pubblicato il 27.11.13
Varese Uno squadrista naziskin assassino del padre a far da “modello” per la comunità militante dei dodici raggi ·
La storia di Luigi Celeste
Redazione - Osservatorio democratico Varese - 25/11/2013
La Comunità militante dei dodici raggi, tramite la propria pagina di facebook, ha pubblicato le foto delle nuove magliette in vendita nella sede di Caidate. A far da modello un naziskin con la scritta 'Vendetta' tatuata sulla gola. Un tatuaggio non nuovo, passato alla notorietà qualche anno fa quando chi lo esibiva finì, al momento del suo arresto, con la propria foto sui giornali. Stiamo parlando di Luigi Celeste milanese di Lorenteggio, un passato tra risse e aggressioni, tra le altre a Bergamo il 1° agosto 2004 (tre accoltellati), il 7 agosto a Milano sui Navigli (sei feriti da arma da taglio), e ancora il 9 aprile 2005 a Milano in Porta Ticinese contro un gruppo di punk.
La sua corsa finì il 20 febbraio 2008, un mercoledì sera, quando, dopo un anno e quattro mesi di detenzione, al culmine di una violenta lite, uccise il padre di 51 anni, scaricandogli addosso un intero caricatore di una Beretta 7.65 pistola, sette colpi. In Appello ebbe nove anni definitivi.
Eccolo ora, a 28 anni, conquistata la libertà, a far da modello. A commentare le foto, su facebook, Fabio Carlini, già condannato con Alessandro Limido, il capo dei Dodici raggi, per associazione a delinquere finalizzata alla discriminazione razziale, etnica e religiosa.
http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3422&Class_ID=1004
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