Sessantotto anni dopo Piazzale Loreto "Mussolini è un'icona per molti italiani". Così scrive il Guardian, che ripercorre in un articolo del primo gennaio, firmato dal corrispondente da Roma, fenomeni e episodi che svelano come il duce sia diventato non solo un simbolo di riferimento "per i giovani neofascisti", ma quasi "un'icona mainstream". A fornire lo spunto per il pezzo, la diffusione nelle edicole capitoline di calendari dedicati a Mussolini. "Ne vendiamo più oggi che 10 anni fa - spiega al cronista Renato Circi, titolare dell'azienda tipografica romana Gamma 3000, che produce anche calendari di Padre Pio e Che Guevara - Non credevo fosse ancora un fenomeno, ma anche i giovani adesso li comprano".
Il quotidiano britannico passa in rassegna alcuni episodi del 2012: dall'"indifferenza" con cui l'opinione pubblica avrebbe reagito alla decisione del comune di Affile di costruire un sacrario in memoria di Rodolfo Graziani, "uno dei generali più assetati di sangue di Mussolini", con 127 mila euro di fondi pubblici, ai "raid contro i tagli in alcune scuole, al grido di "Viva il Duce"" che hanno visto protagonisti alcuni militanti del Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound. Ed è proprio Simone di Stefano, vicepresidente dell'associazione di estrema destra che lo ha candidato a governatore per il Lazio, a spiegare al cronista inglese: "I giovani che si avvicinano a CasaPound vedono già Mussolini come padre
della patria".
Fonte:
repubblica.roma
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