Informazione Antifascista 1923
Gennaio-Febbraio - a cura di Giacomo Matteotti ·

pubblicato il 10.09.09
Batteria Nomentana, scritte di Militia con insulti ad Alemanno ·

Batteria Nomentana, scritte di Militia con insulti ad Alemanno

Il sindaco inaugura il parco dei Martiri a Forte Bravetta:

ROMA (9 settembre) - Uno striscione lungo sei metri a firma "Militia" contenente ingiurie al sindaco Gianni Alemanno è stato appeso nella notte sotto il cavalcavia di Batteria Nomentana. A scoprirlo è stata una pattuglia dei carabinieri della Compagnia Roma Parioli. Nel testo, in cui si ricorda l'8 settembre, sono scritti insulti come: «Un porco per i compagni, un traditore per i fascisti. Alemanno lurido infame».

Alemanno: minoranze da isolare. «Ieri le scritte contro di me erano di sinistra, oggi provengono dall'estrema destra: sono opera di minoranze che non devono andare a inquinare la vita e il dibattito pubblico della nostra città»: così il sindaco Alemanno ha commentato le nuove scritte ingiuriose contro di lui che fanno seguito a quelle apparse ieri a Forte Bravetta con la firma di una stella a cinque punte. «Dobbiamo fare sì - ha detto Alemanno - che tutte le forze politiche acquisiscano quella consapevolezza per cui, isolando i violenti e gli intolleranti, si può costruire un grande confronto, una grande dialettica, anche aspra, ma che si ritrova sempre nel rispetto reciproco e dei valori della Nazione».

L'inaugurazione del Parco dei Martiri a Forte Bravetta. «Può essere anche un paradosso - ha detto Alemanno intervenendo all'inaugurazione del parco dei Martiri di Forte Bravetta - che tocchi ad un sindaco di destra, un sindaco che ha vissuto in tante realtà diverse e difficili del dopoguerra, lavorare per costruire una coscienza comune, ma questa è la sfida che oggi noi stiamo costruendo a Roma: fare in modo che i valori e la memoria divengano patrimonio condiviso di tutti gli italiani». Alemanno ha sottolineato l'esistenza di un «legame indissolubile tra i valori di libertà e democrazia e tra i valori di patria e nazione. Per costruire una coesistenza pacifica dei popoli non si devono cancellare le identità, ma sapere che c'è un'unità fondata sui valori. Roma può essere all'avanguardia di questo lavoro, deve e può essere d'esempio per tutta l'Italia: questo è il mio impegno da sindaco di Roma».