pubblicato il 8.11.15
Massa Scontri per le foibe padre e figlio (Fn) condannati a sei mesi ·
I due erano accusati di aver aggredito un militante di sinistra Adesso dovranno anche versare il risarcimento danni
MASSA. Erano armati di spranghe e aste di bandiere e le hanno usate provocando lesioni a un uomo. Per questo Angelo e Francesco Mangiaracina, rispettivamente padre e figlio (quest’ultimo segretario provinciale di Forza Nuova) sono stati condannati ieri in primo grado a sei mesi di carcere, più il risarcimento danni, per l'aggressione a Enrico Ricci, che all’epoca aveva 37 anni.
I fatti risalgono al 2012, precisamente al 12 febbraio, quando Forza Nuova, Casapound e altre formazioni di destra scesero in piazza per la commemorazione delle foibe. Ci fu una “contro manifestazione” dei gruppi e movimenti di sinistra, che contestavano la presenza di gruppi di orientamento fascista in piazza. Ci furono scontri, tafferugli e a pagarne le spese fu Enrico Ricci, all’epoca militante del partito dei Carc, aggredito e picchiato - secondo l’accusa e, adesso, anche secondo il giudice, Cristina Ponzanelli - selvaggiamente da quelli di destra.
«Fu circondato da sei persone - ricorda il legale di Ricci, Michela Poletti - ma ne furono riconosciute sole due». Angelo e Francesco Mangiaracina, appunto. I due, secondo quanto appurato durante il processo, si sarebbero accaniti su Ricci con bastoni o «comunque aste di bandiere», ricorda la Poletti. Dopo oltre un anno di processo il giudice ha dato ragione a Ricci, condannando i due a sei mesi, al risarcimento danni con una provvisionale di mille euro ciascuno, più il rimborso delle spese legali.
«Sono soddisfatto - commenta Ricci - Come risarcimento personale, ma anche collettivo, perché sarebbe stato gravissimo per la comunità in cui viviamo se il loro gesto fosse rimasto impunito». «Noi - fanno sapere i Carc - non avevamo certo bisogno della sentenza di un tribunale per chiamare un’aggressione squadrista con il proprio nome o per comprendere la natura razzista e fascista di queste organizzazioni. Quello che ci
chiediamo a questo punto è che tipo di posizione intendono assumere tutti quelli che in questi anni queste organizzazioni le hanno tollerate? Come l’onorevole Martina Nardi che all’epoca dei fatti intervenne per esprimere pubblicamente solidarietà ai militanti di Casapound?».
http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2015/11/07/news/scontri-per-le-foibe-padre-e-figlio-condannati-a-sei-mesi-1.12402440
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