pubblicato il 19.04.11
Torna libero Pierluigi Concutelli ·
Torna libero Pierluigi Concutelli
nel '76 uccise il giudice Occorsio
Il nipote del magistrato: "Gli avrei dato la pena di morte". L'ex terrorista, oggi 67enne, dal 2009 era agli arresti domiciliari dopo essere stato colpito da una grave ischemia cerebrale. Per l'omicidio del sostituto procuratore e di due neofascisti in carcere è stato condannato a tre ergastoli
Torna libero Pierluigi Concutelli nel '76 uccise il giudice Occorsio Pierluigi Concutelli
E' tornato libero Pierluigi Concutelli, il leader di Ordine Nuovo, che, il 10 luglio del 1976, uccise a Roma il sostituto procuratore Vittorio Occorsio, 'responsabile' di aver portato allo scioglimento il gruppo neofascista. Nei giorni scorsi a Concutelli, fra i protagonisti della stagione del terrorismo nero, è stata infatti riconosciuta la sospensione della pena per le gravi condizioni di salute. L'ex terrorista dal marzo 2009 era agli arresti domiciliari, che aveva ottenuto dopo essere stato colpito da una grave ischemia cerebrale.
Secondo il blog "Fascisteria" curato dal giornalista Ugo Maria Tassinari, Concutelli due anni fa "ha subito infatti un grave ictus che gli impedisce di parlare e di alimentarsi regolarmente", si legge nel blog. "Dopo il riconoscimento del beneficio da parte del giudice dell'esecuzione della pena, ha lasciato gli arresti domiciliari - era ospite del fratello a Portogruaro - ed è stato trasferito dagli amici che lo assisteranno in una casetta sul mare, sul litorale di Ostia, a Roma", si spiega nel blog di Tassinari.
Il nipote del magistrato. "Io a Concutelli gli avrei dato la pena di morte. E non parlo solo come nipote di Vittorio Occorsio ma perché l'Italia da oggi è un paese meno sicuro con lui in libertà". E' l'opinione di Vittorio Occorsio, nipote ventitreenne del giudice, del quale porta lo stesso nome. Il giovane ha saputo dal padre Eugenio la notizia della liberazione dell'assassino del nonno. "Sono incredulo e amareggiato", ha aggiunto il ragazzo.
La militanza. Romano, oggi sessantasettenne, Concutelli è stato fin da giovanissimo militante di gruppi giovanili di destra a Palermo fino a diventare, nei primi anni Settanta, uno dei capi di Ordine Nuovo.
Il 10 luglio del 1976 uccise a Roma il giudice Vittorio Occorsio: arrestato pochi mesi dopo, nella sua casa venne trovato un vero e proprio arsenale. In carcere a Novara, insieme a Mario Tuti, uccise, strangolandoli, altri due terroristi neri detenuti, Ermanno Buzzi e Carmine Palladino, implicati nelle inchieste sulle stragi di Bologna e di Brescia e considerati da Concutelli dei delatori. Per l'omicidio di Occorsio e dei due neofascisti è stato condannato tre volte all'ergastolo.
Nel giugno del 2000 ottenne la possibilità di uscire dal carcere durante il giorno per recarsi al lavoro. Il regime di semilibertà gli è stato revocato nell'ottobre dello scorso anno, dopo che fu trovato in possesso di una modesta quantità di hashish.
Durante gli ultimi mesi nei quali si è potuto allontanare dalla sua cella, Concutelli, autore anche del libro biografico "Io, l'uomo nero", ha partecipato anche ad una intervista televisiva a La7 durante la quale disse di non essersi pentito del suo passato neofascista, ma di provare rimorso per l'omicidio di Occorsio.
Da quando è mstato colpito dall'ischemika cerebrale, Concutelli è assistito da Emanuele Macchi, che fu uno dei capi dello spontaneismo armato. Pariolino, più volte arrestato, Macchi è stato condannato come uno dei capi del Mrp (Movimento rivoluzionario popolare), gruppo di estrema destra collegato a 'Costruiamo l'azione', che compì nel 1978 e nel 1979 attentati dinamitardi contro 'simboli del potere' a Roma: il Campidoglio, la Farnesina, il carcere di Regina Coeli.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/04/19/news/terrorismo-15128034/
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