pubblicato il 10.11.14
Salvini a Imola, tensioni al centro profughi. Il leghista annulla le visite a Pieve di Cento e Casalecchio ·
Ancora divisioni tra Questura e il segretario del Carroccio sulla scorta
Dopo l'episodio nei pressi del campo sinti di Bologna, tensione anche a Imola per la visita del leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Dopo un tranquillo comizio davanti all'ex cooperativa Terremerse, che fu presieduta dal fratello del presidente della Regione Vasco Errani, poi condannato e per questo dimessosi, un gruppo di manifestanti blocca gli accessi alla struttura di via Bergullo che ospita una trentina di profughi del Bangladesh. La zona è presidiata dalle forze dell'ordine. "O tutti, senza se e senza ma, condannano e rifiutano qualsiasi tipo di violenza, oppure io mi fermo". Così Salvini, dopo le polemiche di queste ore, facendo riferimento non solo all'aggressione subìta a Bologna, ma anche a un attacco alla sede del Carroccio di Trento e a una stella a cinque punte con minacce sulla sede della Lega di Parma.
Matteo Salvini è oggi di nuovo in Emilia per la campagna elettorale. Un viaggio tra Imola e Castel San Pietro dove sono nate altre tensioni con i dimostranti. Annullati improvvisamente tutti gli impegni del pomeriggio, da Pieve di Cento a Casalecchio. Intanto sei attivisti del collettivo Hobo - tra i più accesi anche durante gli scontri per il comizio di Forza Nuova del 18 ottobre scorso - identificati dalla Digos e denunciati, saranno indagati per danneggiamento e violenza privata. Secondo gli inquirenti sono loro ad aver assaltato sabato mattina l’auto del segretario della Lega, nel parcheggio dell’Hippobingo alla Bolognina.
L’identificazione rapida conferma quanto già dichiarato dal procuratore aggiunto Valter Giovannini: "Agiremo velocemente nei confronti degli autori dell’aggressione e cercheremo di individuare anche gli autori del vigliacco agguato al giornalista del Resto del Carlino", Enrico Barbetti, aggredito dopo la partenza di Salvini da un gruppo di anarchici che gli hanno rotto un gomito e sui quali è in corso l’opera di identificazione.
Ma il Siulp, con il segretario generale Felice Romano, intercetta il malumore della Questura e afferma: "Essere sottoposti a tutela presuppone l’accettazione di regole, come l’obbligo di comunicare dove e quando si intende spostarsi". Cosa che Salvini non ha fatto ed è stato sorpreso da quelli di Hobo. La tutela di cui gode Salvini non può cioè essere usata o non usata a piacimento, stando alle regole.
A proposito di anarchici, il pm Giovannini ha preso di mira l’aula C occupata di Scienze Politiche. Non solo aprendo un fascicolo per disturbo della quiete pubblica (dopo le denunce dei residenti di Strada Maggiore in seguito ad una notte di caos per una festa antimilitarista il 4 novembre), ma anche sull’uso di quell’aula. Sono state avviate indagini urgenti per chiarire infatti da quanto tempo lo spazio sia di fatto sottratto alle attività didattiche, in base a quale titolo sia occupato, chi ne ha le chiavi, chi paga i consumi delle utenze e chi vigila l’edificio pubblico sede della facoltà.
Sempre sul tema antagonisti,
la procura presenterà appello al Tribunale del Riesame contro la revoca dei domiciliari disposta dal gip per Vincenzo De Simone, 26 anni, esponente del centro sociale Crash, unico dei 15 denunciati per gli scontri con la polizia del maggio in Piazza Verdi a vedersi aggravare la misura dell'obbligo di dimora. Un ricorso "doveroso ha dichiarato il pm Giovannini perché riteniamo fermamente che il Tribunale del Riesame debba ripristinare gli arresti domiciliari".
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/11/10/news/aggressione_a_salvini_sei_sotto_inchiesta_e_lui_oggi_va_a_casalecchio-100157426/
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