pubblicato il 23.12.14
Blitz contro i neoterroristi neri: "Colpiremo la metro di Roma, la gente deve avere paura" ·
Nelle intercettazioni i progetti stragisti dei militanti di Avanguardia ordinovista: "Lasceremo due zainetti nelle stazioni. In questo modo faremo parlare di noi"
Progettavano un attentato alla metropolitana di Roma. Oltre a Prefetture, questure e magistrati senza scorta il gruppo dei nuovi neoterroristi fascisti puntava alla gente. La capitale era "sotto attacco", si legge nell'ordinanza con cui i carabinieri del Ros di Roma, diretti dal colonnello Massimiliano Macilenti, hanno indagato 44 persone e 14 in carcere, tutti terroristi neri per reati che vanno dall'associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, all'associazione finalizzata all'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
I componenti di "Avanguardia Ordinovista", questo il nome dei militanti di estrema destra che, "richiamandosi agli ideali del disciolto movimento politico neofascista Ordine Nuovo e ponendosi in continuità con l'eversione nera degli anni '70, progettava azioni violente nei confronti di obiettivi istituzionali, al fine di sovvertire l'ordine democratico dello Stato", riconoscevano il loro leader in Stefano Manni. Che, per muoversi nella capitale, aveva contatti con militanti dell'organizzazione semiclandestina di estrema destra "Militia". Ed era grazie a questo appoggio logistico che riusciva a orientarsi nella città eterna per progettare attentati che, se non fossero intervenuti i militari del Ros, avrebbero messo in atto.
Quello che volevano fare a Roma era "colpire la popolazione", "incutere terrore" tra la gente. Dicono infatti due degli arrestati: "Non bisogna colpire la Kienge perché altrimenti verrebbe individuata l'area politica responsabile dell'azione. L'azione deve essere simultanea e potrebbe colpire le città di Roma, Milano e Firenze per creare una punta di terrore, in quanto solo due bombe a Equitalia non verrebbero commentate dai media".
Dunque la metropolitana. "Il piano ci sarebbe - afferma tale Infantino l'8 febbraio del 2014 nel corso si una telefonata - e andrebbe solo perfezionato con chi lo deve compiere materialmente. I metodi operativi di attuazione del piano non sarebbero difficili, in quanto basterebbe utilizzare un doppio zaino, uno piccolo in uno grande, uguali, quello piccolo andrebbe lasciato, mentre quello grande portato via. Il colpo sarebbe di rilievo mediatico. Il tempo storico è propizio". Precisa il neofascista che c'è necessità di colpire la popolazione, perché "la gente deve essere costretta a chiedere aiuto e quindi, dopo aver attuato azioni violente, ci dev'essere chi si propone per la soluzione del problema; questo perché le persone chiedono aiuto solo quando vengono colpite direttamente".
In una telefonata precedente al "piano contro la metropolitana di Roma" il leader Manni spiega a Mariagrazia Callegari, colei che reclutava nuovi adepti da inserire nell'organizzazione, come sia importante cavalcare la paura e l'esasperazione delle persone rispetto agli stranieri. Manni: "Ti stavo appunto facendo notare questo, i nostri governanti, nell'incentivare ancora arrivi di questa gentaccia". Callegari: "Sì". M.: "Mette a repentaglio la sicurezza di tutti". C. "certo certo". M.: "Perché la gente... la gente fra un po' veramente inizierà ad armarsi e a reagire anche per il nulla.... arriveremo al livello che vedi un congolese lo stendi senza che lui ti abbia fatto nulla". C. "Si, si questo è vero. E poi c'è anche un altro problema a monte che è sempre una conseguenza, un danno economico... il fatto che la gente alle 9 di sera in una città come Roma... io ero fuori erano le 10 di sera... ti sembra il coprifuoco... e non sto parlando di zone periferiche... ti sto parlando del centro. Cioè hai capito: è tutto l'indotto che va in sofferenza, perché la gente si muove meno, un po' perché non ci sono soldi, un po' perché c'è paura".
Colpire la gente in metro era dunque funzionale al loro piano: ferire per poi garantire l'ordine. Strategia del terrore. Come negli anni neri.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/12/23/news/blitz_contro_i_neoterroristi_neri_colpiremo_la_metro_di_roma_la_gente_deve_avere_paura-103553951/
stragismo
r_abruzzo
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