforma complici in innocenti, e affermare che la libertà antifascista
non conosce l’ambivalenza di chi condanna la violenza squadrista mentre
contemporaneamente agevola chi per la quale quello squadrismo è prassi
quotidiana.
Esiste un sodalizio fascista che attraversa le facciate che sono
presentate alla cittadinanza.
Continueremo a denunciare, svelare e opporci a questa complicità.
Bologna è antifascista e lo rimarrà.
INFORMAZIONE ANTIFASCISTA
da
Indymedia EmiliaRomagna
manifestazioni antifa
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