ASSEMBLEA PUBBLICA
venerdì 16 novembre ore 16,30
Facoltà di Lettere e Filosofia la Sapienza
Il prossimo 24 novembre i fascisti di CasaPound hanno annunciato una manifestazione nazionale a Roma: in nome della memoria di questa città e contro ogni forma vecchia o nuova di fascismo impediremo questa manifestazione.
I fascisti del terzo millennio dopo aver marciato a braccetto con Berlusconi e Alemanno, con la Lega e il Pdl, dopo aver votato e aver fatto votare la giunta Polverini e Gianni Alemanno, ricevendo in cambio finanziamenti e patrocini, favori e posti di lavoro, si riscoprono ??anticasta? e ??antisistema? convocando una manifestazione che vorrebbe essere ??di opposizione?. CasaPound prova a scimmiottare le piazze dei movimenti e degli studenti che in tutta Europa e non solo, si stanno mobilitando contro i sacrifici imposti dalla Bce e contro la dittatura della finanza.
Quella del 24 altro non è che una manifestazione di campagna elettorale di un partitino di estrema destra che prova a trovare un po?? di visibilità, nella difficoltà della crisi, per far passare le proprie parole d??ordine populiste e accaparrarsi così una fetta di potere.
Mentre i movimenti sociali, i precari e gli studenti nelle scuole e nelle università, si mobilitano contro le politiche d??austerity portate avanti dal Governo Monti, riempiono le strade occupano scuole e facoltà, i fascisti fanno il solito vecchio gioco provando a provocare chi lotta tutti i giorni alla luce del sole in maniera determinata e radicale.
??La Roma antifascista e antirazzista non permetterà ai fascisti di sfilare per Roma! ??
?? NOI SIAMO IL 99% VOI NON ARRIVATE ALL??1% ??
Fonte:
acrobax
Libertà di movimento per tutti gli antifascisti
Nell??attuale contesto di campagna elettorale sembra evidente che i neofascisti di Casapound, nel tentativo maldestro di ripulirsi l??immagine, riescano anche a legittimare il lavoro degli zelanti magistrati su quanto accaduto a marzo a Casal Bertone. Il comunicato stampa dei ??ribelli del terzo milennio?, pubblicato a seguito della comunicazione di conclusione delle indagini notificate in questi giorni a sei compagni antifascisti e nove esponenti di CasaPound Italia, ??appoggia? pienamente l??operato di magistratura e questura.
Non avevamo dubbi sulle collusioni che persistono tra questa organizzazione neofascista e gli apparati di polizia. Ma gli abitanti del quartiere di Casal Bertone conoscono bene i fatti, visto che il loro territorio negli ultimi anni è stato oggetto di tentativi poco riusciti di insediamento sociale e politico di un fantomatico Circolo Futurista. Ma quando non si hanno né contenuti né consenso sociale l??unico strumento rimane la provocazione. Ed è così che sono andati i fatti. Il 23 marzo 2012, nel primo pomeriggio a Casal Bertone un gruppo di neofascisti, provenienti dalla sede di Casapound in via Orti di Malabarba, tentava di assaltare lo spazio sociale Magazzini Popolari. Tale iniziativa oltre ad essere stata preventivamente organizzata, vista la presenza di caschi e bastoni, vedeva la copertura visibile dei carabinieri. Nonostante i numeri sfavorevoli i compagni presenti in quel momento nella sede dei Magazzini Popolari, prontamente allertati dai residenti del quartiere, sono riusciti a respingere il gruppo dei neofascisti. Poche ore dopo si riunisce un?? assemblea pubblica davanti ai Magazzini Popolari che decide di denunciare quanto avvenuto realizzando una manifestazione che ha attraversato il quartiere raccogliendo, durante il percorso, la solidarietà degli abitanti del quartiere, infastiditi dall??ennesima provocazione e dalla militarizzazione del territorio. Tutti a Casalbertone, infatti, conoscono il lavoro quotidiano dei Magazzini Popolari e della Rete sociale. La scelta degli antifascisti di muoversi in corteo è stata la necessaria risposta per denunciare lo squadrismo che ciclicamente torna a manifestarsi in città. E infatti di lì a poco, sottolineiamo in un pomeriggio infrasettimanale, una settantina di neonazisti si radunava in via Orti di Malabarba, a pochi metri dall??ingresso della locale caserma dei Carabinieri, con caschi, mazze e pietre ben visibili. Durante il percorso il corteo antifascista viene attaccato ed esercita una legittima resistenza per le strade del quartiere di Casal Bertone. Negli ultimi anni sono evidenti le contiguità politiche che legano esponenti dell??attuale amministrazione cittadina e della ex giunta regionale di Renata Polverini con attivisti di CasaPound. Basti pensare ai ruoli di responsabilità assegnati ai neofascisti ??impresentabili?nelle municipalizzate e nei servizi locali balzati agli onori della cronaca. Nel contesto di spending review e di taglio dei servizi socio-assistenziali il comune di Roma ha speso 12 milioni di euro per acquistare il palazzo di via Napoleone III in cui ??i ribelli? hanno la loro sede. La scelta di coinvolgerci in questa iniziativa repressiva, oltre a cercare di delegittimare attraverso la declinazione degli opposti estremismi il diritto di resistenza degli attivisti delle lotte sociali della città, diritto che rivendichiamo in pieno di fronte alla violenza squadrista che torna ad affacciarsi a Roma come ad Atene, Budapest e nelle altre capitali dell??Europa schiacciata tra crisi e misure di austerità, rimette al centro del dibattito la questione della restrizione dei margini di libertà: per gli attivisti come per l??intera società. Nella nuova fase del governo tecnico è sempre più difficile scendere in piazza senza incorrere in divieti, denunce, intimidazioni fisiche e giudiziarie: lo abbiamo sperimentato nelle piazze studentesche dello scorso 5 ottobre, lo vivono sulla loro pelle i centinaia di attivisti che ancora scontano dei provvedimenti cautelari per aver manifestato contro la macelleria sociale dell??austerity, lo hanno subito gli operai dell??Alcoa, costretti in una ??gabbia militare? ogni qualvolta vengono a Roma per reclamare un futuro. Ci sembra urgente riprendere in mano il tema della libertà di movimento e per questo proponiamo di incontrarci in assemblea cittadina il 30 Ottobre alle ore 18 presso i Magazzini Popolari Casalbertone via Orero 61. Sono invitate a partecipare tutte le reti, i collettivi e le soggettività antifasciste di Roma.
Magazzini Popolari Casalbertone, Loa Acrobax Project, Palestra Popolare Valerio Verbano, CSOA Spartaco, CSOA La Strada
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