E’ un’operazione segretissima, mirata e sistematica. E’ in corso da almeno 5 anni. E’ stata organizzata nei minimi dettagli e con la massima cautela. L’obiettivo è quello di migliorare l’immagine di CasaPound Italia sul web. E Wikipedia, l’enciclopedia partecipativa online, non poteva essere che un bersaglio strategico per i militanti del movimento neofascista. Secondo le ultime stime il sito Wikipedia.org è considerato il settimo più cliccato al mondo. Una vera e propria miniera d’oro di informazioni con oltre 35milioni di voci, utilizzata al giorno da milioni di internauti per documentarsi in modo rapido e magari anche per farsi un’opinione. Digitando il nome del gruppo di estrema destra su Google, e quello delle organizzazioni ad esso affiliate, le pagine di Wikipedia appaiono sempre fra i primi risultati. Aggirare i sistemi di controllo sull’enciclopedia libera per ottenere un’informazione più favorevole è un’occasione che i neofascisti non potevano lasciarsi sfuggire, soprattutto in vista delle prossime elezioni comunali fissate per il 5 giugno. Una presentazione del movimento bendisposta potrebbe rivelarsi efficace per portare acqua al proprio mulino. Forti del risultato del 6,6% dei consensi raggiunti a Bolzano con tre consiglieri eletti ora i neofascisti sperano di ottenere anche a Roma un risultato più vantaggioso rispetto alle scorse elezioni amministrative del 2013, che hanno visto CasaPound registrare solo lo 0,62% delle preferenze.
Sono decine gli episodi di violenza smorzati e rimossi nel tempo, in modo minuzioso, attento e preciso per non destare alcun sospetto. Le operazioni vengono effettuate da quella che Gianluca Iannone, presidente di CasaPound, definisce come una “task force di pronto intervento nel mondo di internet”. Si tratta dei ‘websupporter’ dell’organizzazione di estrema destra. L’iniziativa è stata lanciata nel 2010. Il responsabile del progetto è Cristiano Coccanari, esperto di web marketing e direttore di Radio Bandiera Nera, una radio online affiliata al movimento. Basta pagare 10 euro per iscriversi, ricevere a casa una tessera, e cominciare la militanza virtuale. Il loro compito è quello di propagandare in rete i comunicati, difendere le istanze del movimento neofascista con commenti sui social network o siti web e altre operazioni mirate.
Le azioni di vandalismo ai danni di Wikipedia si organizzano in un gruppo segreto su facebook denominato ‘Notre avant-guerre’, ‘il nostro anteguerra’, frase ripresa dall’omonimo libro pubblicato nel 1941 da Robert Brasillach, scrittore francese collaborazionista del regime nazista. A coordinarle è Lorenzo Berti, portavoce del movimento di estrema destra della sezione di Pistoia. Quella stessa sezione frequentata dal killer neonazista Gianluca Casseri, che ha assassinato due senegalesi a colpi di arma da fuoco nel centro di Firenze il 13 dicembre del 2011 prima di suicidarsi con un colpo alla testa. Berti e gli altri militanti della sezione pistoiese sono stati immortalati in fotografie assieme al killer. Casseri scriveva anche per il sito del movimento. Lo stesso Andrea Antonini, all’epoca del fatto vicepresidente di CasaPound, ammise che il killer era tesserato in qualità di simpatizzante. Ma su Wikipedia di tutto questo non c’è traccia, come della lunga lista di episodi di cronaca che negli ultimi anni ad oggi hanno messo i cosiddetti fascisti del terzo millennio al centro di polemiche e guai giudiziari.
Nella foto i militanti della sezione di Pistoia con Lorenzo Berti e Gianluca Casseri
Lorenzo Berti spiega ai websupporter nel gruppo su facebook la strategia da seguire per la rimozione delle notizie. “Uno dei punti di vitale importanza è la segretezza.”. “Agire in modo coordinato con lo scopo di modificare una o più voci in base a criteri d’interesse comuni è severamente vietato dal regolamento di Wikipedia”, precisa. “Buona parte degli amministratori e utenti sono nerd antifà quindi bisogna sempre muoversi con la massima cura”. Prima di procedere con la manomissione delle pagine di interesse i neofascisti hanno creato sul sito dell’enciclopedia delle “utenze credibili”, che servono “per dare l’idea che non siamo utenti politicamente orientati che scrivono solamente per propagandare il proprio punto di vista, ma persone realmente interessate al miglioramento dell’enciclopedia (chi se ne frega ma dobbiamo farlo credere).”, conclude Lorenzo Berti.
Le operazioni di manipolazione comprendono principalmente le pagine di CasaPound, del gruppo giovanile affiliato Blocco Studentesco e quella della band musicale Zetazeroalfa fondata da Gianluca Iannone. Altre pagine, come ‘Centro sociale di destra’, quella di Ezra Pound, poeta statunitense al quale si ispirano i neofascisti, e la pagina relativa all’etnia del popolo Karen vengono invece utilizzate per pubblicizzare libri e iniziative.
Lorenzo Berti, che su Wikipedia si nasconde dietro allo pseudonimo di Pietro Chiocca, è ben attento a monitorare tutte le pagine e a rimuovere quasi immediatamente notizie o episodi inseriti da altri utenti che possano in qualche modo mettere in cattiva luce l’organizzazione neofascista. Riesce a farlo grazie all’aiuto di altri websupporter che sono sempre pronti a intervenire con le utenze precedentemente create e a esprimere un parere positivo ai cambiamenti effettuati, necessario per avallare le modifiche e mettere in minoranza gli altri utenti di Wikipedia.
Sulla voce in riferimento a CasaPound dell’enciclopedia non viene riportato nulla della recente condanna inflitta ai due esponenti di spicco del movimento di estrema destra Andrea Antonini e Pietro Casasanta per aver aiutato un il boss narcotrafficante Mario Santafede (inserito nell’elenco dei 100 ricercati più pericolosi d’Italia) a ottenere un falso documento d’identità. Neanche delle mazzate date ai militanti del Pd nel 2011, costate ad Alberto Palladino, uno dei dirigenti romani del movimento estremista, una condanna in appello a 2 anni e 2 mesi di reclusione. E tantomeno degli arresti di esponenti di estrema destra, che sarebbero avvenuti a Napoli nel 2013 con le pesantissime accuse di banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari, nonché di un sistematico indottrinamento ideologico all’antisemitismo e odio razziale: sarebbe stata arrestata anche il leader della sede napoletana di CasaPound Emanuela Florino, attualmente candidata con Fratelli d’Italia per le comunali del 5 giugno. Arresti dei quali poi non si è saputo più nulla dagli organi di stampa.
Con questa grande e precisa operazione di censura delle notizie sgradite che dura dal 2010, il movimento di estrema destra è riuscito ad assecondare l’enciclopedia libera, fatta del contributo volontario di centinaia di utenti, alle proprie preferenze ideologiche. Wikipedia è così diventato uno strumento utilizzato da Casapound per rendersi più presentabile agli occhi degli elettori, soprattutto in previsione di un probabile generale aumento di consensi che potrebbe portare i fascisti del terzo millennio nelle istituzioni anche in altre città.
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