pubblicato il 13.11.14
Tor Sapienza, un'altra giornata di caos. Un immigrato ferito al volto, scontri e polemiche ·
In serata un giovane rifugiato soccorso davanti al centro di via Morandi con un taglio sul viso. La deputata Sel, Celeste Costantino: "E' arrivato davanti alla struttura e ci ha detto di essere stato aggredito da alcune persone che volevano derurbarlo". Nella notte tra martedì e mercoledì nuovi incidenti davanti al centro di accoglienza. Marino: "Ignobile attacco". Salvini segretario federale della Lega Nord: "Andrò a trovare gli abitanti". La Questura: "I manifestanti hanno attaccato la polizia". I residenti: "Abbiamo paura". La Caritas: "Situazione grave, mentre la politica parla di multe..."
12 novembre 2014
Tor Sapienza, un'altra giornata di caos. Un immigrato ferito al volto, scontri e polemiche
Un'altra giornata difficile a Tor Sapienza. Gli scontri della notte e poi, in serata, un giovane del centro di accoglienza rifugiati arrivato barcollando è caduto davanti alla struttura. Aveva un vistoso taglio al volto. Con la testa fasciata, è stato poi accompagnato fuori dal personale e fatto salire su un'ambulanza. "Non era un ospite del centro, ma l'abbiamo fatto entrare per medicarlo- racconta la deputata Sel Celeste Costantino, che si trovava all'interno della struttura- l'uomo, un nordafricano di circa 35 anni, ci ha detto di essere stato aggredito da alcune persone che volevano derubarlo".
In mattinata sulle tensioni a Tor Sapienza è intervenuto Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, soffiando sul fuoco dei nuovi scontri avvenuti nella notte nel quartiere della periferia est della capitale: "Tor Sapienza rappresenta il fallimento dello Stato, frutto della politica folle di una certa sinistra che permette tutto a tutti. Ogni violenza va sempre condannata ma l'immigrazione incontrollata e il razzismo nei confronti degli italiani - che non hanno alberghi pagati - rischia di alimentare reazioni sbagliate", sottolinea Salvini.
Il leader leghista annuncia che, dopo il blitz nel campo sinti di Bologna e le violente contestazioni degli antagonisti, si recherà nella Capitale "dopo il 23 novembre, giorno delle elezioni per il rinnovo dell'Emilia Romagna". E poi aggiunge: "Andrò anche a Tor Sapienza per verificare la situazione dopo i disordini di questi giorni, per verificare la situazione nei quartieri più a rischio di tensioni sociali. Ho ricevuto molte chiamate, in molti chiedono la mia presenza e quella della Lega. Ci andrò", conclude Salvini. Venerdì 14 novembre, invece, a Roma ci sarà un altro leghista: Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord. Che annuncia: "Mostrerò la mia vicinanza ai cittadini italiani che si sentono assediati nei loro quartieri. Visiterò due zone difficili della capitale finite sotto i riflettori in questi giorni. La mattina mi recherò a Tor Sapienza e il pomeriggio parteciperò a una fiaccolata in zona Fidene Serpentara a sostegno dell'anziano massacrato da una gang probabilmente proveniente dall'est Europa". E nei prossimi giorni è atteso anche l'arrivo del sindaco Marino a Tor Sapienza.
Intanto, anche questa mattina le forze dell'ordine hanno presidiato il centro per rifugiati di Tor Sapienza, nella periferia est di Roma, dopo l'assalto di ieri sera, il secondo dopo quello di lunedì notte, con bombe carta e sassi da parte di decine di persone durante una manifestazione spontanea. Alcuni manifestanti, forse gruppi organizzati, avevano i volti coperti. La polizia è intervenuta caricando e negli scontri sono rimasti feriti 14 agenti e alcuni manifestanti.
La Questura di Roma in una nota sottolinea che gli scontri avvenuti nella seconda notte di guerriglia sono stati un vero e proprio attacco alla polizia e al centro immigrati. "Le due pattuglie di vigilanza fissa al centro sono state raggiunte da circa 70-80 persone, molte delle quali travisate e armate di bastoni, che con il chiaro intento di attaccare, iniziavano un fitto lancio di oggetti contundenti e bombe carta nei confronti degli agenti e del centro stesso", si legge in una nota della Questura.
Scontri a Tor Sapienza, la questura di Roma: "Attacco agli agenti e al centro di accoglienza"
"Ho chiamato il questore, Nicolò D'Angelo, per esprimere vicinanza e piena solidarietà agli agenti feriti questa notte da un gruppo di veri e propri criminali- dice in una nota il sindaco Ignazio Marino - Questa amministrazione non accetta che a Roma l'incolumità dei cittadini venga messa a repentaglio da un manipolo di estremisti violenti, che sfogano il proprio fanatismo lanciando blocchetti di marmo, pietre e bottiglie. Questi gesti, inaccettabili, rischiano di mettere in ombra il disagio reale e le paure dei cittadini onesti che invece hanno il diritto sacrosanto di essere ascoltati, come sto già facendo in queste ore insieme al vicesindaco Luigi Nieri". E' durato infatti due ore l'incontro per fare il punto sulle criticità e i problemi che attanagliano il quartiere di Tor Sapienza tra il sindaco di Roma Ignazio Marino, Nieri, l'assessore allo Sviluppo delle periferie Paolo Masini, il presidente della Commissione Politiche sociali Erica Battaglia, il vice capo di Gabinetto Rossella Matarazzo, con il presidente del Municipio V Giammarco Palmieri con le associazioni dei cittadini, tra cui quelle di via Morandi. "Un dialogo già avviato da tempo con l'obiettivo di individuare soluzioni condivise - si legge in una nota il Campidoglio - Dal confronto è emersa una presa di distanza dagli episodi di violenza di queste ore che preoccupano i cittadini stessi, e sono stati segnalati all'amministrazione i disagi espressi dagli abitanti con particolare riguardo alla sicurezza, il decoro e la carenza di servizi per il quartiere. Il sindaco ha ribadito, prima di tutto, l'impegno a un confronto continuo con il Questore al fine di garantire il controllo del territorio e promuovere iniziative di prevenzione dei fenomeni criminali".
Marino ha poi aggiunto che "Roma rifiuta l'ignobile caccia all'immigrato, che si è perfino tradotta nel tentativo di violenza su ragazzini inermi. Nessuno in questa città deve più sentirsi insicuro nel proprio o in altri quartieri, ma tutti i romani devono poter vivere tranquilli, tanto in centro, quanto in periferia". E ha promesso: "Chiederemo se vi sono le condizioni per una diversa e più equa distribuzione cittadina degli ospiti dei centri di accoglienza. Metteremo, inoltre, a disposizione uno spazio del Comune da destinare a una nuova biblioteca per tutti. Chiamerò il presidente dell'Ama per un'azione incisiva di spazzamento, raccolta dei rifiuti e contrasto del degrado, mentre il taglio degli alberi partirà da domani. E ho già chiamato Acea per gli interventi urgenti per il ripristino e l'aumento dell'illuminazione di alcune vie. Per i reati che mi sono stati segnalati, invece, ho già parlato con il Questore. Prendiamo impegni concreti, e non facciamo promesse vane, perché vogliamo avere un rapporto chiaro e costruttivo con tutti i cittadini".
In viale Giorgio Morandi oggi la situazione appare tranquilla, ma nell'aria si respira tensione dopo la seconda notte di disordini. Una parte dei cittadini del quartiere protesta contro la presenza del centro, che accoglie anche molti minorenni, accusato di alimentare la microcriminalità nella zona. "Qui non si vive più. Da quando sono arrivati gli immigrati del centro di accoglienza, la situazione è diventata insostenibile. Siamo esasperati. Tutte le mattine esco alle cinque con un coltello in tasca, perchè ho paura di essere aggredita". A raccontarlo è Eliana, che abita in uno dei palazzi popolari di viale Giorgio Morandi.
"Sono stata aggredita in autobus alcune settimane fa da tre stranieri per il telefonino - racconta un'altra cittadina - per poco non mi facevano cadere a terra. Sono sempre loro. Già siamo costretti a convivere con i nomadi del campo di zona e con romeni e albanesi che abitano nelle case popolari. Ci mancava solo il centro di accoglienza. Sono questi immigrati a compiere furti e aggressioni in zona".
Sugli scontri interviene anche la Caritas di Roma, con un duro attacco alle istituzioni. "Il 30 ottobre 2007 veniva barbaramente assassinata Giovanna Reggiani. A distanza di sette anni, dopo gli avvenimenti avvenuti la scorsa notte a Tor Sapienza, nulla sembra cambiato nella città di Roma - polemizza la Caritas - La stessa paura, l'incapacità delle istituzioni e della classe politica di proporre soluzioni serie e di prospettiva, la spregiudicatezza di politici che cavalcano il malcontento delle periferie attirando i gruppi più estremi e facinorosi e spingendo la popolazione a una 'guerra fra poveri', la mancanza di riferimenti culturali in una città che appare rassegnata, il clima politico di estrema precarietà".
La Caritas di Roma, continua la nota, "non può tacere la grave situazione e in primo luogo invita gli uomini delle istituzioni, i politici, gli operatori della comunicazione e tutti coloro che hanno responsabilità, a non alimentare tale clima di paura e impotenza. È vergognoso che, mentre da settimane nelle nostre periferie cresce la protesta - purtroppo accompagnata da episodi di violenza - l'intera classe politica capitolina non trovi di meglio da fare che discutere per giorni di otto multe non pagate".
E per chiedere l'intervento delle istituzioni in una "città dove dilagano degrado e criminalità, campi rom fuori controllo, immigrazione senza regole, roghi tossici nelle periferie e trasporti pubblici inefficienti", sabato i coordinamenti di varie associazioni, molte delle quali vicine agli ambienti di destra, hanno indetto il corteo #orabasta che sfilerà alle 10.30 nel centro di Roma, da piazza dell'Esquilino a piazza Venezia.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/12/news/tor_sapienza-100372119/
news
r_lazio
articolo precedente
articolo successivo