A un anno e tre giorni di distanza a Cagliari si ripete la manifestazione in ricordo della Rsi. Saltato l'appuntamento per il giorno della Liberazione, la manifestazione è stata comunque autorizzata. Tra le proteste dell'Anpi(associazione nazionale dei partigiani italiani) e del Coordinamento Antifascista. Quest'ultimo nel pomeriggio è sceso in piazza dietro lo striscione "nessuno spazio al fascismo": chiaro l'intento delle circa ottanta persone presenti di impedire la manifestazione in corso davanti al Monumento ai Caduti. Qui alle 17 si contavano una trentina di militanti: bandiere tricolore alla mano e uno striscione, il solito, "Onore ai caduti della Rsi". A dividere i due schieramenti un cordone di forze dell'ordine in tenuta antisommossa, mezzi blindati e agenti in borghese tra via Logudoro e via Carbonia. Sbarramenti e pattuglie anche in piazza Gramsci, via Farina e via Grazia Deledda.
La celebrazione è cominciata intorno alle 18, dopo un rimbalzo di cori "rossi" e "neri" da una parte all'altra della strada. Non è stato però il solito "ricordo", le autorizzazioni questa volta davano precisi limiti ai repubblichini: non era permessa infatti l'esposizione della scritta "Rsi" e di un simbolo, quello dell'aquila, stampati sullo striscione. Entrambi inizialmente erano stati oscurati da una bandiera dell'Italia che poi è stata levata. Immediata la richiesta di documenti e l'identificazione da parte degli agenti. In via Sonnino è arrivato anche il questore Massimo Bontempi, visibilmente contrariato per quello che stava accadendo. Alla Questura non devono essere piaciuti nemmeno alcuni cori come "Camicia nera trionferà", "Boia chi molla", "me ne frego" di mussoliniana memoria.
Poi la cerimonia, finita intorno alle 18.20 tra i fischi degli antifascisti che hanno dato vita a un corteo non autorizzato: prima si sono spostati da via Logudoro a via San Lucifero dove sono stati intercettati dalla polizia, di conseguenza hanno fatto dietrofront per dirigersi in via Grazia Deledda ma qui ad attenderli ci sono i caschi blu dei carabinieri. Così decidono di virare e attraversano via Satta: qui dalle retrovie del corteo il lancio di alcune uova all'indirizzo di due agenti in borghese mentre un manifestante, vestito di nero e incappucciato, sul muro del civico 15 con lo spray lascia scritto "Antifa" e una "A" anarchica. Poi l'arrivo in piazza Garibaldi ma qui il blocco della polizia dice no: manifestanti e agenti sono faccia a faccia, qualche spinta ma tutto si risolve nel giro di pochi minuti.
Fonte:
sardegnaoggi
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