Più di 40 persone sono state uccise e circa 200 sono rimaste ferite nei tragici scontri tra manifestanti di estrema destra a Odessa il 2 maggio: ultras e gruppi di autodifesa di Euromaidan da una parte; stalinisti, forze paramilitari filorusse e polizia locale dall'altra.
Tutto è nato da una folla inferocita - tra cui uomini con il "nastro di San Giorgio" e fasce rosse al braccio (le stesse che sono state viste al braccio di alcuni ufficiali di polizia) - che, brandendo mazze e armi da fuoco, si è diretta verso la marcia per "l'Ucraina unita" composta da ultras di calcio di ultradestra assieme a un folto gruppo di civili. Quando gli scontri sono iniziati, la polizia ha fornito copertura agli attaccanti e ha cooperato con loro. 4 persone sono state uccise. Bisogna notare che nei giorni precedenti i manifestanti Antimaidan avevano ripetutamente marciato per le strade del centro di Odessa senza mai incontrare resistenza né da parte dei loro oppositori politici né della polizia.
La folla di civili "pro-Ucraina" non si è dispersa dopo gli spari: imbestialiti hanno cominciato a contrattaccare. Quando gli scontri sono diventati particolarmente intensi, alcuni manifestanti pro-Russia si sono ritirati verso il centro commerciale Afina che è stato a quel punto bloccato dalla polizia. La folla, incitata dagli hooligan, ha cominciato a inseguire l'altra parte degli assalitori fino ad arrivare al campo Antimaidan, situato accanto alla Camera del Lavoro. Gli Antimaidan a questo punto sono fuggiti all'interno dell'edificio e le entrate sono state barricate. Va anche fatto notare che Alexey Albu, leader dell'organizzazione stalinista Borotba, ha personalmente convinto i manifestanti a barricarsi nell'edificio senza però mai unirsi a loro. Noi consideriamo questa come una prova sufficiente a convincere qualunque organizzazione di sinistra o anarchica del mondo a tagliare qualsiasi rapporto, sia economico che comunicativo, con questa organizzazione. Mandandogli denaro finanziereste una guerra civile; diffondendo i loro comunicati e supportandoli moralmente contribuireste alla loro propaganda di guerra.
Le violenze sono continuate, fin quando la folla Euromaidan ha circondato la Camera del Lavoro e i combattenti da entrambe le parti hanno preso a sparare e lanciare cocktail Molotov sia dal tetto dell'edificio che contro di esso. In questo momento non è ancora chiaro quale fattore abbia contribuito maggiormente a far scoppiare l'incendio, che ha bruciato alcuni e soffocato altri a morte.
Siamo sicuri che le violenze degli hooligans di ultradestra sono stata la causa fondante di questa tragedia. Comunque, è chiaro che queste violenze sono state pianificate e volute. Sono responsabili altresì gli istigatori pro-Russia e le forze di polizia locali, che li hanno supportati.
I membri dell'AWU vogliono esprimere il loro massimo cordoglio per le vittime. Sono cadute preda degli interessi di quelle forze che vogliono far scoppiare una guerra civile in Ucraina. Tristemente, ampi settori della classe operaia sono disorientati e servono meramente come burattini nelle mani di queste forze, donando la propria vita per questioni stupide e insensate. L'effetto immediato dell'escalation di questo conflitto sconsiderato è la divisione della classe operaia in Ucraina. Mentre alcuni lavoratori minacciano uno sciopero in sostegno degli Antimaidan, diversi membri della "Confederazione dei Sindacati Liberi" (pro-Maidan) sono stati rapidi dalle forze Antimaidan. Invece di prendere una posizione unitaria contro le politiche neoliberiste del governo, i proletari sono occupati a combattersi tra loro per gli interessi delle varie cricche borghesi.
Il risultato finale di questo tipo di politiche sarà una guerra civile in Ucraina, che significherà in definitiva una catastrofe per la classe operaia. Non siamo pacifisti e saremo sempre al fianco della classe operaia quando combatte contro la borghesia - non importa quale forma essa prenda - ma non è il caso dell'Ucraina di oggi. Il proletariato debole e disorientato sarà occupato ad autodistruggersi: i risultati saranno un drastico abbattimento degli standard di vita, un innalzamento della disoccupazione e delle attività criminali e la perdita di un gran numero di vite. Tutte le prospettive di auto-organizzazione e mobilitazione della classe operaia saranno messe nel cassetto per molto tempo.
Possiamo vedere che questo scenario viene portato avanti dall'alleanza di vari gruppi: nazisti, conservatori e stalinisti. ? importante capire che l'Antimaidan non può essere considerata una "protesta della classe operaia": le tipiche richieste di questo movimento in varie città sono dettate dai più reazionari clerico-conservatori (abolizione della carta d'identità elettronica perché include "il numero della bestia", bando delle vaccinazioni, etc.) e hanno poco a che fare con gli interessi dei lavoratori.
Dall'altra parte, siamo disgustati dalla reazione del pubblico liberale e patriottico di destra che prova gusto per le morti di Odessa. Per quanto cattive fossero le persone che sono state uccise, non sarebbero dovute morire in quella brutale maniera. I lavoratori ucraini, dando spalla ai vari movimenti di destra, stanno scivolando dal socialismo alla barbarie. La soluzione è ben nota: dobbiamo realizzare i nostri interessi di classe, organizzarci sui posti di lavoro e dirigere la nostra rabbia contro il vero nemico, non lottare tra di noi. In giorni come questi la solidarietà globale tra lavoratori significa molto. La classe operaia globale è destinata a eliminare se stessa: o nel processo di una rivoluzione sociale e della costruzione di una società senza classi o nel processo di una barbara guerra all'ultimo sangue.
Né dio, né padroni, né nazioni, né frontiere!!
Autonomous Workers?? Union ?? Kiev
5 maggio 2014
Fonte:
magma.im
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