pubblicato il 4.12.08
Yoni e gli altri: «Noi i nuovi Wiesenthal a caccia di nazisti web» ·
Yoni e gli altri: «Noi i nuovi Wiesenthal a caccia di nazisti web»
Sono i «Wiesenthal del Terzo millennio». Il loro raggio d'azione è il mondo virtuale, Danno la caccia ai nazisti che agiscono in internet. Operano da Israele e grazie a loro è possibile aggiornare la mappa dell'antisemitismo in rete. Yoni, ingegnere informatico, è uno dei cacciatori di nazisti sul web. Il suo, e quello dei suoi compagni di azione, è un monitoraggio costante, «un vero e proprio viaggio nell'orrore» in un mondo virtuale grondante di odio antisemita, imbevuto di pregiudizi della peggior specie, dedito alla propaganda delle tesi negazioniste tradotte in oltre 40 lingue. Come i «Protocolli dei Savi di Sion», un classico dell'antisemitismo. Sono in stretto contatto con il Centro Wiesenthal di Gerusalemme, ma mantengono la loro autonomia. L'antisemitismo corre su Internet. Ed è, racconta Yoni, un fenomeno in continua crescita. In quantità e in diffusione. Dall'Indonesia, all'Australia, dalla Russia all'Italia, passando per l'Egitto, le repubbliche baltiche dell'ex Urss la Polonia...: sono oltre tremila i siti censiti che propagandano tesi antisemite. A questi vanno aggiunti i filmati (calcolabili a centinaia) di esaltazione del Terzo Reich e di negazione della Shoah, scaricati su Youtube. La rete collega singoli e gruppi. Crea alleanze. Produce mobilitazione. Organizza aggressioni contro giovani ebrei. Incentiva la profanazione di cimiteri ebraici. In Europa. E non solo. «In molti casi - afferma David, un altro dei Wiesenthal informatici - l'antisemitismo classico si maschera dietro attacchi antisionisti. Ecco allora inneggiare al presidente iraniano Ahmadinejad e alla sua dichiarata volontà di cancellare Israele e il suo popolo dalla faccia della terra».
Oltre tremila siti antisemiti. Una rete della vergogna che accompagna la formazione di gruppi e movimenti dichiaratamente antisemiti: sono almeno 850 quelli censiti dal Centro Wiesenthal di Gerusalemme. Considerazioni, e cifre, che ritroviamo nel rapporto realizzato dal network Raxen su input dell'EUMC (Centro Europeo di Monitoraggio del Razzismo e della Xenofobia). Secondo gli esperti, a partire in particolare dal 2000, sul web ha preso piede una rete di comunicazione tra estrema destra e fondamentalismo islamico. Stando al rapporto, l'impatto di Internet nella veicolazione dell'antisemitismo è un impatto globale, per la natura stessa della rete, nè - rimarcano gli esperti - «può essere circoscritto in modo tale da adattarsi ad uno specifico periodo, in quanto il trasferimento worldwide dei dati è rapidissimo, il che comporta che gran parte delle informazioni sia accessibile soltanto per un arco limitato o che le homepage più importanti siano accessibili ora si ora no».
Negli oltre 3mila siti dedicati a contenuti antisemiti, a cui si legano chat room e forum al centro viene posta la negazione dell'Olocausto «come una componente dell'agitazione antisemita». «Gli estremisti di desta - si legge nel rapporto - hanno scoperto come condurre la loro guerra via Internet, come usare la "electronic warfare". Simili tattiche hanno indotto le autorità di alcuni Stati a mettere in guardia contro le derive terroristiche dello spettro dell'estrema destra. In più la potenziale violenza è coltivata dal peggior tipo di giochi elettronici, diventati arma politica vera e propria utilizzata abilmente dai neo-Nazi».
Gruppi online
ACCION RADICAL (Argentina) il gruppo ha diverse hit su YouTube. La peggiore ha per titolo «Nacional Socialismo» (In cui tra le altre cose, rivendica «...la piaga del sionismo si sta estendendo»).
ZURZIR (Brasile) Anche la band brasiliana, autrice di testi come «Sionismo nunca mas», «Grandeza Racial» e «88» (che nel gergo rappresenta l'heil Hitler, ripetuto più volte all'interno della canzone), ha un proprio seguito nel tubo.
WHITE RACER (Italia) Sembra una produzione casalinga, ovviamente italiana, che si distingue esclusivamente per i propri testi razzisti (stai lontano da me,tu non sei della mia razza» per citare il citabile). Anche questo si trova su YouTube.
ADL 122 (Italia) Gli «Anti decreto legge 122» (si riferisce a quello del 1993, «misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa») recitano «e ora fuori dalla mia città, dalla mia zona, dalla mia vita». La canzone si chiama «Fuori». Online su YouTube.
HOBBIT (Italia) Il gruppo vicino alle posizioni di Forza Nuova canta canzoni come «Via Rasella» («Vigliacco che nascondi quella carretta credi che questa morte sia corretta piccolo uomo travestito da netturbino quel giorno lo hai raccontato al tuo bambino», opera, in verità, dei salernitani «Menhir»), interpretazione personale della resistenza dei partigiani romani. Ovviamente anche questa è in rete su YouTube.
ZZA, 270B1S (Italia) Gli Zeta Zero Alfa e i 270 bis sono i maggiori gruppi dell'area. Nessuno dei loro testi inneggia apertamente al nazismo, ma i due frontman sono ben noti. Il leader del primo gruppo, Gianluca Iannone, è il capo dl Casa Pound autore della «passeggiata» a via Teulada dopo le immagini di «Chi l'ha visto?», il secondo è esponente del Partito della Libertà. Internet è piena delle loro produzioni.
Umberto Degiovannangeli udegiovannangeli@unita.it
data: 20/11/2008
Fonte: Unità
documentazione
r_internazionale
articolo precedente
articolo successivo