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26.05.2010
Aggressione fascista a Palazzo Nuovo. Via i fascisti dalle università!
antifascismo
Finalmente è uscita fuori l'anima fascista che il FUAN ha provato a mascherare negli ultimi anni. Per chi mai avesse avuto qualche dubbio sulla natura di questo manipolo di giovani, l'aggressione (10 contro 2!) che e' avvenuta oggi ai danni di due studenti di palazzo nuovo, colpevoli di aver rifiutato i loro volantini, è la riprova della matrice fascista e squadrista di questi personaggi.
Dietro la parvenza legalitaria di questa organizzazione universitaria, legata alla destra di governo del PDL, si nasconde un coacervo di fascistelli nostalgici del ventennio e dei suoi strumenti squadristi, che vivono l'università non quotidianamente, ma solo ed esclusivamente in periodi pre-elettorali e sempre scortati dalle forze dell'ordine.
La gravità dell'evento di oggi è data anche dal comportamento dell'UDU (unione degli universitari) che si dichiara antifascista, ma che ha fatto da cavallo di Troia per l'ingresso del FUAN in Università. Infatti, pur di avere uno spazio all' interno di Palazzo Nuovo, l'UDU ha accettato la proposta dell'amministrazione che prevedeva la condivisione di tale spazio con i fascisti. Per questo li riteniamo, insieme alle autorità accademiche, corresponsabili dell'accaduto.
Venendo ai fatti: la mattina del 26 Maggio dieci fascisti sono entrati a Palazzo Nuovo, si sono recati in portineria per prendere le chiavi dell'ex-infermeria presentandosi come "personale della logistica" - espediente utilizzato dal direttore amministrativo di UniTo per concedere lo spazio al FUAN in maniera informale. Recuperato il materiale all'interno dello spazio, hanno iniziato a volantinare. ? bastato il rifiuto del volantino a scatenare l'inseguimento per l'atrio e l'aggressione ai danni di due studenti, di cui uno iscritto al primo anno.
Come studenti e studentesse antifascisti condanniamo questa vile aggressione da parte di chi si è sempre fatto scudo della polizia per difendersi dalla giusta indignazione degli studenti. Ma di sicuro non ci uniremo al solito coro di voci, quelle voci che ci raccontano la solita storia degli opposti estremismi, dello scontro di due gruppuscoli entrambi da condannare. Una tiritera che lasciamo alle autorità accademiche, che la usino anche stavolta per lavarsi le mani della faccenda! E la lasciamo anche ai giornalisti, sempre appagati da questa versione, che gli permette di fantasticare su un possibile ritorno degli anni di piombo.
La nostra versione anche oggi è diversa. ? la versione di chi si è sempre schierato all'università contro la presenza dei neofascisti, di chi ha sempre risposto con presidi spontanei ogni qual volta questi figuri si siano presentati all'interno della nostra università. Rivendichiamo di averli sempre cacciati dalle sedi dell'ateneo, anche se questo ci ha portati ad essere bastonati dalla celere e a subire processi e condanne.
Noi non abbiamo mai abbiamo aggredito qualcuno di loro mentre stava all'università come semplice studente. Nonostante la nostra presenza, come studenti dei collettivi all'interno dell'università, ci permetta di vedere di tanto in tanto questi loschi fascistelli sgattaiolare nell'atrio di Palazzo Nuovo a testa bassa, mai ci siamo avvalsi della nostra forza per aggredirli personalmente. Ci è sempre solo interessato il dato politico, il senso collettivo di appartenenza antifascista che si respira nella nostra università e che si è palesato anche nei movimenti di massa come quello dell'Onda.
E tutto questo rimane ben presente nella vita universitaria e nelle strade di Torino. A loro lasciamo solo l'effimera soddisfazione di aver aggredito in numero impari due studenti che comunque non si sono fatti intimidire. Pensiamo che non li ripaghi di anni di pernacchie, sputi e pizze in faccia, della frustrazione di essere isolati e noti alle cronache solo per i loro piagnistei contro gli studenti che non li accettano.
Detto questo ribadiamo la nostra solidarietà ai due ragazzi aggrediti e chiediamo alle autorità accademiche di revocare qualsiasi spazio al FUAN all'interno del nostro ateneo. In caso contrario li riterremo responsabili di qualunque episodio spiacevole possa generarsi dalla loro presenza.
Come studenti continueremo a portare avanti lo spirito antifascista con la memoria, ma anche con la pratica.
Studenti e studentesse antifascist*
dell'Università e del Politecnico di Torino
azioni_fasciste
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