pubblicato il 16.09.16
Nasce l’«Osservatorio per la libertà di ricerca sui fascismi di ieri e di oggi» ·
In Italia da alcuni anni la ricerca storica e delle scienze sociali è insidiata dal fenomeno crescente di citazioni a giudizio e querele per diffamazione da parte di soggetti motivati da avversione ideologica o miranti a ottenere cospicue somme a titolo di risarcimento.
In particolare, questo fenomeno riguarda chi studia i fascismi, trovandosi inoltre – in non rare occasioni – oggetto di intimidazioni da parte di esponenti di formazioni politiche e/o culturali ispirate in vario modo al mussolinismo.
Si tratta di una strategia giudiziaria determinata da valutazioni ideologiche e di nessun rischio per i promotori poiché, anche quando (come accade nella maggioranza dei casi) dopo anni di istruttoria il giudice archivierà il fascicolo, essi avranno comunque conseguito l’obiettivo di provocare fastidi, preoccupazioni e perdite di tempo a intellettuali sgraditi.
Diversi studiosi collocati su posizioni antifasciste e democratiche sono bersagliati – per essersi occupati (in libri, articoli, tesi, ricerche…) della storia e dell’attualità dei movimenti di matrice fascista – da minacce, intimidazioni, querele, citazioni a giudizio.
Si tratta di situazioni che, valutate complessivamente, hanno una precisa valenza politica e investono il diritto alla libertà di ricerca e di espressione, garantiti sia dalla Costituzione della Repubblica italiana sia dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2012/C 326/02): Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata (art. 13). Crediamo nell’importanza di questo diritto e rivendichiamo la libertà di ricerca e di espressione contro ogni forma di intimidazione, inclusa l’autocensura.
All’interno di un contesto preoccupante per vari altri soggetti, il costituendo Osservatorio intende concentrarsi sulle peculiari problematiche incontrate da studiosi del mondo contemporaneo interessati a fenomeni sociali, storici e politici legati a fascismo, nazismo, radicalismo di destra, razzismo.
In particolare, ci si propone di:
– censire il fenomeno (quante querele e denunce, mappatura dei processi in corso, quali forme intimidatorie e minacce, iter e conclusione delle varie iniziative) in un Osservatorio permanente via via aggiornato;
– comprendere le motivazioni che spingono i giudici a procedere nelle varie fasi di giudizio invece di archiviare immediatamente iniziative spesso pretestuose;
– condividere le linee di difesa degli avvocati e verificare la possibilità di assistenza legale in condizioni ottimali;
– confrontarci sul rapporto autori-editori dinanzi ad azioni legali;
– creare una rete di solidarietà per chi è minacciato e/o denunciato;
– costituire una banca-data delle sentenze;
– raffrontare la situazione italiana con quella europea, per verificare se e come in altri contesti si manifesta l’offensiva giudiziaria e paragiudiziaria contro gli studiosi di fascismi e neofascisti.
Diffondiamo questo appello con preghiera di segnalazione a persone potenzialmente interessate, affinché aderiscano all’Osservatorio e contribuiscano alla raccolta di informazioni.
Indirizzo email per invio di materiali e/o richiesta di informazioni:
osserva.fascismo@gmail.com
7 Settembre 2016
Segreteria organizzativa:
Mimmo Franzinelli, Fondazione Rossi-Salvemini, Firenze
Maddalena Gretel Cammelli, Ecole des hautes études en sciences sociales, Parigi
Adesioni:
Richard J.B. Bosworth, Università di Oxford
Lynda Dematteo, l’Institut Interdisciplinaire d’Anthropologie du Contemporain, Parigi
Giovanni De Luna, Università degli studi di Torino
Marcello Flores, direttore scientifico Insmli, Milano
Giovanni Focardi, Università di Padova
Chiara Frugoni, storica
Alessandro Giacone, Università di Grenoble
Douglas Holmes, Binghampton University
Nicola Labanca, Università di Siena
Marina Lalatta Costarbosa, Università di Bologna
Sergio Luzzatto, Università di Torino
Marie-Anne Matard-Bonucci, Université Paris 8
Santo Peli, Università di Padova
Irene Piazzoni, Università statale di Milano
Bruno Pischedda, Università di Milano
John Pollard, Università di Cambridge
Pier Paolo Poggio, direttore Fondazione “Micheletti”, Brescia
Marcello Psaro, avvocato specializzato sulla diffamazione a mezzo stampa
Karl Heinz Roth, Stiftung Sozialgeschichte des 20.Jahrhunderts, Brema
Elisa Signori, Università di Pavia
Marta Verginella, Università di Lubiana
Anna Luisa Vinci, presidente Istituto storico movimento liberazione Friuli Venezia Giulia
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(English and French below)
https://staffetta.noblogs.org/post/2016/09/09/nasce-losservatorio-per-la-liberta-di-ricerca-sui-fascismi-di-ieri-e-di-oggi/
manifestazioni antifa
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