|
|
18 Giugno 2005
post da indy:
forza nuova_prende le sveglie da compagni e zingari
Ah Ah Ah
Resoconto della giornata:
i fascisti (circa 60) cercano di manifestare a centocelle…
come arrivano prendono subito una sonora sveglia da un gruppo di compagni che presidiava quella zona…
finita la prima baruffa i 60 imbecilli cercano di proseguire e vengono caricati immediatamente dai carabinieri che ovviamente hanno ricevuto l’ordine da Alleanza Nazionale (Pisanu) di chiudere la partita con quei 60 imbecilli, in modo da non avere più problemi a destra…
Dopo di che i fascisti scappano verso la casilina (direzione centro) in ordine sparso.
Si direggono verso parco De Santise si accucciano sotto alcune siepi per nascondersi, e qui trovano altri compagni che gli passano una sonora sveglia…
Qui arriva il bello…
alcune di queste merde scappando scavalcano il muro del campo nomadi…diverse signore del campo nomadi raccontano che alcuni di questi hanno chiesto aiuto agli abitanti del campo, i quali in un primo momento non avendo capito con chi avevano a che fare li hanno ascoltati, ma come arrivata la notizia che i fascisti stavano dentro il campo sono stati sbattuti fuori a calci nel culo…
Considerazioni finali: mi sembra chiara la volontà di Alleanza Nazionale di voler chiudere il discorso “Forza Nuova” ordinando alla polizia cariche a freddo; noi compagni abbiamo risposto bene presidiando i luoghi dove viviamo e abitiamo e bastonando queste merde quando si facevano vedere…
Vorrei dire a Forza Nuova che devono ringraziare i carabinieri, perchè se loro non ci fossero stati gli sarebbe andata molto peggio…voi eravate 60 (e non dite di no) e noi eravamo circa 700…state nelle vostre sedi, che come uscite prendete schiaffi…
«Noi eravamo incolonnati e tranquilli, quando quelli di estrema sinistra ci hanno tirato i mattoni…», è la versione di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. Diverso il racconto dei 12 carabinieri del Battaglione Lazio sorpresi in piazza delle Camelie: «Quelli di destra erano in 60, avevano i caschi e poi mazze e bandiere, volevano sfondare, ci hanno lanciato sassi e bottiglie». Sabato di guerriglia a Centocelle, manifestazione non autorizzata: 6 ragazzi di destra arrestati, sette carabinieri e un poliziotto all’ospedale. Fiore ora accusa: «Il questore di Roma è contro di noi. Ha chiare simpatie di sinistra». Il caso si fa politico.
——-
Centocelle, 7 militari e un poliziotto in ospedale. Roberto Fiore: «Siamo stati caricati, il questore ha simpatie di sinistra». Forza Nuova in piazza, scontri e feriti.
Già il 4 giugno scorso, a Centocelle, Forza Nuova avrebbe voluto manifestare. Ma quello era il giorno della liberazione di Roma dal nazifascismo e Centocelle è un quartiere di sinistra, che non dimentica e non ha dimenticato. Così, per evitare problemi di ordine pubblico, il presidio di Forza Nuova in piazza Cantalice non fu autorizzato. Ieri, il bis. Ma stavolta i ragazzi di destra volevano entrare comunque. «Racconterò quello che è successo davanti ai giudici, quelli di sinistra che stavano alle spalle dei carabinieri ci hanno tirato i sassi, quindi i carabinieri stessi ci hanno caricato pesantemente, io pure ho preso qualche manganellata – attacca Roberto Fiore – La verità è che il questore Marcello Fulvi sembra avere chiare simpatie di sinistra, proibisce a noi tutte le manifestazioni e chiude i centri sociali di destra. Un tempo, per i cortei non autorizzati, c’erano le denunce e basta. Ora invece si usa una mano durissima. Ma noi non abbandoneremo le piazze, continueremo anzi la nostra lotta in difesa della libertà dei cittadini».
Volevano manifestare a tutela del «made in Italy», quelli di Forza Nuova: contro l’invasione dei prodotti cinesi, contro lo sfruttamento degli operai e dei bambini con gli occhi a mandorla, contro le multinazionali che se ne approfittano selvaggiamente. Ma Centocelle da sempre è zona rossa e c’erano presìdi di giovani di sinistra un po’ dovunque: davanti al centro sociale Forte Prenestino, in via dei Glicini, in via Balzani, via della Primavera. Ma soprattutto c’erano più di cento, tra poliziotti e carabinieri, a sorvegliare dalle 8 del mattino tutte le possibili entrate del quartiere.
In piazza delle Camelie, alle 17.45, all’angolo tra via Casilina e via Tor de’ Schiavi, stavano schierati 12 carabinieri della II e III compagnia del Battaglione Lazio: «Ci siamo trovati davanti all’improvviso circa 60 ragazzi con i caschi integrali, armati di spranghe, bastoni, fumogeni, le bandiere tricolori con la fiamma e le croci celtiche – raccontano – ma noi non abbiamo indietreggiato, anzi li abbiamo respinti. Due di noi sono rimasti feriti. L’autoblindo porta i segni indiscutibili delle sassate. Dopo 5 minuti, però, sono arrivati i rinforzi. Altri carabinieri e poliziotti. E insieme li abbiamo messi in fuga per due chilometri su via Casilina fino al parco di via dei Gordiani».
Per venti minuti via Casilina è impazzita. Traffico fermo, un elicottero in cielo, il trenino della Roma-Pantano bloccato, c’è chi diceva che i ragazzi avessero utilizzato proprio la ferrovia per eludere i controlli fitti delle forze dell’ordine e raggiungere così il luogo previsto per lo sfondamento. Di sicuro, i sassi lanciati erano stati raccolti lungo la strada ferrata. I manifestanti alla fine si sono dispersi, una voce allarmata li dava diretti verso il campo nomadi di via dei Gordiani, per un possibile raid. Voce infondata, fortunatamente.