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16 Maggio 2005
Prima le scritte e le svastiche sui monumenti della Resistenza, poi sotto casa dell’ex senatore e presidente dell’Anpi provinciale Silvano Bacicchi. Poi le incursioni a colpi di fucile ad aria compressa e di vernice spray contro le sedi di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani, e la manifestazione di solidarietà del Centrosinistra con le proteste che ne sono seguite. Il clima di tensione che si respira da qualche giorno anche in città sul fronte politico è sfociato l’altra sera in un pestaggio che ha visto protagonisti una mezza dozzina di attivisti di destra – due dei quali sarebbero minorenni – e una quindicina di no global provenienti da Monfalcone e dall’Isontino. Il bilancio sarebbe di quattro o cinque contusi tra i ragazzi di Azione Giovani, ricorsi alle cure dei sanitari del pronto soccorso e dimessi per ecchimosi e contusioni giudicate guaribili in pochi giorni. Il ferito più grave ne avrà per due settimane.
L’episodio, sul quale gli agenti del commissariato e la Digos stanno indagando su cui pende una denuncia di Azione Giovani, avrebbe avuto come antefatto un doppio volantinaggio svoltosi tra piazza della Repubblica e corso del Popolo: uno promosso dai partiti del Centrosinistra con seguito di esponenti dei Centri sociali contro le scritte e i raid con svastiche e scritte degli ultimi giorni, l’altro per iniziativa di Alleanza Nazionale legato ai temi della famiglia in chiave referendaria.
Attorno alle 19.30, a cose fatte senza che si fosse verificato alcun incidente, i gruppetti si sono dispersi. Alcuni ragazzi di Azione Giovani si sono diretti verso un bar e una gelateria di corso del Popolo. Sarebbe stato a questo punto che si sarebbero visti circondati dai no global, una quindicina pare. Secondo il consigliere regionale Adriano Ritossa «non ci sono stati preamboli agli spintoni e ai calci e pugni volati in direzione dei giovani di destra», trovatisi circondati e in netta inferiorità numerica. La zuffa sarebbe durata alcuni minuti. Poi gli «aggressori» si sarebbero volatilizzati e i ragazzi di Azione Giovani sono ricorsi alle cure dei sanitari del pronto soccorso di San Polo. Sul posto sono intervenute due volanti della polizia ma il tafferuglio si era già concluso.
Da parte di An, lo stesso Ritossa ha ribadito come «le azioni da parte dei no global vadano perseguite quando sono fuori dalla legalità». Secondo ambienti dei Centri sociali di Monfalcone, peraltro estranei alla zuffa, «questo è il risultato degli episodi verificatisi a cavallo del 25 Aprile. Con questi presupposti non è stata certo una buona idea quella di An e di Azione Giovani di organizzare un volantinaggio spalla a spalla con quello delle forze di sinistra che protestavano contro le scritte e i raid. Era evidente che potessero nascere frizioni». Al momento non pare che siano ancora scattate denunce da parte della polizia.