Firenze, killer dà la caccia ai senegalesi 2 morti e 2 feriti, poi muore in sparatoria
Prima nel mercato di piazza Dalmazia poi in quello di San Lorenzo, vicino al Duomo. Le vittime sono ambulanti. Il killer, un pistoiese di 50 anni, Gianluca Casseri, è stato fotografato mentre fuggiva in macchina. Bloccato in un parcheggio, durante un conflitto a fuoco è rimasto ucciso. L'uomo era stato identificato nel corso di due manifestazioni di CasaPound
DI LUCA SERRANO' E MICHELE BOCCI
Firenze, killer dà la caccia ai senegalesi 2 morti e 2 feriti, poi muore in sparatoria
Due sparatorie nel giro di poche ore fra le bancarelle di due mercati a Firenze: il bilancio è tragico, due morti, tre feriti. A sparare la stessa mano, un uomo intorno ai 50 anni che ha dato la caccia ad alcuni cittadini senegalesi. I primi colpi di pistola sono stati sparati in mezzo alle bancarelle del mercato in piazza Dalmazia, a Firenze, nella zona nord della città, e poi a San Lorenzo, vicino al Duomo. Panico fra la gente, inseguimento fra i banchi pieni di mercanzie. Due cittadini senegalesi sono morti in piazza Dalmazia, altri due sono ricoverati all'ospedale di Careggi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. A sparare un uomo brizzolato, un pistoiese, Gianluca Casseri. Alcune persone hanno cercato di fermare il killer, uno l'ha seguito nella prima sparatoria scattando foto col cellulare anche mentre risaliva in macchina. E' stato sentito dagli investigatori. L'uomo che ha sparato era armato di una pistola 357 magnum. E' stato poi bloccato in un parcheggio sotterraneo a San Lorenzo. E' morto. Non è chiaro se si è ucciso o se è stato colpito. Dalle prime informazioni Casseri era iscritto a Casa Pound di Pistoia, l'associazione dell'estrema destra.
Rabbia e corteo degli immigrati: "Razzisti"
L'edicolante della piazza gli ha sbarrato la strada e lui l'ha minacciato puntandogli addosso la pistola: "Fossi in te ci penserei...". Così è riuscito a fuggire a bordo di un'auto chiara, probabilmente una Volkswagen.
Sul posto stanno arrivando i rappresentanti della comunità senegalese. Lacrime, abbracci, disperazione e sconcerto e anche scene di rabbia. In zona è arrivo anche l'assessore comunale Massimo Mattei.
I tre senegalesi erano venditori ambulanti che frequentavano abitualmente la zona. "Ho sentito dei colpi, ma pensavo fossero dei petardi, quando mi sono girato ho visto tre uomini a terra nel sangue" racconta uno dei commercianti del mercato. E un altro: "Qui ci sono spesso ragazzi senegalesi che vendono le solite mercanzie, non danno fastidio a nessuno e nessuno si aspettava".
Posti di blocco sull'Autostrada Firenze Mare. Si cerca il killer che fugge su un'auto bianca e che è armato.
(13 dicembre 2011)
Fonte:
RepubblicaFirenze
Chiudere Casapound, chiudere tutti i covi fascisti
(13 Dicembre 2011)
I fatti di oggi a Firenze non sono opera di un pazzo ma un atto di razzismo di matrice fascista. L'assassino è un noto militante di Casapound, organizzazione neofascista che da circa due anni ha aperto una sede a Firenze, famoso per i suoi deliri razzisti e xenofobi. Il movimento antifascista fiorentino è da anni che si batte per la chiusura di tutti i covi fascisti in città, covi da dove si diffondono idee fasciste e razziste.
La battaglia antifascista è costata cara al movimento, decine di perquisizioni, denunce ed arresti, per aver combattuto questa piaga che si stava diffondendo nella nostra città.
Ormai è troppo tardi per versare lacrime di coccodrillo, le istituzioni fiorentine sono complici di quanto è successo, sia per non aver impedito l'apertura delle sedi di Casaggi, Casapound, Forza Nuova, La fenice, ecc sia per averle protette in questi anni di mobilitazione. Esponenti della maggioranza di centrosinistra hanno anche partecipato più volte alle loro iniziative. Bisogna anche sfatare il tabù, ormai dilagato anche a sinistra e tra i sinceri democratici, che tutti hanno diritto di parola. Questi topi di fogna non hanno diritto di parola, a loro è stato tolto il 25 aprile del 1945 e non possiamo permettere che gli venga restituito.
Denunciamo anche il ruolo del PDL che oltre a proteggere questi topi di fogna li foraggia con soldi, aiuti istituzionali e sedi, li candida come indipendenti in vari comuni della Toscana (per esempio a Figline dove è stato eletto un consigliere di Casapound nelle liste del PDL) e cerca accordi per le prossime elezioni politiche.
I fatti di oggi ci dimostrano che la battaglia antifascista, sopratutto in un momento di grave crisi economica, è non solo attuale ma necessaria. Invitiamo tutti i militanti della sinistra fiorentina, i lavoratori, i giovani, gli studenti e sopratutto gli immigrati ad intraprendere una lotta per chiudere tutte le sedi fasciste.
Solidarietà alla comunità senegalese
Chiudere Casapound, Casaggi e tutti i covi fascisti
Antifascismo militante
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione Olga Valdambrini Firenze
Il killer dei senegalesi? Era a tutte le udienze del processo di Pistoia
Statene certi, ciò che è successo quest'oggi a Firenze sarà presto ricondotto da media, politici e questure all'atto di un folle. Così come era stato derubricato a atto di follia quello del naziattentatore norvegese Breivik. Lo ha già scritto Casa Pound in un suo comunicato e lo hanno già traghettato le varie trasmissioni di intrattenimento politico.
Ma quello che è successo oggi a Firenze, così come sabato scorso a Torino con l'incendio del campo rom, rappresenta un'Italia che cova i germi del fascismo e razzismo dentro di sè e mostra la pericolosità di soggetti e ideologie cresciute fino ad oggi col sostegno fattivo del partito che ha governato fino a poche settimane fa (il PdL che li ha foraggiati e fatti montare sul carro elettorale), con la tolleranza partecipativa del Pd e con gli intrighi con varie questure d'Italia. Senza considerare l'onda razzista e di paura che certi media e la Lega Nord hanno cavalcato negli ultimi 10 anni. Un'Italia dunque alla ricerca di un capro espiatorio di fronte alla crisi, all'impoverimento e all'incapacità di reagire e che spesso lo trova nel fantasma dello straniero che gli ruba il lavoro, gli stupra le donne e lo fa vivere nella paura. Basta leggere qualche forum filofascista sul web per rendersi conto delle erbacce che crescono in certi giardini. Ma i forum lasciano il tempo che trovano, i fatti che leggiamo ogni giorno, prontamente sminuiti dai media, sono realtà.
E noi ci sentiamo di dire questo perchè abbiamo sempre seguito le vicende di Casa Pound e conosciamo da vicino il contesto di Casa Pound Pistoia che Gianluca Casseri, l'omicida fascista, frequentava. Non solo frequentava, ma all'interno del sito di Casa Pound c'è anche una pagina a lui riservata che è stata prontamente cancellata oggi pomeriggio (http://www.ideodromocasapound.org/?author=17).Vedi foto.
E Casa Pound Pistoia (Circolo Agogè) non ha potuto fare a meno di riconoscere la frequentazione dei propri spazi da parte di Casseri, anche perchè era andato più volte proprio in quegli spazi a presentare il suo libro "Le chiavi del chaos".
Ma non finisce qui. Non appena uscite le foto del fascista killer in questione, a Livorno molti compagni lo hanno subito riconosciuto in quanto ha partecipato da uditore a quasi tutte le udienze del famoso processo di Pistoia ai danni di 7 compagni accusati ingiustamente di aver devastato il circolo di Casa Pound (Link: gli articoli che ripercorrono la vicenda). A quelle udienze di fascisti non se ne vedevano, eccetto che quando erano chiamati per testimoniare, mentre il Casseri era sempre lì, quasi fosse il delegato a seguire il processo da parte del circolo pistoiese.
Alla luce dei fatti di oggi, è con ancora più rabbia che analizziamo ciò che successe dopo quei fatti dell'11 ottobre 2009 a Pistoia: la superficialità colpevole con cui molte forze politiche, soprattutto di sinistra, espressero la loro solidarietà a Casa Pound ma sopratuttto i fitti legami che ci sono stati fra questura di Pistoia e fascisti sia prima che durante il processo.
I fatti di oggi a Firenze non sono quindi riconducibili alla sola follia, ma sono parte integrante di un sistema che tollera i fascisti, li foraggia, gli concede spazi e anche poltrone nelle istituzioni. Casa Pound è fra quelle organizzazioni che ha cercato di ripulirsi nella forma e nel linguaggio per essere accettabile e presentabile, ma appena si va più in profondità rispetto all'immagine che si vogliono creare (i fascisti del terzo millennio oltre la destra e oltre la sinistra...) rimangono i soliti fascisti di sempre.
Fonte:
senzasoste
azioni_fasciste
r_toscana