In molti hanno partecipato al presidio in via Guerrazzi angolo via S.Petronio Vecchio, conclusosi pochi minuti fa, e hanno assistito alla proiezione all??aperto di Fascisti su Marte: già mezz??ora prima dell??appuntamento le presenze superavano il centinaio. Sin dai primi interventi è stata ribadita la solidarietà agli attivisti per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio in relazione a un??aggressione fascista di due anni fa.
Lo schermo per la proiezione era teso in mezzo alla strada, di lato appesi diversi striscioni. Uno, giallo, recitava Fascisti? Su Marte, uno è stato apposto dal centro sociale Tpo, ce ne erano anche due già visti in numerose occasioni negli ultimi anni: Contro ogni fascismo, in bianco su sfondo nero (portato da un mini corteo di anarchici arrivato da via Santo Stefano), e Nazifascisti, deponete le armi o perirete in nero su sfondo rosso. La sede, come annunciato è rimasta chiusa.
Soddisfatti i promotori: «Il quartiere e l??intero tessuto metropolitano si sono opposti alla presenza dei fascisti». Con la consapevolezza, ovviamente, che la mobilitazione per la chiusura della sede di Casapound non finisce qui e che è necessario tenere alta la guardia.
Frattanto a pochi metri di distanza, in Piazzetta dei Servi, si è tenuto, tra cori e petardi, l??altro presidio, convocato anomimamente da «Antifasciste e antifascisti»
Fonte:
Zic
Dopo le mobilitazioni annunciate da studenti, precari, artisti, commercianti, movimenti, Casapound ha fatto sapere di aver rinunciato a fare una vera e propria inaugurazione delle nuova sede di via Guerrazzi, che dovrebbe corrispondere all??appartamento al civico 18, di proprietà di un nostalgico di destra, dove durante la campagna elettorale 2009 aveva sede La Destra.
Niente festa o aperitivo inaugurale, insomma: hanno avvisato i militanti di non venire in massa a Bologna e alla stampa ora parlano dell??appuntamento di domani nei termini di un ritrovo tra amici: «lasciamo perdere», ha detto il capetto dei neofascisti, «ma saremo lì tutto il giorno a sistemare le nostre cose».
Fonte:
Zic
Questa mattina è comparsa sulla rete una pagina Facebook a firma Casa Pound Bologna che invita all'inaugurazione di un nuovo spazio in città sabato 5 febbraio. Riteniamo sia inaccettabile l'apertura di una nuova sede di Casa Pound a Bologna.
Il titolo della serata parla chiaro: entra in squadra, scrivono.
Squadra di calcio? Di basket? Di Ping pong? Di caccia?!? La divisa tenderà al nero? Magari un nero moderno, elegante... Era così anche 90 anni fa.
Meglio non farli giocare, questi menano alla vigliacca, colpiscono i più deboli, truccano le partite, fan finta di giocare e invece vogliono solo romperti le ginocchia.
L'appuntamento è in via Guerrazzi, ma il numero civico non è specificato e questa segretezza fa pensare che siano loro i primi a non sentirsi benaccetti.
Niente di più vero!
Non possiamo lasciare nemmeno un centimetro di campo libero, ad una realtà politica che nasconde, dietro la facciata di avanguardia della nuova destra, la propria identità neo-fascista. Non possiamo permettere che possa acquisire legittimità di discorso e di azione all'interno dello spazio cittadino bolognese. Non siamo disposti a stare zitti mentre un'organizzazione come questa, che in più casi si è manifestata con violente azioni squadriste ai danni di migranti, gay, studenti e militanti di sinistra, possa liberamente propagandare l'esclusione come modo dello stare insieme, la gerarchia e il comando come mezzi per imporla, la violenza come ratio immanente al proprio fare politica.
Respingerli è condizione necessaria perchè si possa continuare a cercare di costruire una città libera.
Nessuna cittadinanza per vecchi e nuovi fascismi.
Studenti e studentesse, artisti, residenti e commercianti del quartiere S. Stefano
adesioni:
Associazione Concordanze
Wu Ming
Vag 61
Collettivo Utopia
Bartleby
Tabacchi al. t.a.r di simone vitalbo
Diana via rivani 91
Lavasecco Guerrazzi
Copysystem
Felsina2 Viaggi
Caffè Accademia
Libri e Co Fondazza
Igor Libreria
Nodo Sociale Antifascista di Bologna
Popolo Trasparente
XM24
mail a cui mandare le adesioni:
fascisti.sumarte@yahoo.it
news
r_emiliaromagna