Giorgio Salvetti
A Bergamo, ritornano le cariche
Sembrava tutto finito bene. Il corteo spontaneo antifascista contro
l’apertura a Bergamo di un sede di Forza nuova si stava già sciogliendo,
quando all’improvviso sono partite violente cariche della polizia. Gli agenti sostengono di aver risposto al lancio di bottiglie da parte dei manifestanti, di aver perseguito un gruppetto bardato, denunciano agenti feriti e dicono di aver sequestrato anche un piccone. Ma di fatto sono state compiute cariche a freddo che hanno colpito tutto il corteo. I manifestanti sono scappati per le strade del centro ma sono stati inseguiti dagli agenti in tenuta antisommossa che hanno continuato a prenderli a manganellate. Cinquantanove antifascisti sono stati fermati e portati in questura e nella caserma dei carabinieri. Fuori dalla questura si sono riunite alcune decine di persone per conoscere la sorte dei loro compagni. Ma anche loro sono stati attaccati e presi a manganellate.
Ingiustificate.
Si è trattata di una giornata pessima segnata da una serie di azioni poliziesche violente che sanno di premeditazione comandata dall’alto. Mentre a Milano si teneva la manifestazione per Cox18 [
fotografie ].
La giornata a Bergamo è iniziata male quando, intorno alle 15,30, il boss di Forza Nuova, Roberto Fiore, ha inaugurato la sede del suo movimento neofascista in via Quarenghi, nella zona più multietnica della città, dove già sono stati commessi alcuni atti di razzismo. Da un paio d’anni è attiva a Bergamo una sezione di Forza Nuova i cui attivisti si fanno sentire spesso sui blog cittadini, che una volta erano appannaggio della sinistra.
Un migliaio di militanti antifascisti ieri pomeriggio si sono dati appuntamento proprio in via Quarenghi, a 70 metri dalla sede neofascista, da lì si sono mossi in corteo per le vie del centro facendo blocchi del traffico. Nulla di più. Sono stati lasciati anche sfilare 200 fasciti armati di caschi [
fotografie ] che hanno rotto la telecamera di una giornalista di Antenna 6. La manifestazione antifascista dopo due ore è riconfluita verso via Quarenghi dove si stava sciogliendo. I neofascisti, circa 400 persone, se n’erano andati, e anche alcuni militanti di sinistra avevano cominciato a lasciare la piazza, quando, a sorpresa, è partita una carica tra via
Paglia e via Paleocapa. Un blitz molto duro e prolungato. Gli agenti hanno seguito i manifestanti in fuga in mezzo al traffico, li hanno picchati, davanti ai negozi, colpendo a manganellate anche ragazzi già fermati e buttati a terra.
«Il corteo era finito da un’ora - racconta un manifestante - addirittura il questore, Dario Rotondi, si era congratulato con alcuni organizzatori per la gestione della piazza quando i poliziotti sono scattati. Gli prudevano le mani».
A Bergamo si terrano le elezioni comunali e provinciali, e una giornata gestita con il pugno duro dalla polizia contro manifestanti di sinistra con scontri per le strade, cade a pennello per la Lega del ministro degli Interni Bobo Maroni.
Le forze dell’ordine sostengono di aver agito contro un gruppo venuto da
fuori città, sarebbero stati loro a portare mazze e piccone. I fermati sono stati radunati in un cortile in questura. Sono probabili cinque arresti. Gli altri fermati verrano rilasciati nel corso della notte.
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/articolo/512/
Oggi, sabato 28 febbraio, a Bergamo la Questura ha dimostrato quali sono le direttive per la gestione dell’ordine pubblico e del dissenso: i fascisti di forza nuova sono stati fatti sfilare - nonostante non avessero neanche chiesto l’autorizzazione per un corteo - con tutto il loro armamentario da apologia del fascismo e caschi e spranghe bene in vista, mentre le forze dell’ordine hanno attaccato, con scene da mattanza cilena, in maniera deliberata e gratuita i manifestanti che si erano opposti all’apertura della sede di FN.
Alla fine della riuscita e determinata manifestazione antifascista il questore ha condotto una vera e propria “caccia all’uomo” verso i manifestanti che si stavano disperdendo, guidando la Celere verso atti brutali nei confronti di chiunque capitasse a tiro, giornalisti compresi: persone prese e sbattute a terra, tenute a terra ad anfibiate, picchiate.
Video e fotografie inchiodano le scelte scriteriate e autoritarie del questore Rotondi che ha dato precise indicazioni a celerini e carabinieri di rastrellare - a fine manifestazione - più manifestanti possibili.
Chiediamo le immediate dimissioni di un questore che si è dimostrato accondiscendente verso i naziskin e ha disposto il fermo di 60 manifestanti, facendo caricare anche chi fuori dalla questura chiedeva semplicemente informazioni sui fermati.
L’apertura di una sede di forza nuova è una vergogna per Bergamo, così come il comportamento della polizia oggi in piazza.
Contro il fascismo e i suoi “padrini” [in divisa o seduti in parlamento, tanti sono i legami fra FN Bergamo e Alleanza Nazionale] non un passo indietro.
Chiediamo l’immediata liberazione di tutt* i compagn* arrestati e pestati brutalmente dalla polizia.
Antifascisti/e bergamaschi/e
qui il video che ricostruisce la giornata:
http://www.vimeo.com/3415274
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