|
|
5 Maggio 2005
Cori antisemiti a partita allievi
indagano gli 007 della Figc
ROMA – L’Ufficio indagini della Federcalcio ha aperto un fascicolo per far luce sugli episodi di violenza che hanno portato alla sospensione, a 5’ dalla fine, di Maccabi-Pro Calcio Acilia, recupero del campionato allievi disputata sul campo romano dell’Ostiense tra ragazzi di una età massima di 17 anni.
I tifosi dell’Acilia hanno indirizzato cori antisemiti contro il Maccabi, rappresentativa ebraica, e, a 5’ dal termine, si è sviluppata una rissa in campo che ha costretto l’arbitro, sull’1-1, a sospendere l’incontro. Il fattaccio avrebbe avuto un seguito in viale Marconi: l’Acilia ha sporto denuncia contro alcuni tesserati del Maccabi per aggressione mentre i dirigenti di quest’ultima hanno chiesto alla federazione la radiazione dell’Acilia.
(6 maggio 2005)
===================================
Insulti e rissa: a Roma sospesa partita di calcio Insulti antisemiti contro la squadra ebrea Roma, presa di mira la formazione giovanile del «Maccabi». Il presidente: provocati fino alla rissa STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU’ LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA—«Che impressione vedere dei ragazzini di sedici, diciassette anni con gli occhi di fuori che urlano insulti antisemiti…». La voce di Roberto Di Porto, allenatore del «Maccabi», una squadra ebraica del campionato allievi di Roma, ha un velo di tristezza. Ma sul campo dell’Ostiense ieri pomeriggio, sul lungotevere Dante nel popolare quartiere Marconi della capitale, nel corso dell’incontro Maccabi-Pro Calcio Acilia, si è consumata una nuova pagina oscura di antisemitismo finché l’arbitro non ha deciso di interrompere la partita.
BRUTTI EBREI— Era già successo in autunno all’andata, si è ripetuto anche ieri pomeriggio nel match di ritorno di un campionato riservato a l l e a n n a t e 1988-1989. Frasi antisemite, pesanti ingiurie, infine la rissa violenta in campo tra un paio di giocatori per squadra subito sedata dai rispettivi team finché l’arbitro, a circa quindici minuti dalla fine, non è stato costretto a fischiare lo stop decretando la sospensione anticipata dell’incontro sull’1-1. «Urlavano “Brutti ebrei di m…”, indicavano il nostro striscione con la stella di David e poi vomitavano insulti tipo “Togliete quei simboli di m…”, racconta Di Porto.
IL PRECEDENTE — Protagonista in negativo di nuovo una squadra della periferia romana, la Pro Calcio Acilia, e nel suo mirino ancora una volta la squadra ebraica del Maccabi che come era già successo all’altra squadra ebraica romana, l’«Haganah», è stata colpita da un ordinario quanto feroce antisemitismo. All’andata, in autunno, i tifosi del Pro Calcio Acilia, quasi tutti più o meno coetanei dei giocatori in campo, avevano accolto la squadra ebraica inalberando vessilli con spade e croci celtiche oltre che con cori inneggianti al «duce».
LA RISSA — Ieri sul campo dell’Ostiense sono stati gli stessi giocatori dell’Acilia ad attaccare con frasi sprezzanti e ingiuriose i tifosi della squadra di casa raccolti dietro striscioni e bandiere in cui figurava l’immagine della stella di David. «Togliete quei simboli di m…», è stata la frase più gentile rivolta verso gli spalti. Le provocazioni si sono ripetute numerose finché non è maturata la reazione di un giovane giocatore del Maccabi e ne è scaturita una rissa tra alcuni giocatori che per fortuna è stata subito sedata.
LA REAZIONE — Secca e sdegnata la reazione dei dirigenti del Maccabi. «Avevo avvertito sia la Federcalcio che le forze di polizia che la partita era a rischio – ha spiegato il presidente della squadra, Vittorio Pavoncello -. Prima quelli della Pro Calcio Acilia ci hanno chiesto di togliere i nostri striscioni con i caratteri ebraici, poi sono passati agli insulti antisemiti di ogni genere. In campo i nostri ragazzi sono stati continuamente provocati fino a quando poi non è scoppiata la scintilla finale. Abbiamo inviato una protesta ufficiale alla Figc e alla Digos affinché questa società venga radiata».
Paolo Brogi
06 maggio 2005