pubblicato il 6.11.14
Bologna «Vietare il blitz di Salvini al campo rom» L’Anpi si appella a questore e prefetto ·
«Intenti provocatori, azione contraria alla civile convivenza»
BOLOGNA - Il questore e il prefetto di Bologna, Vincenzo Stingone ed Ennio Maria Sodano, devono «proibire» a Matteo Salvini, leader della Lega nord, «di recarsi con intenti provocatori (anche a seguito di un primo grave fatto provocato il 3 novembre dalla consigliera comunale Lucia Borgonzoni), nel campo nomadi di via Erbosa». La richiesta arriva dal direttivo della sezione Anpi Bolognina che si è riunito mercoledì sera decidendo di lanciare un appello a questore e prefetto perché fermino l’annuncio blitz del leader del Carroccio annunciato per sabato a Bologna.
«È CONTRO LA CIVILE CONVIVENZA» - Il campo nomadi di via Erbosa, ricordano i partigiani della Bolognina, fu «assegnato nel 1991 dall’allora sindaco Renzo Imbeni ai sinti italiani, parenti delle vittime della strage di via Gobetti del 23 dicembre 1990, crimine commesso dai banditi della banda della Uno bianca». Che ora quel luogo diventi terreno di scontro per la campagna elettorale, all’Anpi non va giù. La sezione dei partigiani della Bolognina, infatti, «condanna questa intenzione, contraria alla civile convivenza e, facendo propri gli appelli del sindaco di Bologna Virginio Merola e delle altre istituzioni che si sono espresse, chiede a Questore e Prefetto di Bologna di proibire questa iniziativa».
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2014/6-novembre-2014/vietare-blitz-salvini-campo-rom-l-anpi-si-appella-questore-prefetto--230485460191.shtml
il comunicato:
Il Comitato Direttivo della Sezione Anpi Bolognina, Bologna, riunito la sera del 5 novembre 2014, venuto a conoscenza dell’intenzione espressa dal segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini di recarsi con intenti provocatori (anche a seguito di un primo grave fatto provocato il 3 scorso dalla consigliera comunale Lucia Borgonzoni), nel campo nomadi di via Erbosa, assegnato nel 1991 dall’allora sindaco Renzo Imbeni ai Sinti Italiani, parenti delle vittime della strage di via Gobetti del 23 dicembre 1990, crimine commesso dai banditi della banda della “Uno bianca”, condanna questa intenzione, contraria alla civile convivenza e, facendo propri gli appelli del sindaco di Bologna Virginio Merola e delle altre istituzioni che si sono espresse, chiede a Questore e Prefetto di Bologna di proibire questa iniziativa.
Approvato all’unanimità.
Il Presidente della Sezione Anpi Bolognina Armando Sarti
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