Tantissime le persone che oggi sono scese in piazza a manifestare per ricordare Mor Diop e Samb Modou, i due ragazzi senegalesi uccisi martedì scorso da Gianluca Casseri (leggi), in quella che sarà ricordata come la strage di Firenze. Nel capoluogo toscano, a partire dalle 15, ha preso il via il corteo anti-razzista al quale hanno partecipato oltre 12.000 cittadini di ogni etnia, sesso e classe sociale (leggi la cronaca e guarda il video di Firenze). Una lunga marcia silenziosa partita da piazza Dalmazia, luogo dove le due vittime son state raggiunte dai proiettili del Casseri, e conclusasi in piazza Santa Maria Novella.
In solidarietà con la comunità senegalese di Firenze anche a Napoli, Milano e Verona sono state organizzate manifestazioni anti-razziste.
Napoli, De Magitris: â??Non si tolleri il razzismoâ?. A Napoli il corteo è partito, in mattinata, da Piazza Garibaldi e vi ha preso parte anche il sindaco Luigi de Magistris â??Un paese democratico non può tollerare che formazioni che si ispirano al neonazismo possano operare indisturbate, di fatto fomentando i semi dellâ??odio e della violenza anche di stampo razzistaâ?, ha dichiarato facendo riferimento al movimento di Casa Pound, gruppo di estrema destra del quale era simpatizzante Gianluca Casseri. Per questo oggi ho voluto portare, in qualità di sindaco oltre che di cittadino, il mio saluto alla manifestazione indetta dalla comunità senegalese in Campania per ricordare le due vittime senegalesi e gli stranieri feriti durante lâ??agguato della settimana scorsa. Dal capoluogo toscano a Torino, le cronache recenti, purtroppo, ci segnalano la presenza di una xenofobia montante che la società e le istituzioni tutte hanno il dovere di contrastare. Sarebbe un segnale importante e giusto aprire un dibattito per arrivare allâ??approvazione rapida di una legge che garantisca la cittadinanza e il voto agli stranieri presenti in Italia. In quanto città democratica e antifascista, Napoli continuerà sempre ad avere come primo obiettivo quello di essere una città aperta a tutti e tutte, senza discriminazione di razza, sesso, credo, culturaâ?.
Milano, tensioni con le forze dellâ??ordine e manifestazioni contro la Lega Nord. Alcune centinaia di persone, composte in gran parte da immigrati, militanti dei centri sociali e dei partiti della sinistra radicale sono scese in piazza anche a Milano. Il corteo, partito alle 15 da piazzale Loreto si è concluso in Stazione centrale. Numerose le richieste di chiusura della sede cittadina di Casapound e le istanze di richiesta di permessi di soggiorno per tutti, con estensione del diritto di voto e la riforma della legge sulla cittadinanza. Tra le numerose bandiere e i cartelli esposti dai partecipanti, uno ritrae il leader leghista Umberto Bossi di fianco a una croce uncinata composta da una serie di fototessere dellâ??esponente del Carroccio Mario Borghezio. Il clima della manifestazione, inizialmente pacifico, è rapidamente mutato quando un gruppo di giovani, per lo più di origine centroafricana, ha preso la testa del serpentone formato da un migliaio di persone creando lunghi momenti di concitazione. Il servizio dâ??ordine del corteo ha faticato a riportare tutti alla calma, dato che il drappello più agitato, che ha gridato a lungo â??razzistiâ? e â??assassiniâ? verso agenti e carabinieri, avanzava irruente verso il cordone di testa delle forze dellâ??ordine.
Verona, Tosi: â??La nostra città esempio di accoglienzaâ?. La comunità senegalese ha organizzato un presidio in Piazza Bra al quale ha preso parte anche il sindaco Flavio Tosi che ha portato, a nome della città , la solidarietà per il tragico fatto di sangue di Firenze. â??Verona â?? ha detto Tosi â?? è una città dove vivono trentamila stranieri e ha sempre fatto dellâ??accoglienza un suo principio fondamentale. Bisogna lavorare per lâ??integrazioneâ?. Alla manifestazione hanno partecipato anche i giovani di CasaPound Verona, che hanno ribadito la loro vicinanza alla comunità senegalese.
Bologna â??Basta con il razzismo istituzionaleâ?. Questo il messaggio su alcuni cartelli sventolati in piazza Nettuno a Bologna, dove si è tenuto un presidio della comunità senegalese. Più di cento, tra stranieri e italiani, hanno preso parte alla manifestazione.
Fonte:
IlFattoQuotidiano
ROMA - Dolore e rabbia per quei due ragazzi uccisi in mezzo alla strada per il colore della pelle. E proprio da Firenze, dove la pistola dell'estremista di destra Gianluca Casseri ha spezzato due vite, è partita l'onda di solidarietà che ha portato in strada migliaia di persone al fianco della comunità senegalese e per dire no al razzismo. Cortei e presidi a Firenze, Torino, Milano, Verona, Bari, Genova, Napoli e Bologna. Con un unico filo rosso che ha legato la protesta alla richiesta di abrogare la legge Bossi-Fini, di dare più diritti - a partire dalla cittadinanza - agli immigrati che vivono e lavorano nel nostro Paese e di fissare pene più dure contro il razzismo.
Firenze. Ventimila persone in corteo. Un lungo serpentone che si è mosso da piazza Dalmazia, dove la pistola di Gianluca Casseri ha fatto fuoco. In testa le bandiere del Senegal e i familiari delle vittime, Mor Diop e Modou Samb. Molte persone indossavano una fascetta rossa in segno di lutto. E' stato un corteo pacifico e silenzioso come avevano chiesto gli organizzatori. "Non si può diffondere disprezzo come è stato fatto in questi anni. Chi lo ha seminato, vedendo tutte queste persone, dovrebbe vergognarsi" dice Il portavoce della comunità senegalese
fiorentina Pape Diaw - Al governo hiediamo leggi severe contro il razzismo e la discriminazione razziale". Tra la gente anche alcuni politici, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ("occorre chiedere alle istituzioni di fare la loro parte, reprimendo con severità fenomeni di terrorismo razzista"), il presidente della Puglia, Nichi Vendola ("cancelliamo la Bossi-Fini") e il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. "Noi senegalesi non abbiamo bisogno delle scuse di Casa Pound; loro, piuttosto, dovrebbero vergognarsi, e non solo di fronte a noi, ma davanti al mondo intero". Pape Diaw replica così agli esponenti di Casa Pound che stamani, a Bari, hanno detto di
Milano. Nel capoluogo lombardo alcune centinaia di persone sono scese in piazza. Un corteo, partito alle 15 da piazzale Loreto è diretto in stazione Centrale. In strada immigrati e militanti dei centri sociali e dei partiti della sinistra radicale. Dopo un inizio pacifico la manifestazione e' diventata più' tesa. Lungo il percorso un gruppo di giovani centrafricani ha preso la testa del corteo mettendo in difficolta' il servizio d'ordine costituito dai migranti. Dopo poco i manifestanti piu' agitati hanno cominciato a gridare "assassini, assassini" e "razzisti, razzisti" rivolgendosi al cordone di carabinieri e polizia in tenuta antisommmossa alla testa del corteo. Il clima della manifestazione e' migliorato con l'arrivo davanti alla Stazione Centrale.
Napoli. "Non era un pazzo ma un estremista razzista che militava in un'organizzazione di estrema destra come Casapound e che si è sentito incoraggiato dal clima che c'è nel paese". Omar, uno dei responsabili della comunità senegalese partenopea scandisce il suo j'accuse davanti a oltre 1500 persone che hanno partecipato ad una manifestazione che si è conclusa in piazza Plebiscito. Oggi, inoltre, una delegazione della comunità senegalese napoletana è stata ricevuta dal ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri.
Bologna. 'Basta con il razzismo istituzionale'. Questo il messaggio su alcuni cartelli sventolati in piazza Nettuno a Bologna, dove si è tenuto un presidio della comunità senegalese. Più di cento, tra stranieri e italiani, davanti all'ingresso di palazzo Re Enzo. "Noi - ha scandito Sene Basir, uno dei portavoce della comunità e tra gli organizzatori delle manifestazioni dei migranti del comitato 'Primo Marzo' - siamo italiani, non ci consideriamo cittadini di serie B". 'No alla legge Bossi-Fini' e 'No al reato di clandestinita, gli altri slogan. Un presidio si è svolto anche a Parma.
Torino 10. Nutrito il corteo di immigrati africani in via Po, organizzato dai centri sociali. Scarsa,però, la presenza dei cittadini torinesi. In piazza Carignano, invece, c'è un gazebo che sta promuovendo una raccolta firme per sostenere la proposta di legge per dare cittadinanza italiana ai figli di extracomunitari nati in italia. Sventolano le bandiere di sinistra critica e quelle dei radicali
Verona. Anche il sindaco di Verona, Flavio Tosi si è recato al presidio organizzato dalla comunità senegalese in Piazza Bra e ha portato a nome della città la solidarietà per il tragico fatto di sangue. "Verona - ha detto Tosi - è una città dove vivono trentamila stranieri e ha sempre fatto dell'accoglienza un suo principio fondamentale". "Bisogna lavorare per l'integrazione" ha poi sottolineato Tosi durante il suo intervento alla manifestazione, alla quale hanno partecipato anche i giovani di CasaPound Verona, che hanno ribadito la loro vicinanza alla comunità senegalese.
Genova. Duecento immigrati, gran parte senegalesi, nel pomeriggio hanno manifestato a Genova contro ogni forma di razzismo. Tra loro anche molti italiani ed extracomunitari di altre nazioni. Gli extracomunitari si sono dati appuntamento alle 15 alla Commenda di Prè, e da lì, con in testa gli striscioni e le bandiere del Senegal, hanno fatto partire un corteo.
Bari. Al corteo hanno partecipato più di mille persone ha sfilato per le vie della città . In prima fila il sindaco Emiliano e i rappresentanti delle comunità di migranti di Bari. Tanti gli italiani che si sono uniti ai nuovi cittadini per rivendicare diritti e dire no a ogni forma di razzismo
Fonte:
Repubblica.it
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