pubblicato il 26.03.14
La galassia nera alla conquista dellâ??Ue ·
26/03/2014 06:08
EUROSCETTICI
In campo CasaPound, Fronte nazionale, Forza Nuova e Movimento sociale. E negli altri paesi aumentano i consensi per i gruppi nazionalisti e xenofobi
Una galassia. Gli euroscettici crescono e occupano spazi. Spaventano lâ??Europa nei sondaggi (per ora): i popolari e i socialisti. Ma presto sbarcheranno in forze a Bruxelles. Il prossimo parlamento dellâ??Ue sarĂ il piĂč critico di semrpe nei confronti dellâ??Unione. Lâ??onda riguarda tutta Europa, anche quei Paesi che sono stati meno penalizzati in questi anni dalle politiche dellâ??austerity. Ovviamente il vento soffia piĂč forte in Grecia, dove Alba Dorata non indietreggia di un millimetro. Tanto che la stessa Marine Le Pen (anche lei considerata «estremista») ne ha preso le distanze molto nettamente.
In Belgio «Interesse Fiammingo» vorrebbe lâ??indipendenza delle Fiandre e lâ??uscita dallâ??Ue, in Austria câ??Ăš «Team Stronach», un partito fondato due anni fa dallâ??uomo dâ??affari Frank Stronach, che ha lâ??obiettivo di ritornare allo scellino. Spazio in Germania, oltre che ai giovanissimi Piraten, al movimento del professore di Economia allâ??universitĂ di Amburgo, Bernd Lucke. Si chiama «Alternative fĂŒr Deutschland» e vuole seppellire lâ??euro e riprendere il marco (ha avuto quasi il 5% alle ultime elezioni tedesche). In Inghilterra United Kingdom Indipendence Party di Nigel Farage, che ha giĂ tredici parlamentari a Bruxelles, vuole uscire dalla Ue, in Olanda cresce il Partij voor de Vrijheid di Geert Wilders. NovitĂ anche in Finlandia, uno dei pochi paesi ad aver tenuto la tripla A delle agenzie di rating. A Helsinki conquista ancora consensi il movimento nazionalista «Veri Finlandesi» di Timo Soini, che alle ultime elezioni politiche, nel 2011, ha avuto il 19%. In Ungheria fa discutere lâ??estrema destra Jobbik, guidata da Gabor Vona, che alle Politiche di quattro anni fa ha raggiunto quasi il 17 cento. In Svezia non sâ??arrendono i Pirati.
Qualcosa si muove anche in Italia, al di lĂ del MoVimento 5 Stelle, della Lega e di Fratelli dâ??Italia. Fronte Nazionale, Movimento Sociale-Fiamma Tricolore, CasaPound e Forza Nuova non stanno a guardare.
Sorridono quando gli chiedi del successo della Le Pen in Francia. Gli fa piacere, ovviamente. Ma subito dopo tornano al loro piano per lâ??Europa. O, sarebbe meglio dire, per cancellare lâ??Europa. Per tornare a unâ??Italia che sia in grado di autodeterminare il suo futuro. Ma nella galassia «nera» le posizioni sono differenti.
CasaPound sta raccogliendo le firme per presentarsi alle elezioni europee del 25 maggio. Unâ??impresa, spiega il vicepresidente Simone Di Stefano: «Si tratta di 150mila con un minimo di 3mila firme per ogni regione. Stiamo faticando parecchio per trovarle in Valle dâ??Aosta». In ogni caso il programma Ăš chiaro e sintetizzabile in poche parole: «Fuori dallâ??Europa e fuori dallâ??euro». Insomma, spiega Di Stefano, «lâ??Italia deve tornare ad essere una nazione sovrana, come Giappone, Russia o i paesi del Sud America. Lâ??Unione europea costruita sullâ??asse franco-tedesco non ha piĂč senso e la stessa Francia, con lâ??avanzata del Front National della Le Pen, la sta mettendo in discussione». Di Stefano tratteggia la creazione di un polo euroscettico. Risponderebbe «sÏ» allâ??appello lanciato dalla Le Pen. Ma attenzione a correre: «Lei vuole tenere fuori Alba Dorata, noi no». Non se ne parla proprio: «Conosco i ragazzi di Alba Dorata, tenteremo di fare un gruppo con loro a Bruxelles. Entreremo in quel Parlamento soltanto per annullarlo e ricostruire una confederazione di Stati sovrani, comâ??era la ComunitĂ europea». Anche Grillo ha detto piĂč volte la stessa cosa: bisogna tornare alla ComunitĂ europea. «BĂš, ha detto tante cose che avevamo sostenuto noi» dice Di Stefano.
Ă? una battaglia diversa quella di Adriano Tilgher, leader del Fronte Nazionale. «Lo sto ricostruendo - spiega subito - A proposito, il 10 e 11 maggio organizzerĂČ un convengo per la sovranitĂ alimentare, una delle cause dei prossimi conflitti visto lâ??uso degli Ogm». Gli sta piĂč a cuore questo che la sovranitĂ monetaria, «di cui, ormai, ne parlano tutti, anche a sproposito». Tilgher mette i puntini sulle «i» e non risparmia una stoccata a Giorgia Meloni e company: «Adesso sono tutti euroscettici anche se hanno votato a favore del Fiscal compact, come i Fratellini dâ??Italia», ironizza. Invece «dovrĂ nascere un movimento dal basso». Per il resto Tilgher ha unâ??idea chiara dellâ??Europa: «Non esiste. Va creata. Non câ??Ăš un vero presidente dellâ??Ue o dei ministri ma soltanto una casta di burocrati. La nostra idea Ăš quella di dare avvio alla doppia circolazione, con la lira che valga un euro». Tilgher ci crede: «Serve unâ??Europa politica in cui le nazioni deleghino a un ente superiore, eletto dai cittadini, alcune funzioni, come la difesa, la politica dei trasporti e qualche scelta fiscale». Qualcosa la condivide con il MoVimento 5 Stelle: «Sono la vera opposizione, prima di loro centrodestra e centrosinistra erano dâ??accordo e si facevano opposizione in modo fittizio». Qualche dissapore con gli altri gruppi câ??Ăš: «Forza Nuova e CasaPound sono movimenti di estrema destra, il Fronte Nazionale, invece, Ăš di tutti gli italiani che combattono il liberismo. Le nostre porte sono aperte a tutti». Se ne sta accorgendo una bella fetta dâ??Europa.
http://www.iltempo.it/politica/2014/03/26/la-galassia-nera-alla-conquista-dell-ue-1.1233685
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