pubblicato il 10.12.15
Ma la Procura di Bologna sponsorizza il neofascismo ? ·
La domanda non deve sembrare irriverente o fuori luogo. Già dopo la pioggia di provvedimenti cautelari di ogni tipo contro l’attivismo sociale e dopo la raffica di sequestri e sgomberi di spazi occupati su richiesta della Procura, qualcuno si era domandato se dietro vi fosse un disegno politico e se non si trattasse di «provvedimenti fascisti».
In più occasioni è parso che la Procura di Bologna sia più interessata a perseguitare emarginati e antagonisti che a perseguire la corruzione della politica, il malaffare o le infiltrazioni della ’ndrangheta.
Poi a fine agosto, con toni da allarmismo xenofobo, il procuratore aggiunto Valter Giovannini era intervenuto pubblicamente per sostenere la necessità di riaprire il Centro di identificazione ed espulsione di Via Mattei, ora trasformato in Hub per richiedenti asilo. E subito dopo la Lega Nord e Forza Nuova avevano concentrato in quelle vicinanze le loro manifestazioni con analoghe parole d’ordine.
Infine la Procura di Bologna ha nominato «custode giudiziario» dell’area dell’ex Consorzio Agrario di Via Mattei proprio un neofascista, un ex pugile, che in una videointervista al «Giornale» dichiara di essere pronto a «uccidere gli zingari» e vorrebbe impiantare in quell’area «la palestra per sport di combattimento più grande d’Europa»…
A dare una mano al progetto vi è un gruppo di sedicenti «nazionalisti», fra cui qualche militante di Forza Nuova e di Fascismo e Libertà, riuniti sotto la sigla di «Bologna sociale» che, guarda caso, ha affiancato Forza Nuova nelle sue ultime uscite pubbliche.
E questa «palestra» per squadristi dovrebbe sorgere in prossimità dell’Hub per richiedenti asilo. Così, i profughi che adesso percorrono a piedi Via Mattei con le infradito e senza cappotto, potranno incappare magari nel calore umano di una bella «ronda» di «nazionalisti»…
Ma è davvero solo un caso che quella stessa Procura che sgombera occupazioni e spazi collettivi ora legittimi e favorisca sottobanco la nascita di un centro sociale di estrema destra?
Eh sì, c’è del marcio in Procura!
http://staffetta.noblogs.org/post/2015/12/10/la-procura-di-bologna-sponsorizza-il-neofascismo/
Una “palestra neofascista” all’ex Consorzio agrario
Staffetta: sedicenti ‘nazionalisti’ stanno sistemando la struttura di via Mattei, proprio nei pressi dell’Hub per richiedenti asilo. Nei giorni scorsi apprensione per sortita forzanovista tra i residenti di via Decumana.
11 dicembre 2015 - 12:00
Ex Consorzio Agrario via MatteiNuovo tentativo dell’ultradestra di insediarsi in città. Lo segnala l’attività di monitoraggio antifascista del blog Staffetta, che porta alla luce il caso: “Un gruppo di sedicenti ‘nazionalisti’, fra cui qualche militante di Forza Nuova e di Fascismo e Libertà – partitino quest’ultimo fuoriuscito negli anni ’90 dalla Fiamma Tricolore, ndr – stanno ripulendo i locali dell’ex Consorzio Agrario di via Mattei per riutilizzarli, a dir loro, come palestra”.
Staffetta denuncia come una prima iniziativa all’ex Consorzio, una grigliata, sia già in programma domani sabato 12 dicembre, “proprio nella ricorrenza della strage neofascista di Piazza Fontana”. E potrebbe non essere l’unica attività neofascista in città: Solidarietà Nazionale, Onlus fondata dai forzanovisti, pubblicizza tre punti di raccolta, non specificati, di alimenti e beni di prima necessità da destinare alle famiglie in difficoltà. Rigorosamente italiane, si intende.
“Di proprietà della società speculativa ‘Dream Island s.r.l.’ – spiega il blog curato dal Nodo Sociale Antifascista – l’ex Consorzio Agrario di Via Mattei è stato più e più volte sgomberato fino a farne un luogo di topi e di spaccio, ed è da qualche mese sotto ‘sequestro preventivo’ su richiesta della Procura di Bologna… Una Procura che è riuscita a nominare come ‘custode giudiziario’ dell’ex Consorzio Agrario un neofascista, ex pugile e oggi imprenditore e titolare del marchio ‘Cattivisinasce’ di abbigliamento nero e ‘accessori da combattimento’. Si capisce allora perché la destra bolognese, da Galeazzo Bignami a Lucia Borgonzoni, abbia reclamato a gran voce il recupero e l’affidamento di quegli spazi a qualche ‘associazione’. Tanto più che l’ex Consorzio Agrario dista poco dall’Hub di Via Mattei, da qualche tempo al centro delle provocazioni xenofobe della destra bolognese. E non sorprende che i neofascisti già parlino in giro di ‘ronde’ notturne. Anzi, ciò dimostra che a Bologna non vi è alcuna demarcazione fra una presunta ‘destra moderata’ e lo squadrismo neofascista, ma una linea di continuità e complicità che lega dirigenti in doppio petto e manovalanza nera”.
“Riteniamo grave e inaccettabile – si legge in conclusione – che un gruppo di neonazisti e neofascisti apra una loro ‘palestra’ in città, tanto più in prossimità dell’Hub di Via Mattei mettendo così in pericolo la sicurezza e l’incolumità dei richiedenti asilo. Invitiamo tutte e tutti a vigilare affinché le pratiche squadriste e le intimidazioni razziste non trovino alcuno spazio in città!”.
Il blog è tornato successivamente a intervenire sulla questione, citando una videointervista su un quotidiano di destra in cui il “custode” dell’ex Consorzio si dice pronto a “uccidere gli zingari” e sostiene di voler “impiantare in quell’area la palestra per sport di combattimento più grande d’Europa”.
(foto da lettori)Intanto la presenza di Forza Nuova ha destato preoccupazione tra i cittadini di via Decumana, in zona ospedale Maggiore. Sabato scorso, infatti, nella sede dell’associazione antiabortista “Evita Peron” (così riportato dalla stampa) era annunciata una conferenza stampa di Roberto Fiore dal significativo titolo “Se vuoi la pace prepara la guerra”. Nei giorni precedenti la zona era presidiata da una pattuglia della polizia, nonostante il luogo dell’iniziativa fosse stato tenuto segreto fino all’ultimo, mentre il giorno stesso la strada è stata invasa da quattro blindati per una ventina di partecipanti in tutto. Il tutto ha creato una certa apprensione tra i residenti per il rischio di vedersi aprire una sede neofascista sotto casa, ma lo stesso tempo è circolata la voce di alcuni problemi tra affittuari e proprietà del locale: fatto sta che nel giro di pochi giorni sull’ingresso è spuntato un cartello “affittasi”.
http://www.zic.it/una-palestra-neofascista-allex-consorzio-agrario/
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