La prima pagina dell??International Herald Tribune del 21 giugno 2013.
Cécile Kyenge è la prima ministra nera della storia d??Italia, quando ha accettato l??incarico da ministra dell??integrazione del governo di Enrico Letta sapeva che si sarebbe scontrata con molti pregiudizi e avrebbe aperto la strada, ma forse non immaginava che l??impresa sarebbe stata così dura. ??Kyenge non poteva immaginare l??ondata di razzismo e di insulti che avrebbero accompagnato le sue prime sette settimane a lavoro?, scrive Elisabetta Povoledo nell??articolo di copertina dell??International Herald Tribune, la versione internazionale del New York Times.
Pregiudizi. L??ultimo episodio di razzismo che la riguarda le è stato rivolto da una consigliera della Lega nord di Padova, Dolores Valandro, che su Facebook ha scritto: ??Nessuno che stupri la Kyenge??. Valandro è stata espulsa dal suo partito. ??La ministra Kyenge che ha origini congolesi, ma si è trasferita in Italia per studiare a 19 anni, e si definisce congolese e italiana, ha scelto di non rispondere direttamente a tutti gli insulti e alle provocazioni di cui è stata vittima, tra cui anche minacce di morte. Per Kyenge è la popolazione, i cittadini che la sostengono, e sono molti, che devono reagire a questo tipo di attacchi che rappresentano una minaccia per l??intera società?, racconta l??Herald Tribune.
Crisi e razzismo. Molti dei comportamenti razzisti di cui è stata vittima Cécile Kyenge provengono da gruppi di estrema destra come Forza Nuova, ma secondo l??Herald Tribune alcune forme di razzismo sono molto radicate nella società italiana. Nel 2011 gli immigrati rappresentano il 7,5 per cento della popolazione, più del doppio della percentuale di dieci anni fa. Questo fenomeno relativamente nuovo per l??Italia combinato con gli effetti della crisi economica ha provocato molti episodi di intolleranza in cui gli immigrati vengono trattati come capri espiatori, nel clima di scontento e di mancanza di prospettive.
Cittadinanza. La ministra Kyenge ha suscitato molte polemiche con la sua proposta di riformare la legge sulla cittadinanza e di concederla ai figli degli immigrati nati in Italia. ??Per la legge italiana è più facile che il nipote di emigrati italiani, residente in altri paesi del mondo, ottenga la cittadinanza, che riesca a farlo un bambino nato e cresciuto in Italia, figlio di immigrati?, scrive il quotidiano.
Fonte:
internazionale.it
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